«Pochi giorni fa alcuni giovani africani erano entrati con i bambini nei passeggini. Hanno lasciato i piccoli a bordo vasca andando a fare il bagno. Un comportamento inappropriato. Ci siamo dovuti improvvisare baby sitter per accudirli. Poi abbiamo avuto altri problemi, in un caso hanno sputato ad un’agente della polizia municipale intervenuta dopo un diverbio. La cassiera, per questo motivo, ha deciso di non farli entrare… Qui entra chiunque, nigeriani, sinti e rom. Basta che si rispettino le regole, italiani inclusi».
Sempre la Stampa aveva intervistato Alberto Mossino, presidente del Progetto Integrazione Accoglienza Migranti, che aveva riportato a sua volta:
“Le ragazze nigeriane accolte nella nostra associazione non hanno mai avuto problemi con la piscina in questione. Anzi sono sempre state accolte con gentilezza ed è quella che preferiscono, anche per la presenza degli scivoli”.
Oltre alla testimonianza – chiaramente di parte – del proprietario della piscina, quindi, anche il responsabile di un progetto di accoglienza difende la struttura, sostenendo che non può trattarsi di razzismo, dato che le ragazze del PIAM sono sempre state accolte senza problemi.
Chi ha condiviso quel video dovrebbe aggiornare il post che lo accompagna, specificando i fatti reali. Tuttavia, in alcuni casi, ci sono persone che desiderano mantenere alta la visibilità dei loro profili per motivi “promozionali”; a loro non importa se il video non rappresenta la realtà, purché generi interazioni. Questo è triste.
maicolengel at butac punto it
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