Lo Sciamano scortato dalla polizia

Quattro minuti da un video di un'ora dovrebbero dimostrare un gigantesco complotto

Su svariati canali di contro(dis)informazione sta circolando un video che mostra quello che è stato chiamato “lo Sciamano”, Jacob Chansley, dell’assalto a Capitol Hill, passeggiare scortato dalla polizia in assoluta tranquillità nei corridoi del Senato americano.

Il video che circola viene dalla trasmissione su Fox News di Tucker Carlson, giornalista filo-trumpiano. La tesi spacciata da Carlson e abbracciata dai suoi omologhi italiani è che Chansley durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 avesse il supporto della polizia – quest’ultima in quei quattro minuti di video sembra quasi scortarlo in amicizia – e che non fosse tra i sobillatori della rivolta in corso. La tesi è stata ovviamente abbracciata dalla difesa di Chansley, e anche dai suoi ammiratori (e imitatori) in giro per il mondo. Alcuni anche in Italia.

Si tratta però di una tesi per complottisti, adatta a un pubblico che ha seguito le sciocchezze di QAnon credendoci ciecamente, non di qualcosa che trova appiglio nella realtà dei fatti, come spiegato nelle dieci pagine (le potete trovare qui) pubblicate dal procuratore Matthew Graves, che ha cercato di spiegare al meglio i fatti.

Quello mostrato da Carlson è un tipico esempio di malinformazione, dove nulla di quanto mostrato è falso, ma dove un certo tipo di narrazione permette di darne una interpretazione ambigua. Carlson ha preso un segmento di quattro minuti su materiale di oltre sessanta, dando a intendere che quei quattro minuti siano il sunto di quanto avvenuto in quell’ora. In realtà nel materiale omesso appariva evidente il coinvolgimento attivo da parte dello sciamano nella rivolta in corso. E sempre in quei sessanta minuti appariva evidente di come la polizia non stesse scortando lo sciamano in quanto individuo da proteggere, ma in quanto individuo da portare fuori dal palazzo senza troppo clamore. Si tratta di un sistema utilizzato normalmente quando si sta cercando di fermare delle proteste senza dover ricorrere a troppa violenza, de-escalate è il termine usato dai legali e dalle forze dell’ordine.

Vi riporto dalle dieci pagine che nessuno dei complottisti ha linkato (e probabilmente letto):

In sum, Chansley was not some passive, chaperoned observer of events for the roughly hour that he was unlawfully inside the Capitol. He was part of the initial breach of the building; he confronted law enforcement for roughly 30 minutes just outside the Senate Chamber; he gained access to the gallery of the Senate along with other members of the mob (obviously, precluding any Senate business from occurring); and he gained access to and later left the Senate floor only after law enforcement was able to arrive en masse to remove him. It is true that a sole officer, who was trying to de-escalate the situation, was with Chansley as he made his way to the Senate floor after initially breaching the Chamber, as the televised footage reflects. But the televised footage fails to show that Chansley subsequently refused to be escorted out by this lone officer and instead left the Capitol only after additional officers arrived and forcibly escorted him out.

La cosa che ci ha fatto sorridere è vedere il video di tre minuti pubblicato da Matteo Gracis sul suo gruppo Telegram, video dove mostra chiaramente di aver letto la notizia di sfuggita, di non aver fatto alcun approfondimento, ma di volerne comunque parlare.

Il video di Gracis viene da lui condiviso così:

“Assalto” di Capitol Hill: immagini indeite mostrano la polizia scortare lo sciamano

Peccato che sostenere che quelle diffuse da Carlson fossero “immagini inedite” sia una bufala, una bugia, una balla, scegliete voi come chiamarla. Anche Carlson ha tentato la carta del “mai viste prima”, ma sono tutte bugie. Tipiche di chi se ne infischia dei fatti.

Ogni video che arrivava dalle telecamere a circuito chiuso era stato condiviso il 24 settembre 2021 con i legali (e con i media). Nulla di quanto si vede è inedito, si tratta di materiale che tutti gli inquirenti (e i giornalisti) hanno visionato quasi due anni fa. Spacciarlo per inedito è mentire. Gracis dopo aver parlato di immagini inedite ci fa fare un salto nel passato, salto che dovrebbe servire a dimostrare come lui, un’eventuale collusione tra Sciamano e forze dell’ordine americane, l’avesse già denunciata all’epoca.

