Il latte fa diventare autistici?

LATTEAUTISMO

Ma dai, il latte fa diventare autistici? Ma siamo sicuri? Ma non era colpa dei vaccini?
E invece salta fuori che anche il latte causa l’autismo e non solo, Marco Bianchi sostiene che possa causare autismo e dislessia e diabete, il tutto per colpa della Caseina di tipo A1:

Le proteine: la CASEINA. Si può presentare “diversamente vestita”. Può indossare l’abito A1 oppure quello A2. Le mucche di una volta, ma anche quelle di molti pascoli in alta montagna o di qualche raro allevamento oppure le pecore, i bufali e le capre secernono latte con Caseina A2 mentre l’abito Caseina A1 è quello più presente nel latte delle mucche versione 4.0 ovvero quelle degli allevamenti intensivi più presenti oggi.
Queste proteine (A1 e A2) rappresentano ben l’80% delle proteine presenti nel latte. Il latte materno contiene circa il 35% di caseine ma non di questa tipologia: la beta-caseina umana infatti è molto simile a quella del tipo A2. Il latte in commercio contiene caseina A1 che sembra avere diversi effetti sull’organismo, specie se assunto per lunghi periodi e con regolarità. Gli effetti più diffusi sono di tipo narcotico (e nell’infanzia legato ad autismo e dislessia) e infiammatorio oltre che aumentare il rischio di diabete di tipo 1.

Il suo post Facebook che ne parla gira da ormai qualche giorno, ma tra un referendum in Austria e una crisi greca abbiamo avuto altro a cui pensare. Nel frattempo però altri hanno provveduto a rispondere al buon Marco Bianchi, e non solo dei normali follower online, ma anche grandi divulgatori scientifici come il buon Dario Bressanini che sembrava esser stato chiamato in causa proprio da Bianchi nel suo lungo post, ma Dario non ci sta, e nel rispondere a Marco se ne tira fuori così:

Fare il divulgatore scientifico, Marco Bianchi, significa anche avere delle responsabilità verso le persone che ti danno…
Posted by Dario Bressanini on Tuesday, 7 July 2015

Io ammetto che quando ho letto il lungo post di Bianchi, senza trovarci alcuna fonte o supporto scientifico mi son detto, ma chi vuoi che ci cada… E invece, come tanti sono quelli che cadono nella trappola del terrorismo psicologico degli antivaccinisti anche in questo post sono cascati in tanti, e continuano a crescere le condivisioni. Bianchi nel frattempo pur avendo ricevuto risposta da Bressanini si è ben guardato dal cancellare o modificare quanto detto in prima istanza. Tanto fa share…
Peccato, perché questa è pura disinformazione, che andrebbe spiegata ai propri lettori, magari cancellando e facendo un aggiornamento del proprio post… e invece nulla! Noi su Butac per una sciocchezza come quella del cane husky  stuprato in meno di 24 ore abbiamo pubblicato ben due articoli, per cercare di spiegare al meglio una cosa che veniva data per certa da mille. Invece il nostro cuoco e divulgatore scientifico semivegano se ne infischia, per ora… Ci offre ricette, link alla fondazione Veronesi, ma nulla da dire sul post incriminato.
Ma quanto ci può esser di vero in quanto da lui riportato?
NextQuotidiano ha già analizzato la notizia per bene con un articolo sufficientemente semplice per tutti. Per riassumere:

Andare a cercare col lanternino quei due studi che “dimostrano” la correlazione tra consumo di latte e prodotti caseari e autismo ignorando gli altri lavori che mostrano come quegli studi siano mal concepiti e strutturati è fare cattiva divulgazione scientifica. È utilizzare il potere che si ha in virtù della propria posizione di guru dell’alimentazione per promuovere posizioni ideologiche. Non c’è nulla di male nel dire che la dieta vegetariana o vegana sia migliore o più etica, ognuno può crederlo, pretendere di farlo “su basi scientifiche”, come quelli che dicono che bere latte è “innaturale” è un altro paio di maniche. Ed ha un nome solo: pseudoscienza.

Credo non sia necessario aggiungere altro se non qualche link ad articoli di Butac sul latte:

Il latte e l’etica

Il latte pastorizzato e il cancro

Alluminio nel Latte per bambini?

maicolengel at butac.it

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