Coronavirus ed esercitazioni
Questa ce la caviamo con davvero poca fatica, non è una sbufalata, ma un tentativo di fare chiarezza su una questione evidentemente ostica per molti. Su Tgcom24, poi ripreso da molte altre testate, è apparso un articolo che titola:
Coronavirus, quella strana esercitazione militare a Wuhan nel settembre 2019
La testata riporta:
L’esercitazione fu programmata in vista dei Giochi delle Forze Armate cinesi in programma il mese successivo a Wuhan. Casualmente il nemico da battere fu chiamato “coronavirus”, definizione che, ricordiamolo, riguarda una grossa quantità di virus conosciuti per causare diverse malattie. E qua la coincidenza: due mesi dopo a Wuhan fu registrato il “paziente zero”.
Ammetto, ho trovato traccia del Giochi delle forze armate (non cinesi ma internazionali) ma non di questa esercitazione di settembre, ma poco importa, quello che importa è rispondere brevemente alla domanda che il cronista di Tgcom – e tutte le altre testate che hanno ripreso la storia successivamente – pone:
Ma come mai, tra tutte le possibile infezioni che possono colpire gli esseri umani, si scelse proprio il “coronavirus”?
Già, perché proprio il coronavirus?
Ve lo riporto da Wiki, perché sia chiaro a tutti:
I coronavirus sono responsabili di patologie nei mammiferi e negli uccelli che comportano il verificarsi di diarrea nelle mucche e nei suini e di malattie respiratorie delle vie superiori nei polli. Nell’uomo, provocano infezioni respiratorie, spesso di lieve entità come il raffreddore comune, ma in rari casi potenzialmente letali come polmoniti e bronchiti. I coronavirus sono stati responsabili delle gravi epidemie di SARS del novembre 2002, di quella della MERS del 2012 e della polmonite di Wuhan del 2019-2020.
E ancora:
Si ritiene che i coronavirus causino una percentuale significativa di tutti i raffreddori comuni negli adulti e nei bambini.
Se c’è stata questa esercitazione (che non metto in dubbio, ho chiesto una fonte a TgCom e mi è stato assicurato che è verificata ma non possono darmela) è abbastanza normale si sia usato un qualche tipo di coronavirus come veicolo dell’infezione. È uno dei virus più comuni e negli anni, in sue forme diverse, ha causato altre epidemie. Perché non avrebbero dovuto?
Come riportavo la settimana scorsa:
il Center for Health Security della Johns Hopkins University a ottobre 2019 aveva fatto una simulazione di pandemia da coronavirus
Articoli come questo di Tgcom purtroppo, se letti con superficialità, contribuiscono a generare disinformazione e ad allarmare soggetti facilmente suggestionabili alle teorie del complotto. Bisogna stare attenti a come si scrivono gli articoli, tenendo sempre presente i potenziali lettori che li leggeranno. Come spiega il manifesto di Parole Ostili appena lanciato:
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!