Il complottismo su Ahou Daryaei
ARTICOLO AGGIORNATO ALLE 10:27 DEL 5/11/2024
L’articolo che segue è stato scritto il 4/11 per sfatare l’ipotesi che foto e video che circolavano fossero dei falsi realizzati magari con l’IA. Foto e video sono stati da noi verificati usando i tool necessari a sfatare appunto quel rischio. Quello però che non possiamo fare è conoscere la sequenza dei fatti, non eravamo li, come non c’erano i mille e più giornalisti che ne parlano oggi. Qualcuno sostiene una versione diversa da quanto viene narrato dalla maggioranza, appoggiando la narrazione che quanto si vede nel video non abbia nulla a che fare con lo Hijab e la polizia morale e noi non abbiamo materiale per poter certificare i fatti al 100%, se non quanto vi abbiamo riportato poco sotto. Ma non basta. BUTAC vi ha abituato a cercare di analizzare i fatti al meglio, in questo caso non possiamo farlo, limitandoci a ribadire che foto e video sono reali, ma il perché Ahou Daryaei si sia spogliata è qualcosa che non possiamo certificare. Abbiamo cancellato (lasciandole leggibili) alcune parti dell’articolo perché erano errate, il TG mostrato è si iraniano ma la sede della redazione è a Londra, e si tratta di una redazione critica del regime iraniano, quindi non basta come prova di quanto vediamo.
Noi, che non siamo nessuno, ci siamo appoggiati ai racconti di testate come CNN e Guardian, ma sappiamo che senza testimoni in loco è impossibile sapere realmente come siano andati i fatti.
Il video con la ragazza iraniana che si è spogliata in strada, dopo aver litigato con dei membri della sicurezza del campus dell’università Azad a Teheran perché non indossava correttamente il suo hijab, sta generando moltissime discussioni online.
Viviamo in un epoca in cui tanti mettono in dubbio tanto, e difatti in alcuni gruppi online questo episodio sta venendo messo in dubbio sostenendo che si tratti di un fake realizzato ad arte per giustificare l’intervento militare israeliano contro l’Iran.
Questo è un commento trovato sotto la foto pubblicata sulla bacheca social di un’amica (l’autrice del commento non è l’amica, per fortuna):
Foto come questa sono strumenti per preparare l’opinione pubblica occidentale al massacro degli iraniani . Conosco bene le tecniche di Wall Street e servi e non mi meraviglierei se questa immagine si rivela un fake
E ancora:
…la situazione delle donne in Iran è agghiacciante, ma tutte queste pseudo proteste sono pilotate dall’occidente a parere mio, e comunque in quest’epoca di IA ciò che è vero o falso non ci è dato sapere, mio pensiero, non è detto che debba essere condiviso.
Sia chiaro, ognuno è libero di avere la propria opinione, ed è vero che per colpa dell’IA ormai non ci si fida più di nulla. Quello però deve essere chiaro a tutti è che esistono servizi dei TG iraniani in persiano che trattano la vicenda, servizi che avrebbero tutto l’interesse a negare o ignorare i fatti e che invece li raccontano liberamente:
Servizi che da soli, senza bisogno di altre analisi, dimostrano che quanto è avvenuto è reale, e tragico. Credere che una manifestazione come quella di Ahou Daryaei sia stata pilotata dall’Occidente sarebbe credere che lei, come altre prima di lei, sia paragonabile ai kamikaze giapponesi della Seconda guerra mondiale o ai terroristi che si fanno esplodere nelle piazze contando che ad attenderli nell’aldilà ci siano vergini a profusione. Sì, perché una protesta come quella di Ahou può generare reazioni inaspettate, che passano dall’arresto alle percosse e che possono diventare così violente da causare la morte di chi sta protestando (o ci siamo già dimenticati di Mahsa Amini, che nel 2022 fu uccisa dalla polizia della morale iraniana dopo esser stata arrestata perché non indossava correttamente lo hijab?) ma si tratta di azioni dimostrative contro delle leggi che vengono ritenute ingiuste, non di azioni suicide atte a dimostrare che una religione sia meglio di un’altra in qualche guerra santa.
Non credo di dover aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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