#Reazioniavverse al vaccino anti HPV
ARTICOLO AGGIORNATO DOPO LA SUA PUBBLICAZIONE
AFFERMAZIONI: Il vaccino anti Papilloma Virus (HPV) causa #reazioniavverse gravi ed è stato autorizzato sul mercato europeo senza controlli certi e dietro possibili tangenti.
FATTI: Esistono altre possibilità per le reazioni avverse presentate nel servizio, note alla medicina da anni, e non collegate al vaccino, nel servizio TV non se ne fa menzione. Non solo l’EMA ha certificato il Gardasil come sicuro esistono studi anche abbastanza recenti che ne hanno studiato gli effetti sul periodo dei sei anni. La consulente usata per parlare di vaccini inquinati è stata pubblicata su una testata dedita al predatory publishing, anche questo viene omesso.
Giusto per fare un po’ di chiarezza, circola il video (e il testo) di una trasmissione televisiva che parla di vaccini, o meglio di un vaccino in particolare, quello anti HPV. Io non sono un medico, quindi quanto vi sto per riportare non è materiale farina del mio sacco, ma viene da vecchi articoli già pubblicati su BUTAC (con relative fonti) e altre fonti linkate perché voi per primi possiate farvi la vostra personale opinione.
Premetto
nel servizio si parla anche di tangenti, io sull’argomento tangenti non posso pronunciarmi; sono una piaga, è vero che esistono, vengono quasi sempre usate per accelerare pratiche che in altri Paesi sono state accettate più velocemente. Servono a ungere gli ingranaggi e sono un cancro del sistema italiano (ma anche straniero). Il pagamento di una tangente però non significa che siano stati fatti meno controlli o in maniera meno accurata. Solo prove di laboratori che seguano il metodo scientifico potrebbero dimostrare accuse basate su parole di soggetti che per ora hanno prodotto tanto materiale ma senza seguire il metodo, e quindi non sfruttabili per serie comparazioni.
Non sarà lunga, perché di quasi tutto il resto avevamo per l’appunto già discusso qui su BUTAC.
Reazioni avverse
Sia chiaro, quanto segue non significa che non ci siano reazioni avverse, tutte le sostanze possono causare reazioni avverse, tutte, dalla fragola che cogliamo in un campo coltivato bio al medicinale ultra controllato appena uscito dalla catena di distribuzione, siamo tutti diversi, non è detto che tutti reagiamo alla stessa maniera, segnalare qualsiasi reazione avversa è importante, come è importante che l’ente che riceve le segnalazioni abbia gli strumenti adatti per capire le possibili correlazioni e causalità. Purtroppo quanto raccontato nel servizio sulla non uniformità dei sistemi di segnalazione nel nostro paese è vero a quanto mi risulta, questo comporta di conseguenza problemi nelle analisi dei dati.
Ma Report evita di mostrarci come in realtà le cose sarebbero semplici se si usassero gli strumenti disponibili nel 2017, si perché in realtà sarebbe bastato andare sul sito di AIFA per scoprire che un cittadino AUTONOMAMENTE può segnalare le reazioni avverse.
Il servizio che è passato in tv parte mostrandoci ragazze che raccontano di come abbiano subito effetti collaterali che loro collegano alla somministrazione del vaccino anti HPV, ragazze italiane che lamentano malesseri diffusi. Nel 2015 qui su BUTAC trattavo una storia molto simile, la diagnosi data per i sintomi raccontati è quella di PoTS (postural orthostatic tachycardia syndrome) e raccontavo:
Si tratta di una sindrome che causa un aumento dei battiti del cuore. Se ci troviamo sdraiati o seduti e ci alziamo, ci ritroviamo con le pulsazioni aumentate fino a 30 battiti in più al minuto, anche senza fare grande sforzo. Non è una condizione sconosciuta, anche se lo sono i motivi per cui accade. La sindrome colpisce principalmente le donne tra i 15 e i 50 anni. Può essere debilitante, ma nella quasi totalità dei casi è destinata a scomparire nel giro di qualche anno dalla sua apparizione. Su 100mila donne, ne sono colpite circa 170; si stima siano molte di più poiché non è facile da diagnosticare, quindi da riconoscere. Anche senza vaccino, sappiamo che è qualcosa che succede e che colpisce principalmente donne. I dati vengono da studi datati fino agli anni ’90, quando l’uso del vaccino per il papilloma virus non era pratica comune. Vi possono essere 8mila donne che hanno ricevuto il vaccino e che lamentino, senza per forza dover collegare le due cose. Nessuno ci dice che le 8000 segnalazioni siano di reazioni di questo genere: possono anche essere tranquillamente segnalazioni di arrossamenti e lievi febbri che capitano NORMALMENTE dopo alcuni vaccini. Il Governo stesso ricorda sempre di segnalare le reazioni avverse al più presto.
