Byoblu e la denigrazione ad mentula canis
I dati segnalati dal VAERS, una precisazione dell'amico Angelo
Un nostro lettore segue con attenzione quanto viene trasmesso da ByoBlu in tutte le sue forme e qualche giorno fa ci ha segnalato che eravamo stati citati durante il loro podcast su Spotify del 10 marzo, e ovviamente anche nel loro tg video della stessa data.
Perdonate se l’audio che andrete a sentire non è di grandissima qualità ma resta comprensibile:
Riporto comunque le testuali parole dal podcast:
…già a novembre scorso i deceduti post vaccinazione anticovid segnalati dal VAERS erano 18.853, nessun mezzo mainstream ne ha mai parlato eccetto gli smentitori seriali di BUTAC che hanno sostenuto che i dati VAERS presi così non sono affidabili. C’entrano per caso le inserzioni proprio di Pfizer sul blog di Angelo Coltelli scoperti da ByoBlu?
La prima cosa che vorrei dire è che siamo di fronte all’ABC della denigrazione da bulletti di scuola elementare, la storpiatura del mio nome, che Flavione Messira conosce benissimo avendomi mandato non una ma ben due diffide stragiudiziali solo nel 2021 (più altra posta varia negli anni). Ah non si chiama Flavio Messira? Beh, come io non mi chiamo Angelo.
Veniamo alle altre due sciocchezze – ben più gravi – riportate dal “TG” di ByoBlu, fatte apposta per un pubblico di soggetti che non sanno verificare, mentre la redazione sguazza in tutta questa acritica fiducia.
Prima di tutto le segnalazioni vengono fatte al VAERS e non dal, non è il VAERS a segnalare, come invece dà a intendere il giornalista di ByoBlu. Il VAERS non è altro che il sistema statunitense a cui chiunque può segnalare una sospetta reazione avversa da vaccinazione – sì anche voi Mariella e Gigi, mentre seguite Masterchef in TV e ogni tanto vi alzate a girare il sugo con la cucchiara (a turno, mentre l’altro controlla il profilo di coppia) potete farlo. Sì, anche Peppe mentre si distrae guardando la squadra del suo cuore può fare una segnalazione di reazione avversa, che sia dovuta alla peperonata e non al vaccino poco conta, basta un telefono cellulare collegato a internet e l’indirizzo della pagina giusta in cui inserirla. Sono segnalazioni anonime, al VAERS non sapranno mai che le hanno inviate Mariella e Gigi o Peppe, al massimo avranno traccia dei loro IP.
E passiamo oltre, ByoBlu sostiene che sono io a dire che quei dati non sono affidabili, ma anche qui sta dicendo una balla, sì proprio una balla, chiamiamola col suo nome, perché vedete, basta andare sul sito del VAERS (cosa che in redazione a ByoBlu credo nemmeno sappiano fare) e leggere:
…VAERS reports alone cannot be used to determine if a vaccine caused or contributed to an adverse event or illness. The reports may contain information that is incomplete, inaccurate, coincidental, or unverifiable. In large part, reports to VAERS are voluntary, which means they are subject to biases.
Che tradotto:
… i rapporti VAERS da soli non possono essere utilizzati per determinare se un vaccino ha causato o contribuito a un evento avverso o a una malattia. I rapporti possono contenere informazioni incomplete, imprecise, casuali o non verificabili. In gran parte, le segnalazioni al VAERS sono volontarie, il che significa che sono soggette a bias.
Chiunque si occupa di scienza e fa divulgazione lo sa, chiunque si occupa di medicina sa che si tratta di dati che non vanno mai presi come riferimento. Chiunque, eccetto i bravissimi giornalisti di ByoBlu (e i tanti altri che da anni vi prendono per i fondelli sul tema).
E concludiamo con la questione pubblicità Pfizer, non che ce ne sia bisogno visto che ci avevamo scritto un articolo giusto poche settimane fa. Articolo che evidentemente l’ottimo giornalista al soldo di Flavio Messira non ha saputo trovare, o forse leggere, e questo la dice lunga sulla loro capacità di analisi. Come riportavamo:
La pubblicità a cui fa riferimento il bravo giornalista di BB è quello che potremmo definire “pubblicità progresso”, un contenuto video il cui scopo è quello di diffondere conoscenze sull’antimicrobicoresistenza, che è una problematica seria, non una sciocchezza. Quindi non ricade nella pubblicità commerciale di un prodotto, e di conseguenza è passata tra i nostri filtri sui prodotti medicali; e se anche qualcuno ce l’avesse segnalata non avremmo sentito l’esigenza di bloccarla, perché se può sensibilizzare qualcuno sui problemi creati dall’abuso di antibiotici ben venga.
Ci paga? No, o perlomeno non direttamente. Pfizer ha realizzato un sito e delle campagne pubblicitarie dedicate a questa problematica di cui le istituzioni sanitarie parlano da anni. I banner sono stati inseriti nel circuito pubblicitario del nostro concessionario, evidentemente in una categoria che non riguarda la vendita di prodotti medicali, e così sono arrivati anche su BUTAC.
Allo staff di Messira stiamo sulle scatole da tempo, fin da quando nel 2014 li mettemmo in Black list. Flavio sono anni che tenta di farsi togliere da lì, e la cosa bella è che cambia ogni volta avvocato senza raccontargli che lui sa di esserci da anni, che ci ha già scritto in passato e che quindi è fuori tempo massimo per qualsivoglia azione legale su quel tema. Potrebbe provare altre strade, ad esempio cominciare a fare bene il suo lavoro.
Onestamente spero che ogni volta la parcella che gli viene chiesta sia più alta.
Non posso aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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