Vi riportiamo le parole di Matteo Gracis nel suo video:

Notizia passata in sordina di qualche giorno fa, 13 marzo 2023, Assalto di Capitol Hill immagini inedite mostrano la polizia scortare lo Sciamano. Ma sentite un po’ cosa dicevo nel 2021 proprio il giorno dopo a quegli accadimenti: ma secondo voi è così semplice entrare al Campidoglio nella terra dell’FBI, della CIA, il Pentagono, degli SWAT, dei servizi segreti un gruppo di, come li si può definire? Abbiamo visto le immagini, le foto no? C’è gente a petto nudo, c’è un tipo vestito da da indiano, un altro sovrappeso con un tatuaggio sulla pancia, cioè è molto colorita, è molto folkloristico, no quel gruppo di attivisti? Insomma non ho visto una specie di forza armata organizzata che entrava ai Campidoglio brandendo le armi…

Su un punto Gracis ha ragione, di armi non ce ne erano o quasi, ma la ragione è nota: in un Paese dove di armi ne circolano a bizzeffe a Washington non è in vigore la legge “open carry” che vige invece in altre zone degli Stati Uniti: se hai un arma a vista a Washington DC rischi arresto e multa, in un caso come l’assalto a Capitol Hill avrebbero rischiato anche di peggio. Ma che fossero solo folkloristici come dà a intendere Gracis è una seconda bugia. Erano tantissimi, inaspettati e l’escalation di violenza si è manifestata rapidamente, se si fosse agito usando le maniere forti sarebbe stato sicuramente peggio di come è andata.

Forse non ve li ricordate i video di quel giorno, facciamo un ripasso:

 

E citare qualche esempio di personaggio folkloristico non basta a cancellare le immagini dei cortei dei Proud Boys, qui senza armi a vista durante una protesta a Washington DC:

fonte ADL.org https://www.adl.org/resources/blog/pro-trump-rallies-dc-attract-extremists-erupt-violence
Non solo folkloristici

Ma basta guardarli in protesta in Stati dove sia in vigore l’open carry, che cambiano aspetto non di poco, potete vederne qui, qui e qui.

Ma ancora peggio è vedere questo video basato sul materiale raccolto da Mother Jones:

 

Gracis, come tesi a favore dei Proud Boys e della collusione delle forze dell’ordine, sostiene che a Washington DC fosse tutto pulito e ordinato e che le autorità avessero tutto sotto controllo, e come prova racconta un aneddoto su quando lui in vacanza con amici appoggiò la sua bici sulla cancellata della Casa Bianca e dopo poco trovò la polizia incazzata a chiedere di chi fosse quella bici. Non mettiamo in dubbio il suo racconto, ma sostenere che Washington DC sia una bella città pulita e ordinata la dice lunga sulla scarsa conoscenza della città da parte di Gracis. Io ho visitato la capitale americana nel 2008 e il ricordo che mi porto dietro è quello di una città sporca e maltenuta. Ricordo però così vecchio che potrebbe essere inesatto; mi è bastato però cercare online per scoprire che secondo gli stessi americani perlomeno fino al 2018 non era proprio quel giardinetto di bellezza descritto da Gracis, visto che stava al 12esimo posto della classifica delle città più sporche degli Stati Uniti.

Questo comunque non ha a che vedere con la risposta delle autorità alla rivolta, sporca o non sporca le autorità c’erano quando è scoppiato il caos, c’erano e hanno riportato la calma, evitando che gli scontri si facessero troppo accesi. La violenza che si vede nei tanti video di quei giorni difatti è tutta da parte dei protestanti. Forze dell’ordine di ogni genere hanno opposto per lo più resistenza passiva all’assalto, lasciando che i protestanti sfogassero l’aggressività contro porte e finestre, invece che attaccarli frontalmente. Visti il numero di protestanti e l’area da coprire, è evidente che se le autorità avessero scelto la linea dure nel difendere Capitol Hill probabilmente ci sarebbe stata una strage.

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