Avete letto con attenzione? Su 100mila donne circa 170 sono colpite da PoTS, quindi su un milione di vaccinate dovremmo trovarci di fronte a circa 1700 casi. Lo si sa da prima che venisse introdotto il vaccino, come mai chi fa il servizio questo dato non ce lo racconta? Non mi è chiaro, ma ritengo che per completezza d’informazione sia necessario, e importante, spiegarlo. Non sto dicendo che sono certo al 100% che tutte le ragazze intervistate abbiano avuto una diagnosi in tal senso, vi sto dicendo che è possibile, e che sarebbe stato corretto evidenziarlo durante la trasmissione. Il fatto che io ne parlassi nel 2015 significa che esiste una documentazione in merito accessibile a tutti su siti più autorevoli, perché non citarla minimamente? Nello stesso articolo da cui prendevo i miei dati nel 2015, pubblicato sull’Independent, oggi appare una premessa ad evidenziare gli aggiornamenti fatti nel testo dalla sua prima pubblicazione. Premessa valida anche per la trasmissione andata in onda, ma che evidentemente non era importante riportare:
… reports of ‘adverse drug reactions’ to the HPV vaccine are all categorised as ‘suspected’; add a reference to the fact that one of the criteria by which such ‘ADRs’ can be classified as ‘serious’ is if the individual reporting the side effects describes them as ‘serious’ themselves; and make clear that, while thousands of girls have reported feeling unwell after receiving the vaccine, that cannot be extrapolated as meaning that thousands of girls have ‘suffered debilitating illness’ after being vaccinated.
…i rapporti di ‘reazioni avverse’ al vaccino HPV sono tutti classificati come ‘sospetti’; aggiungere un riferimento al fatto che uno dei criteri con cui tali ‘Segnalazioni di reazioni avverse’ possono essere classificate come ‘gravi’ è se l’individuo stesso che fa la segnalazione degli effetti collaterali li descrive come ‘gravi’ e specificare che, mentre migliaia di ragazze hanno riferito di sentirsi poco bene dopo aver ricevuto il vaccino non può essere estrapolato come se affermasse che migliaia di ragazze hanno ‘sofferto una malattia debilitante’ dopo essere state vaccinate.
La farmacovigilanza
Subito dopo si parla appunto di tangenti e controlli, di dubbi sulle autorizzazioni dell’EMA, l’Agenzia del Farmaco Europeo. Ma non vengono mai citati gli studi disponibili su PLOSone e datati 2013, anche lì tangenti? E nessuno che abbia verificato i dati (peer review)se ne è accorto? Mi pare un filo sensazionalistico, ma posso sbagliarmi.
Long-Term Follow-up Observation of the Safety, Immunogenicity, and Effectiveness of Gardasil™ in Adult Women
Conclusions
Vaccination with qHPV vaccine provides generally safe and effective protection from HPV 6-, 11-, 16-, and 18-related genital warts and cervical dysplasia through 6 years following administration to 24–45 year-old women.
La vaccinazione con il vaccino quadrivalente per l’HPV provvede una protezione generalmente sicura ed effettiva dalle verruche gentiali e la displasia cervicale generate da HPV6-, 11-, 16- e 18- studio fatto 6 anni dopo la vaccinazione su donne dai 24 ai 45 anni.
Ne esisteva uno praticamente identico di qualche anno prima, su un campione a 4 anni dal vaccino. Ma non viene citato nulla di tutto questo, no, in compenso si cita una dottoressa di cui abbiamo già parlato qui su BUTAC.
I vaccini inquinati?
Come sempre noi non mettiamo in dubbio a prescindere le parole di nessuno, a suo tempo avevamo verificato lo “studio sui vaccini” di cui parla la nota trasmissione di RaiTre parlandone in ben due articoli, uno a firma mia e uno del dott. Pietro Arina. Pietro spiegava perché la testata su cui è stato pubblicato lo studio Gatti-Montanari sui vaccini inquinati non sia una testata seria:
…voglio portare alla vostra attenzione un problema chiamato predatory publishing (fonte Wiki). Questo modello consiste nel far pagare i costi di pubblicazione a chi intende pubblicare (come avviene per tutti gli editori), ma è caratterizzato da una flebile peer-review, se non addirittura assente, e dall’accettare qualsiasi tipo di lavoro, senza tener conto dei suoi limiti o di possibili manipolazioni. Il problema è ben conosciuto nell’ambiente scientifico ed è considerato molto grave, perché genera letteratura su cui non si può fare affidamento. Praticamente un ossimoro.
Io cercavo di accompagnarvi nel favoloso mondo dei blog scientifici americani dove avevano fatto i raggi X allo studio. Vi riporto qualche citazione:
… samples for EM generally have to be examined under vacuum. That’s why, in the case of biological samples, you can’t look at living cells. If you take a liquid sample and put it under even low vacuum, it evaporates. What’s left? Crystals and precipitates. Also, as you might imagine, EM is very, very sensitive. So it’s going to pick up incredibly tiny, biologically irrelevant amounts of everything. Antivaccinationists are obsessed with “purity”; so even these tiny amounts of “contaminants” will alarm them, and CMSRI knows that. Whether the authors of the article themselves know this or not, I don’t know or care, but I do care that their article is now being used to frighten parents.
