Il clickbait, la fuffa e le pagine che piacciono all’algoritmo

Ci è stata segnalata a più riprese una pagina Facebook che si occupa, da tempo, solo e unicamente di una cosa: pubblicare news fasulle che rimandino al suo sito. La pagina che ci è stata segnalata si trova su Facebook e si chiama US Life Daily, ma le stesse news vengono diffuse in svariate lingue. La pagina difatti, aperta da ottobre 2024, è gestita da quattro persone che risultano risiedere in Vietnam, ed è probabile che sia nata apposta per generare traffico verso specifici siti.

Se clicchiamo sui link che si trovano nei primi commenti finiamo su un sito dal dominio https://luxury.carmagazine.tv/ che in italiano riporta le notizie con traduzione automatica dei testi dall’inglese, testi che è possibile trovare in originale sul sito Esspots.com. Sito che nel disclaimer avverte:

Welcome to Esspots.com, a website that specializes in satire, parody, and humor. Before you proceed to read our content, we would like to emphasize that nothing on this website is real. All of the articles, stories, and commentary found on Esspots.com are entirely fictitious and created for the purpose of entertainment only.

We understand that satire can sometimes be mistaken for actual news or events, but we want to make it clear that we do not publish factual or accurate information. We do not intend to deceive or mislead our readers in any way, and all of our content should be taken with a grain of salt.

Our articles and stories often use exaggeration, irony, and sarcasm to make a point, and should not be taken seriously. We do not endorse any political or social views presented on this website, and our content is not meant to be a substitute for actual news or information.

We encourage our readers to enjoy our content in the spirit of humor and satire, and not to take it as fact. If you are uncertain whether something is meant to be taken seriously or not, please do not hesitate to contact us for clarification.

Thank you for choosing Esspots.com for your source of laughter and entertainment.

Che tradotto:

Benvenuti su Esspots.com, un sito web specializzato in satira, parodia e umorismo. Prima di procedere alla lettura dei nostri contenuti, vorremmo sottolineare che nulla su questo sito web è reale. Tutti gli articoli, le storie e i commenti presenti su Esspots.com sono interamente fittizi e creati esclusivamente a scopo di intrattenimento.

Sappiamo che la satira può a volte essere scambiata per notizie o eventi reali, ma vogliamo chiarire che non pubblichiamo informazioni fattuali o accurate. Non intendiamo ingannare o fuorviare i nostri lettori in alcun modo e tutti i nostri contenuti devono essere presi con le pinze.

I nostri articoli e storie spesso usano esagerazioni, ironia e sarcasmo per esprimere un concetto, e non dovrebbero essere presi sul serio. Non sosteniamo alcuna opinione politica o sociale presentata su questo sito web, e i nostri contenuti non intendono sostituire notizie o informazioni reali.

Incoraggiamo i nostri lettori a godersi i nostri contenuti con spirito umoristico e satirico, e a non prenderli come fatti. Se non siete certi se qualcosa debba essere preso sul serio o meno, non esitate a contattarci per chiarimenti.

Grazie per aver scelto Esspots.com come fonte di risate e intrattenimento.

Tutto molto chiaro, se non fosse che gli stessi articoli vengono poi copiati, tradotti e incollati senza che da alcuna parte si specifichi che quanto raccontato è falso. E difatti li troviamo condivisi da gente convinta siano reali. Partiamo col dire che Esspots è un classico blog che si para dal rischio di denuncia con un disclaimer che dichiara che quanto pubblicato ricade nella definizione di satira, ma in realtà nessuna delle notizie che pubblicano fa ridere o anche solo sorridere: si tratta di contenuti verosimili sfruttati per soddisfare le richieste di uno specifico pubblico, in questo caso quello filo-trumpiano, sfruttando le sue specifiche debolezze, in questo caso la sua scarsa capacità di riconoscere le notizie false.

Nella home page del sito risultano 182 annunci pubblicitari. 182.

Sia chiaro, se su piattaforme come Facebook avessimo utenti perlopiù dotati di spirito critico la cosa finirebbe qui: pochissimi cascherebbero nella notizia falsa e la pagina chiuderebbe in poche settimane per scarsa utilità. Purtroppo però sono tanti gli utenti social scarsamente dotati dello spirito critico che permetterebbe loro di fare queste distinzioni, e non è neppure una loro responsabilità. Il problema è che siamo raggiunti da troppe informazioni, che arrivano da troppe fonti diverse, e per molti diventa impossibile verificarle tutte, per cui si adattano a credere a quelle che risultano in linea col loro pensiero e a evitare le altre.

Si tratta di un meccanismo noto, legato ai bias cognitivi che ci portano a cercare informazioni che ci diano ragione, che alimentino i nostri pregiudizi, che ci facciano sentire che il nostro credo è quello giusto. E così caschiamo anche nella satira, specie quando – pur venendo definita tale – in realtà della satira non ha nulla.

Ammetto che dieci anni fa quanto spiegato sopra avremmo potuto scriverlo relativamente a quei tanti siti italiani che venivano condivisi per buoni sui social network, dal “Corriere del mattino” al “Fatto Quotidaino” passando per “Repubica” e “il Giomale”, siti che facevano esattamente la stessa identica cosa: generavano articoli fasulli, trincerandosi dietro a disclaimer in cui spiegavano la loro natura satirica, e poi li condividevano sui social. Ci sono gruppi che per qualche tempo sono riusciti a generare introiti facili ma consistenti grazie a questo sistema; oggi da quel che ci risulta le cose sono cambiate, per arrivare a monetizzare con bufale di questo genere nell’attuale scenario digitale servono strutture complesse, che coinvolgono ampie reti di profili social e siti su cui appoggiare le pubblicità, automazioni per la produzione e pubblicazione dei contenuti ma anche risorse umane consistenti, strutture che vengono messe in piedi e gestite spesso in Paesi diversi dal nostro.

Concludendo

BUTAC si dedica anche a verificare storie palesemente false o frivole perché, per quanto possano sembrare incredibili a molti, c’è sempre qualcuno che le prende sul serio. Come spiegato già da tempo qualsiasi cosa venga pubblicata online, per quanto assurda o etichettata chiaramente come falsa, troverà sempre qualcuno che la ritiene veritiera.

La distinzione tra “satira” e “parodia” è soggettiva, e BUTAC si limita ai fatti, etichettando i contenuti come falsi o di origine satirica, se è il caso, per rendere chiaro da dove provengano. Siti e account social producono rapidamente contenuti fittizi etichettandoli come “satira”, talvolta per influenzare le emozioni del pubblico e guadagnare attraverso la viralità e la pubblicità. Alcuni network utilizzano software di scrittura AI per creare contenuti falsi su larga scala, mentre altre forme di satira tradizionale, come meme e video, continuano a circolare in modo meno organizzato.

redazione at butac punto it

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