Il ritorno dell’auto ad aria compressa
AUTO AD ARIA COMPRESSA… CI RISIAMO!
LoSai dimostra ancora una volta come non siano capaci di avere notizie fresche, e ci regala l’ennesima notizia vecchia ripulita e aggiornata come fosse di ieri:
E’ stata rilasciata alla fine del 2013 ed è arrivata nei primi mesi del 2014. Ma non è un sogno, tanto è vero che alcuni paesi hanno già pianificato di tassare l’aria come la Gran Bretagna o l’Australia. Per maggiori informazioni, leggete di seguito, l’amministratore delegato della società è morto tre giorni prima del lancio sul mercato, ufficialmente si è suicidato.
Ma siamo sempre nella bufala ad oggi l’ultimo comunicato della TATA in merito all’auto ad aria compressa risale al 2012, e si parla di un termine della fase uno di studio di fattibilità, ora devono provare a costruirla e vederla funzionare…direi che la strada non solo sia lunga, ma tutta in salita.
Poi LoSai anche nel titolo racconta una bufala da primo premio:
Inventa l’auto ad aria: poco dopo si suicida
Karl Slym non ha inventato l’auto ad aria, era solo un manager chiamato da Tata NEL DUEMILAEDODICI (quando il primo annuncio di Tata ed aria compressa è del 2007) per sollevare l’azienda dalla grossa crisi in cui era caduta, quindi il povero Slym non era l’ideatore della cosa, anzi forse è proprio quello che ha provato ad aprire gli occhi su questa boiatona, visto che dal 2012 la Tata di OneCAT (nome in codice del progetto) non ha più parlato dal proprio sito ufficiale. E i danni per Tata non sono finiti, al momento c’è una compagnia che sta usando il logo di TATA per fare truffe seguendo lo schema Ponzi…
Gli articoli internazionali (quelli seri) in relazione al suicidio del CEO di Tata parlano TUTTI (eccetto appunto gli pseudo giornalari di LoSai e i loro colleghi complottari) di una nota di tre pagine che parla di problemi familiari, sulla questione la polizia ha mantenuto riserbo (se sono fatti di famiglia saranno ben fatti suoi, no? magari era cornuto, malato, abbandonato…che ne possiamo sapere?) ma nessun investigatore ha minimamente posto dubbi sul fatto che si potesse trattare di suicidio.