Traducendo:…i campioni per il microscopio elettronico in genere devono essere esaminati sotto vuoto. Ecco perché, nel caso di campioni biologici, non si possono esaminare delle cellule viventi. Se si prende un campione di liquido e lo mettiamo sotto vuoto, evapora. Cosa rimane? Cristalli e precipitati. Inoltre, come si potrebbe immaginare, il microscopio elettronico è molto, molto sensibile. Quindi sotto il suo occhio vengono raccolte minuscole quantità biologicamente irrilevanti di tutto. Gli antivaccinisti sono ossessionati dalla “purezza”; così anche queste piccole quantità di “contaminanti” allarma i genitori, e i “ricercatori” che gestiscono il Centro (indipendente) per la ricerca sulla sicurezza dei medicinali per bambini lo sa. Che lo sappiano anche gli autori dell’articolo non lo so e non m’interessa, ma mi importa che il loro articolo venga ora utilizzato per spaventare i genitori.
O.M.G.! 1,821 particles! Holy crap! That’s horrible! The antivaxers are right that vaccines are hopelessly contaminated!
No. They. Are. Not.
Look at it this way. This is what was found in 20 μl (that’s microliters) of liquid. That’s 0.00002 liters. That means, in a theoretical liter of the vaccine, the most that one would find is 91,050,000 (9.105 x 107) particles! Holy hell! That’s a lot. We should be scared, shouldn’t we? well, no. Let’s go back to our homeopathy knowledge and look at Avogadro’s number. One mole of particles = 6.023 x 1023. So divide 91,050,000 by Avogadro’s number, and you’ll get the molarity of a solution of 91,050,000 particle in a liter, as a 1 M solution would contain 6.023 x 1023 particles. So what’s the concentration: 1.512 x 10-16 M. that’s 0.15 femtomolar (fM) (or 150 altomolar), an incredibly low concentration. And that’s the highest amount the investigators found. In reality, what they actually found is that vaccines are incredibly pure!
O mio dio! 1821 particelle! Santa merda! È orribile! Gli antivaccinisti hanno ragione, i vaccini sono contaminati senza speranza! No. NON. LO. SONO.
Guardatela in questa maniera. Questo è ciò che è stato trovato in 20 microlitri di liquido. Questo è 0,00002 litri. Ciò significa che, in un litro di vaccino in teoria, il massimo che si potrebbe trovare è 91.050.000 (9.105 x 107) particelle! Santo inferno! Questo è un numero immenso. Dovremmo avere paura, non dovremmo? Beh, no. Torniamo alla nostra conoscenza dell’omeopatia e guardiamo il numero di Avogadro. Una mole di particelle = 6,023 x 1023. Quindi dividiamo 91.050.000 per il numero di Avogadro, e si otterrà la molarità (concentrazione di una soluzione espressa dal numero di moli di soluto disciolte in un litro di soluzione) di una soluzione di 91,05 milioni di particelle in un litro, quindi una soluzione 1 M conterrebbe 6.023 x 1023 particelle. Allora, qual è la concentrazione: 1.512 x 10-16 M. che è 0,15 femtomolar (FM) (o 150 altomolar), una concentrazione di particelle incredibilmente a bassa concentrazione. E questo è il più alto valore che i ricercatori hanno trovato. In realtà, quello che hanno effettivamente scoperto è che i vaccini sono incredibilmente puri!
Lo capite che lo studio è stato ridicolizzato, vero? Non è semplice ironia quella qui sopra, no, è proprio messa in ridicolo. Come è possibile che le voci critiche della comunità scientifica sulla consulente scelta dalla trasmissione vengano liquidate in una battuta che dice più o meno che l’ente per il farmaco europeo ha rigettato gli studi perché senza evidenze scientifiche? Evidenze che siccome tu trasmissione mi stai riportando ritieni siano importanti, quindi io spettatore riterrò automaticamente l’EMA da denigrare e la dott.ssa Gatti un importante ricercatore indipendente.
Servizio Pubblico
Questo è sbagliato, se fai servizio pubblico dovresti essere trasparente su queste cose, e specie se si parla di sanità, essere il più possibile completo nel tuo fare report.
In chiusura vengono sentite altre testimonianze sui danni da vaccino HPV, e io non sono qui per smentirle, ritengo che quanto riportato qui sopra possa aiutarvi a capire che non sempre le storie hanno un solo punto d’osservazione, e che in certi casi cercare di guardarle da più lontano può aiutare a comprendere o ridurre eventuali sensazionalismi e allarmismi.
Qualcuno ogni tanto mi domanda ma perché? Ma chi te lo fa fare di parlare di argomenti così delicati, perché vai avanti, torna a trattare il mostro di Loch Ness.
La facilità con cui il mezzo mediatico oggi riesce a plasmare le menti, facendo informazione a metà, dando spazio a consulenti scientifici di nessuna autorevolezza, disinformando.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
Di vaccino HPV avevamo parlato altre due volte oltre agli articoli precedentemente linkati:
BUTAC insieme ad altre realtà di demistificazione e divulgazione scientifica è fondatore di #TeamVaxItalia, #iovaccino no alla #disinformazione.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!