Il cloud seeding e i TG nazionali

Informazioni pressappochiste in uno dei principali telegiornali nazionali, su argomenti già sfruttati dai teorici del complotto anche senza il contributo del TG

Al TG5 del 23 giugno 2024, durante un servizio sul clima estremo di questi giorni, la giornalista ha detto queste parole che ci avete prontamente segnalato:

Sempre più fenomeni estremi sono legati al cambiamento climatico, tra le cause ci sarebbe anche il cloud seeding, la stimolazione artificiale delle piogge ottenuta bombardando le nuvole con ioduro d’argento. La California avrebbe iniziato a farlo da molto tempo, e, secondo gli esperti, il maltempo in Europa deriverebbe anche da questo.

Facciamo una veloce verifica dei fatti.

È vero che gli eventi meteorologici estremi come ondate di calore, inondazioni e tempeste sono aumentati. La comunità scientifica internazionale concorda che la colpa sia dovuta al cambiamento climatico in corso, esistono svariate fonti che lo spiegano, come esistono teorici del complotto che sostengono l’opposto, ma sono appunto teorici del complotto e non portano alcuna prova valida di quanto affermano, tant’è vero che sono stati smentiti più volte.

Il cloud seeding, o inseminazione delle nuvole, viene effettuato in California dagli anni Cinquanta del secolo scorso per aumentare l’approvigionamento idrico durante i periodi di siccità. Questo processo coinvolge l’uso di ioduro d’argento per indurre la formazione di cristalli di ghiaccio nelle nuvole, favorendo la pioggia o la neve. Da quando viene realizzato i suoi effetti vengono monitorati con attenzione, e in più di settant’anni di studi non esiste traccia di dimostrazione che l’inseminazione delle nuvole in California possa portare cambiamenti climatici in Europa. Viene da chiedersi quindi:

  • Di che esperti sta parlando il TG5?
  • Chi sono questi scienziati che avrebbero sostenuto che il cloud seeding fatto in California potrebbe avere ricadute sul clima in Europa?
  • Dove sono state pubblicate ricerche che dimostrino quest’affermazione?

Nel servizio del TG5 nessuna di queste domande trova risposta – abbiamo provato ad ascoltare anche le edizioni successive del telegiornale di punta di Mediaset senza però imbatterci in alcun approfondimento in merito.

Ad oggi non ci sono prove che gli effetti del cloud seeding di cui parlava il TG5 possano estendersi oltre l’area in cui viene effettuato, anzi, si ritiene che gli effetti dell’inseminazione delle nuvole siano limitati.

Sia chiaro, la materia è interessante e affascinante e non va raccontata su un piccolo blog fatto da appassionati come il nostro, servono divulgatori che abbiano le competenze per spiegare le cose per bene perché è un argomento complesso; esistono studi e analisi che ad esempio stanno ipotizzando che in compenso la scomparsa di certi agenti inquinanti dalle ship tracks (le nuvole causate dalle navi con i loro gas di scarico) abbiano contribuito in parte al riscaldamento di quelle aree. Ma non c’entra con il cloud seeding a cui faceva riferimento il servizio del TG5.

Quello che vorremmo che fosse molto chiaro, soprattutto in un Paese come il nostro dove abbiamo visto svariate interrogazioni parlamentari sulle fantomatiche scie chimiche, è che il cloud seeding e la geoingegneria di cui si parla non hanno nulla a che vedere con le scie degli aerei di linea, come abbiamo spiegato più e più volte. Questo non significa che la geoingegneria non esista, ma semplicemente che non sia quello che raccontano certi astuti ciarlatani, a caccia di follower sulle cui paure tirare a campare.

Un telegiornale nazionale deve fare informazione in maniera accurata, quel servizio sui cambiamenti climatici a nostro avviso non l’ha fatto, speriamo di aver aiutato a fare chiarezza.

redazione at butac punto it

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