Bagnai e “il discorso da brividi” in Senato
Cerchiamo di evidenziare un modus operandi, visto spesso ultimamente, che cerca di dare autorevolezza politica a eventi che non ne hanno alcuna
La manipolazione dei fatti passa anche attraverso piccoli dettagli sfruttati da chi ne ha fatto la propria bandiera. Oggi ce la caviamo davvero in poche righe, perché non vogliamo entrare nel dettaglio ma solo mettere in evidenza il sistema con cui, per l’ennesima volta, si sta distorcendo la realtà.
Ci avete segnalato un video che ha come protagonista Alberto Bagnai, video che viene condiviso da Radio Radio e da altri canali video.
l video su Radio Radio (ma non solo) viene titolato così:
De Donno, il discorso da brividi di Bagnai in Senato
Il video lo possiamo trovare sulla pagina di Senato TV, dove scopriamo che in realtà il video non è un discorso fatto in Senato, ma in una sala conferenze del Senato, durante un evento organizzato da Claudio Borghi, il “Premio De Donno 2024”. Un evento che non ha nulla a che fare col governo che amministra il Paese, ma che riguarda una parte della maggioranza governativa che ha organizzato un evento minore in una sala che viene concessa a chi ne faccia richiesta. Ad esempio è stata usata da FNOMCeO per alcune conferenze negli anni scorsi.
Capiamoci, questo è il Senato:
Questa è la Sala Nassirya del Senato:
Trecentoquindici scranni contro quaranta, e difatti nel video che circola alle spalle di Bagnai si vede chiaramente il monitor che mostra il Senato, completamente vuoto:
Quanti posti fossero occupati nella Sala Nassirya il 26 luglio 2024 durante la cerimonia voluta dal senatore Borghi non possiamo saperlo, ma anche fossero stati occupati tutti e quaranta quello che a noi interessa che sia chiaro è che non si tratta di attività parlamentare, ma di iniziative di singoli, che non hanno alcun valore politico o di riabilitazione delle teorie professate dal dottor De Donno. Siamo di fronte a un teatrino che è utile proprio per continuare a sostenere specifiche narrazioni. Abbiamo già visto questo modus operandi, anche recentemente in seguito a una testimonianza di Fauci negli Stati Uniti: la manipolazione dei fatti da parte di certi soggetti, infatti, è un obbligo per poter continuare ad avere un pubblico adorante. Si è perso il senso della realtà, si sta continuando a portare avanti qualsivoglia narrazione nata durante la pandemia, anche quando smentite al 100% dai fatti, ma chi ci ha creduto fatica a rendersene conto. Potremmo dire che vivono in un mondo parallelo dove la verità è quella raccontata da media che hanno un unico interesse: continuare a mungere la vacca finché è possibile.
Del dottor De Donno ci siamo occupati in passato cercando di fare chiarezza sui titoli sfruttati da vari canali per portare avanti narrazioni che nulla hanno a che fare coi fatti. Non ha senso ripetere cose già dette.
redazione at butac punto it
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