Ian Brighthope e la disinformazione sui vaccini

Se si vuole dimostrare qualcosa le parole non bastano, occorrono fatti provati...

Su svariate pagine italiane a inizio dicembre è stata condivisa una notizia che arrivava dall’Australia. Titolava il 3 dicembre Il Giornale d’Italia – come sempre con articoli firmati semplicemente “la Redazione”:

Vaccini Covid in Australia, prof Brighthope scoppia a piangere: “Somministrate 60 milioni di dosi contaminati da dna residuo a 20 mln di persone, causano morti e tumori al seno” – VIDEO

La fonte della notizia è appunto Ian Brighthope, un medico in pensione australiano, già denunciato per disinformazione medica negli anni Ottanta del secolo scorso, antivaccinista convinto, guru della medicina ortomolecolare, ovvero una pratica terapeutica alternativa che non ha mai ottenuto il consenso da parte della comunità scientifica internazionale pur essendo stata spinta e sostenuta da soggetti come Linus Pauling. Nel 2007 una revisione degli studi sulla pratica (JAMA 2007) arrivò a concludere che l’integrazione con vitamine antiossidanti potesse aumentare la mortalità. A oggi non esistono studi validati che ne certifichino l’efficacia.

Brighthope ha pronunciato le sue affermazioni sui vaccini contaminati in una conferenza a Perth, ma come accade spesso in questi casi sono parole senza fonti scientifiche a sostegno. Tanto sensazionalismo, ma senza prove. Questo genere di contenuti serve a manipolare le platee, che si spaventano, ma se si vuole dimostrare qualcosa le parole non bastano, occorrono fatti conclamati, di cui Brighthope non mostra alcuna prova. Riportare il suo discorso come fa Il Giornale d’Italia senza spiegare che appunto si tratta di un’affermazione che al momento non trova alcun riscontro, a nostro avviso, non è giornalismo ma disinformazione.

Uno scienziato serio non farebbe mai la pantomina del pianto durante una conferenza, siamo di fronte a un uomo di spettacolo di lungo corso che sa benissimo come influenzare l’opinione del suo pubblico.

Chi riporta le parole di Brighthope lo fa senza alcuno spirito critico, senza spiegare chi è il personaggio che parla e in che occasioni pubbliche lo fa (in particolare, come avrete immaginato, raduni di antivaccinisti, che avvengono in Australia come in Italia) e convegni di medicine alternative (che in Australia, al contrario di quello che purtroppo succede ancora troppo spesso in Italia, non sono viste benissimo).

maicolengel at butac punto it

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