Burioni, la scoperta dell’acqua calda e i social
Torniamo sulla questione degli integratori per fortificare le difese immunitarie
Tante testate – serie e meno serie – negli ultimi giorni hanno dato spazio a una dichiarazione del professor Roberto Burioni, qui nella versione di Imola Oggi:
Abbiamo titolato con “la scoperta dell’acqua calda” perché su BUTAC è dal lontano 2014 che spieghiamo che, a meno che non siano prescritti da un medico che ha rilevato determinate carenze, gli integratori non servono a nulla, se non a ingrossare il conto in banca di chi li produce.
Burioni non ha fatto altro che confermare qualcosa di noto tra tutti gli scienziati seri: il commercio di integratori e supporti vitaminici, in mancanza di esami che abbiano rilevate nostre specifiche carenze, non ha alcuna ragione di esistere.
E non siamo noi a sostenerlo o Burioni, ma i fatti: a oggi non esistono prove scientifiche che vitamine o integratori possano servire a potenziare il nostro sistema immunitario, mentre esistono centinaia di studi che dimostrano come si possa farlo seguendo una dieta bilanciata, dormendo le giuste ore, facendo esercizio fisico e facendo prevenzione (cioè i vaccini). Insistere nel negare questa realtà dei fatti è tipico di chi si è fatto convincere della pericolosità delle vaccinazioni, spesso da chi ha un ritorno economico a vendere integratori e multivitaminici.
Vi riporto le conclusioni di un articolo sul tema pubblicato su Medical News Today:
Non ci sono prove che mega-dosi di vitamine e sostanze nutritive possano potenziare il sistema immunitario. Il modo migliore per garantire che il sistema immunitario funzioni bene è avere una dieta equilibrata, dormire a sufficienza, fare esercizio fisico e prendere le vaccinazioni che vengono offerte.
Chiunque abbia carenze nutrizionali e non è in grado di seguire una dieta sana ed equilibrata può trovare utile assumere un multivitaminico quotidiano. Ma sebbene alcune ricerche dimostrino che assumere più delle RDA (Recommended Daily Allowances, la dose quotidiana suggerita) di vitamine C e D potrebbe aiutare a sostenere la salute immunitaria, la conferma di ciò richiede ulteriori ricerche.
Se una persona pensa di avere una carenza di nutrienti, dovrebbe considerare di parlare con un medico per sottoporsi a un esame del sangue. Ciò contribuirà a individuare eventuali carenze e determinare il giusto approccio all’integrazione.
Prima di assumere qualsiasi integratore, una persona dovrebbe avere una conversazione con un medico di base che abbia familiarità con la propria storia medica.
In definitiva, quindi, non è Burioni a sostenere quanto sfruttato nel titolo da Imola Oggi, bensì la comunità scientifica internazionale a ritenere che, senza esami del sangue che certifichino carenze (che non sia possibile migliorare con l’alimentazione o un cambiamento dello stile di vita), integratori e multivitaminici non servano per potenziare il sistema immunitario. A voi decidere se fidarvi di chi gli integratori li vende:
O fidarvi di chi invece sostiene abbiano scarso valore e vi invita a prendervi miglior cura di voi stessi.
redazione at butac punto it
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