La biorisonanza

Una pratica che "non è utile in nessun modo per individuare e/o trattare patologie di qualsiasi genere" (parole esatte di chi la propone)

Un lettore ci ha segnalato un sito che propone un metodologia terapeutica basata sulla “biorisonanza”. Leggiamo:

La Biorisonanza è un’avanzata tecnologia quantistica in grado di valutare il tuo stato di salute. Mediante la registrazione di circa 12.000 frequenze elettromagnetiche emesse naturalmente dal tuo organismo è capace di fornire una fotografia dettagliata del tuo livello di benessere psico-fisico e di indicare le aree critiche su cui intervenire.

Il sito, dall’aspetto molto professionale, offre appunto la possibilità di fare questo test; ci dicono a che costi, ma ci spiegano nel dettaglio in cosa consiste:

Il test viene realizzato mediante l’utilizzo di una tecnologica chiamata SCIO (Scientific Consciousness Interface Operations System) in grado di registrare circa 12.000 frequenze elettromagnetiche emesse dal nostro organismo. Lo SCIO effettua una comparazione tra i valori dell’utente e quelli standard, tipici di un individuo sano: ciò consente di ottenere una fotografia dettagliata del livello di benessere psicofisico e di individuare le aree critiche su cui intervenire. In particolare lo SCIO rileva le reattività elettromagnetiche dei tessuti, in modalità trivettoriale e non semplicemente monovettoriale, attraverso un sistema specifico in biofeedback, esprimendo così un’indicazione del livello di stress psichico e fisico presente durante la valutazione.

Sì, lo sappiamo che Giorgio A. Tsoukalos si occupa di civilità antiche e alieni, ma il suo meme ci sembrava adattissimo al testo qui sopra.

Dopo quellsta spiegazione, che sa tanto di antani a destra con scappellamento quantico ci viene spiegato che:

I valori non hanno una misura quantitativa. Il dispositivo e la reportistica non sono in grado di rappresentare una quantità, un livello, uno stadio o una condizione. Non si può discernere tra deficienza, tossicità, allergia o sensibilità. Inoltre questa reportistica non è diagnostica e non si prefigge di fare diagnosi.

E ancora:

La Biorisonanza non si occupa di diagnosi medica in quanto non progettata per la ricerca e la parametrizzazione della malattia: di conseguenza non è utile in nessun modo per individuare e/o trattare patologie di qualsiasi genere.

Quindi, sulla stessa pagina in cui veniamo invitati ad andare a fare la biorisonanza, ci viene anche spiegato che non ha alcuna finalità medica. Puzza tanto di volersi parare il sedere da chi, post trattamento, rendendosi conto dell’inutilità di quanto ha fatto, volesse far loro causa.

Non ha alcun senso che vi stia a spiegare altro, quando gli stessi che propongono il trattamento spiegano chiaramente che si tratta di un test che si basa sull’interpretazione soggettiva di dati che non hanno alcuna finalità diagnostica. La biorisonanza non ha una validità scientifica, non ci sono studi che ne dimostrino l’efficacia e pertanto non è considerata dalla comunità scientifica internazionale. Quando ci viene proposta sarebbe sempre il caso di consultare un (altro) medico e chiedere un parere esterno.

Per chi volesse approfondire:

Chi sostiene terapie come quelle legate alla “biorisonanza” dovrebbe, per primo, dimostrare senza ombra di dubbio l’efficacia, e provarne i presunti benefici per la salute. E invece siamo ancora qui a discutere di non medici che propinano trattamenti e test di non comprovata efficacia come se fossero l’ultimo ritrovato scientifico.

maicolengel at butac punto it

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