Correlation Canada, Slay News e la disinformazione consapevole
Spesso ci segnalate contenuti che arrivano da canali Telegram e similari, canali che hanno apparentemente meno visibilità dei normali social network: nella maggior parte dei casi, infatti, solo se siete collegati a soggetti che ne condividono i contenuti sarete esposti a quella (dis)informazione, altrimenti nemmeno vi accorgerete che sta circolando. Purtroppo invece i disinformatori seriali – quelli che sfruttano la popolarità raggiunta durante la pandemia per condividere ulteriore disinformazione – ne fanno ampio uso, consci che su piattaforme di quel genere la moderazione dei contenuti è praticamente inesistente e i controlli sono pochissimi.
Oggi vi parliamo di una segnalazione che è arrivata a noi proprio grazie alla rete interna della redazione di BUTAC, uno dei nostri collaboratori difatti ci ha segnalato un post apparso sul canale di Davide Zedda, uno dei tanti che negli ultimi anni è riuscito a ritagliarsi un posto nella galassia complottista italiana. Il post che ci è stato segnalato è questo:
Il più grande studio globale sulla mortalità in eccesso della storia ha confermato che i vaccini mRNA Covid hanno ormai ucciso la cifra sbalorditiva di 17 milioni di persone
Il bilancio delle vittime è stato rivelato dopo un’importante indagine condotta da importanti ricercatori canadesi.
Lo studio è stato condotto da ricercatori della canadese senza scopo di lucro Correlation Research in the Public Interest e dall’Università del Quebec a Trois-Rivières.
La ricerca è stata guidata da Denis Rancourt, Ph.D., ex professore di fisica e scienziato capo per 23 anni presso l’Università di Ottawa, dal presidente di Correlation Joseph Hickey, Ph.D., e da Christian Linard, Ph.D., dell’Università del Quebec.
Come riportato di recente da Slay News, lo stesso team di ricerca ha pubblicato uno studio bomba il mese scorso che mostrava che il COVID-19 non ha causato alcun eccesso di decessi durante o dopo la pandemia, nonostante le diffuse affermazioni contrarie da parte delle agenzie sanitarie di tutto il mondo.
Tuttavia, lo stesso studio esplosivo ha scoperto che le iniezioni di mRNA Covid, che presumibilmente sono state rilasciate al pubblico per combattere il virus, hanno causato milioni di morti in eccesso a livello globale.
Lo studio globale è stato il più grande fino ad oggi e ha incluso un’analisi di 2,7 miliardi di persone, circa il 35% della popolazione mondiale.
I ricercatori hanno analizzato i dati sulla mortalità in eccesso in 125 paesi.
Lo studio ha coperto il periodo durante la pandemia di COVID-19, a partire dalla dichiarazione di pandemia dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) dell’11 marzo 2020, fino al 5 maggio 2023, quando l’agenzia globalista ha dichiarato la fine della pandemia.
I ricercatori hanno scoperto che le iniezioni Covid hanno causato la sbalorditiva cifra di 17 milioni di morti durante il periodo di analisi.
Hanno scoperto che la tossicità del vaccino aumentava con l’età e il numero di dosi.
Sulla base dei loro calcoli ed estrapolati al mondo, i ricercatori hanno stimato che i vaccini hanno causato circa 17 milioni di morti.
Hanno notato che questa cifra conferma i risultati della loro precedente ricerca su un set di dati più piccolo.
Il post di Zedda, come molti dei contenuti pubblicati sul suo canale Telegram, non è altro che la traduzione semiautomatica di un articolo pubblicato su Slay News, sito web di nessuna affidabilità, che rientra nella sfera dell’estrema destra americana. Ma il problema non è solo la fonte dell’articolo, perché quando si parla di uno studio “pubblicato”, in ambito scientifico, non si fa riferimento al fatto che gli sia stato dato spazio su un sito o su un giornale, bensì che tale studio sia stato accettato da testate o gruppi editoriali che prevedono una qualche forma di revisione prima di tale pubblicazione, la cosiddetta “revisione dei pari” (detta così perché prevede che qualcuno che ha competenze alla pari con l’autore dello studio possa leggerlo e capirci abbastanza da rendersi conto se qualcosa non va). Lo studio citato da Slay News e rilanciato da Zedda viene da Correlation-Canada, Research in the Public Interest, sito web canadese nato durante la pandemia e privo di affidabilità scientifica. Come potete intuire dal nome si occupano esclusivamente di certificare coi loro “studi indipendenti” (cioè non pubblicati, quindi non revisionati da alcuno che possa entrare nel merito dei contenuti) la correlazione tra malattie varie e vaccini, nulla più. Il bias scorre potente da quelle parti. Sia chiaro, noi comprendiamo benissimo la paura verso ciò che non si conosce, ma affidarsi a siti come questo convincendosi che facciano scienza è come andare dalla cartomante credendo possa veramente predirci il futuro. Non è solo un problema di fonti, ma proprio di qualità scientifica, a sollevare dubbi significativi sulla sua autorevolezza e onestà.
Il rapporto sostiene che un’alta percentuale di mortalità in eccesso sia correlata ai vaccini COVID-19, ma sono anni che verifichiamo i dati su scala globale e possiamo affermare senza timore di smentita che non c’è evidenza scientifica che dimostri un legame causale diretto tra vaccini e aumento della mortalità. Le conclusioni dello studio contrastano con la maggior parte della letteratura scientifica che attribuisce la mortalità in eccesso a una combinazione di fattori, tra cui le misure di lockdown, l’accesso ridotto ai servizi sanitari e la gravità delle varianti del virus. La narrazione che i vaccini siano la causa principale della mortalità in eccesso non è supportata da dati e viene utilizzata, nella pratica, esclusivamente per alimentare teorie complottiste e allarmismi.
Concludendo
Il rapporto di Rancourt, Hickey e Linard appare metodologicamente debole e scientificamente discutibile. Si tratta delle stesse identiche cose che vanno avanti a dire da tempo, venendo smentiti ogni volta.
Perché dare credito a questi soggetti, a chi giova che abbiano questa visibilità, a parte al loro portafoglio…?
maicolengel at butac punto it
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