Ambarabà ciccì coccò
Nei giorni scorsi in rete sono tanti ad aver pubblicato una versione alternativa di Ambarabà Ciccì Coccò, come fonte tutti hanno usato Wikipedia, che riportava questa versione:
«Ambarabà ciccì coccò
che facevano timore
allla figlia del dottore;
il dottore si ammalò
ambarabà ciccì coccò!»
Tutti sconvolti dal fatto che la strofa che conosciamo a memoria fin da quando eravamo bambini:
che facevano l’amore
Fosse in realtà “che facevano timore”. Fonte? Wikipedia, l’enciclopedia libera modificabile dagli utenti. Altre fonti? Nessuna. Eppure sono tanti quelli che continuano a condividere questa versione dove le civette invece che fare l’amore con la figlia del dottore si limitavano a farle timore. Pochi però hanno fatto qualche ricerca, pochissimi sono andati a verificare sulla stessa wiki come stessero le cose.
Vediamo di capirci. La versione che conoscete tutti è corretta, ce la portiamo dietro da anni, la troviamo riportata in svariati libri di filastrocche per bambini, riportata con “facevano l’amore” almeno dagli anni 60 del secolo scorso. Ma allora? Come è possibile che in pochi giorni sia diventata virale la versione alternativa sui social? Beh, è bastato che l’utente anonimo Adgfag modificasse la voce di wiki il 29 luglio perché tutti gli andassero dietro. Adgfag poi ha rimosso il proprio account(come mi è stato spiegato non è possibile eliminare un account wiki, l’utente ha fatto solo quella modifica con quel nick) e altri hanno continuato nell’opera di vandalizzazione della voce relativa alla nota filastrocca. Qualcuno con decisamente poco stile (e ancor meno ironia):
«Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che si sfasciavano di seghe con la figlia del dottore;
il dottore si ammalò
ambarabà ciccì coccò!»
Ma non è che se è scritto su wiki ci dovete assolutamente credere. Capiamoci, io amo Wikipedia, ma la amo perché le voci fatte bene riportano fonti di quanto affermano. La versione che parla di civette che facevano timore non aveva alcuna fonte a suo supporto. Ma anche così ci sono stati siti come CheDonna.it che senza alcuna verifica hanno scritto articoli per rendere noto che la versione che tutti conosciamo era sbagliata.
Ambarabà Ciccì Coccó: non avete mai conosciuto il testo corretto
Il tutto senza fare alcuna verifica, fidandosi di uno screenshot trovato in rete. La pagina wiki dedicata alla nota filastrocca nel frattempo è stata corretta, sparite le versioni scurrili, sparito il timore. Ma siete ancora in tanti che continuano a condividere quello screenshot di wiki convinti che sia il verbo. Serve davvero un po’ più di pratica nell’uso della rete e delle sue fonti. Altrimenti a furia di condividere sciocchezze solo perché qualcuno ve le ha raccontate è facile che prima o poi vi convinciate per davvero che la terra è piatta e noi non siamo mai stati sulla luna.
Per chi avesse voglia di affinare un po’ lo spirito critico posso umilmente suggerire il libro di BUTAC uscito a inizio luglio… 😉
maicolengel at butac punto it
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