3 miti sulla pericolosità dei tatuaggi
Sfatiamo insieme 3 informazioni false (e allarmistiche) sulla salute di chi si tatua
Ci avete segnalato un video su TikTok che ho ritenuto curioso e interessante da analizzare con voi. In un’epoca contraddistinta dalla moda dei tatuaggi io e Noemi, la nostra caporedattrice, siamo all’opposto: io non ne ho nessuno, lei li adora, al tempo stesso l’amico che ha disegnato lo sfondo dello studio di BUTAC qui a Bologna è un graffittaro e tatuatore. Da qui il desiderio di sfatare il mito che sta venendo diffuso in merito, e non solo. Il video, virale su TikTok e su altre piattaforme ci racconta che:
“per il bene del nostro sistema immunitario è bene non farsi troppi tatuaggi”
@elda_video Sapete come si formano i tatuaggi ? #imparacontiktok #losapevi #incredibile #scienza #scienzabrutta #pov #viral #imparacontiktokitalia #italia ♬ son original – ELDA VIDEO 🎥💡
L’indebolimento del sistema immunitario
Si tratta di un mito diffuso, che ha portato a sostenere che tatuarsi porti, nel tempo, a un deterioramento del sistema immunitario. In realtà ad oggi esiste un studio del 2016, pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Human Biology, che ha indicato come il farsi tatuare potrebbe in realtà rafforzare il sistema immunitario. Nell’articolo si sostiene che il corpo risponda al tatuaggio aumentando la produzione di anticorpi, un meccanismo di difesa primario, suggerendo una sorta di “allenamento” del sistema immunitario piuttosto che un suo indebolimento. Ma ne esiste un altro del 2022 che fa specifico riferimento a due pigmenti usati per la colorazione dei tatuaggi, che ha rilevato che i macrofagi che interiorizzano i pigmenti a base di cobalto o zinco hanno una capacità inferiore di rispondere a un’infezione batterica. Ad oggi non esiste uno studio conclusivo sulla materia, ma da una lettura dei due studi l’idea che ci siamo fatti è che i tatuaggi non siano normalmente un rischio, bensì che ci possano essere pigmentazioni che andrebbero usate meno di altre.
I metalli pesanti
Proprio sulla base di questo genere di preoccupazioni si sono mossi i legislatori che, da gennaio 2022, hanno introdotto un Regolamento che riporta le nuove indicazioni per le sostanze chimiche contenute negli inchiostri per tatuaggi o trucco permanente. Regolamentazioni che prevedono specifici limiti anche per il quantitativo di cobalto e zinco, oltre che per altri elementi. Pertanto oggi gli inchiostri utilizzati in UE dovrebbero essere sottoposti a controlli per garantire che non contengano sostanze cancerogene o tossiche. Ovviamente è importantissimo scegliere studi di tatuaggi che rispettino queste normative per assicurarsi che l’inchiostro utilizzato sia sicuro.
Tatuaggi e malattie
Un mito abbastanza diffuso è che esista una correlazione diretta tra numero dei tatuaggi e un aumento del rischio di malattie. Ma è appunto un mito, non esiste una prova di questa leggenda urbana. Ovviamente la cosa importante è che il tatuaggio venga fatto in condizioni igieniche ottimali, perché il vero rischio che si corre è quello dell’infezione, che può però essere prevenuta attraverso la scelta di studi professionali che seguono le regole sui protocolli igienici in vigore e usano (come da normativa) attrezzature sterilizzate.
Concludendo
Video come quello che sta circolando su TikTok sono realizzati da chi, come ad esempio potrebbero essere i miei genitori, vede nei tatuaggi un danno fatto al corpo, e quindi li demonizza. Io non ne ho, ma non ci vedo nulla di male in chi li ama e li usa per esprimersi artisticamente sul proprio corpo. Il rispetto delle norme di igiene e la scelta di professionisti qualificati, se si decide di fare questa scelta, sono i requisiti fondamentali per evitare possibili rischi. Quindi, prima di farsi un tatuaggio, è consigliabile fare una ricerca approfondita e scegliere uno studio di fiducia, dove la salute e la sicurezza sono prioritari. Suggerimento che risulta valido in tantissimi settori: andare dal primo che capita (o dal più economico) spesso è un errore.
maicolengel at butac punto it
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