Il credito sociale in Australia

Ci avete segnalato un post su X sostenendo che la notizia stia circolando moltissimo, io purtroppo sono ancora in viaggio e non ho tempo di mettermi a verificare quanta viralità abbia raggiunto il breve video che accompagna il post, ma ho il tempo – quello sempre – di fare qualche verifica.

Partiamo dal post, pubblicato dal profilo Twitter/X @OrtigiaP il 21 agosto 2024, e che ho screenshottato nel caso venga rimosso:

Post che nel testo riporta queste parole:

 

SI COMINCIA IN AUSTRALIA ‼️‼️‼️‼️
❗️I cittadini australiani dovranno presto avere 100 punti di credito sociale sul loro documento d’identità DIGITALE per utilizzare i social media e la polizia avrà accesso a TUTTI gli account, compresa la messaggistica privata.

Il video che accompagna il post è questo:

Il video risale ad aprile 2021, e riguarda una proposta fatta da una commissione parlamentare che mirava a ridurre gli “abusi facilitati dall’uso della tecnologia”. Si trattava della raccomandazione 30 di una lunga lista di suggerimenti presentati dalla suddetta commissione a marzo 2021, ve ne riportiamo il testo (solo della 30, le altre le trovate qui):

The Committee makes the additional following recommendations relating to technology-facilitated abuse:
There should be greater acknowledgement that appropriate technology use is a shared community responsibility. It is not simply a responsibility of platforms to host and police content.
There should be greater clarity around a platform’s obligation to remove content, including through the Online Safety Act.
In order to open or maintain an existing social media account, customers should be required by law to identify themselves to a platform using 100 points of identification, in the same way as a person must provide identification for a mobile phone account, or to buy a mobile SIM card.
Social media platforms must provide those identifying details when requested by the eSafety Commissioner, law enforcement or as directed by a court.
The Government should consider regulating to enable law enforcement agencies to access a platform’s end-to-end encrypted data, by warrant, in matters involving a threat to the physical or mental wellbeing of an individual or in cases of national security.
There should be a substantial increase in criminal and civil penalties for technology-facilitated abuse to act as a greater deterrent for errant behaviour.
All government hosted websites and applications should have readily available (and searchable) avenues where a victim-survivor of technology-facilitated abuse can seek assistance to have abusive material removed expeditiously.
Proposte fatte nel 2021 ma che non furono minimamente prese in considerazione, e che non sono state ripresentate nei giorni o mesi scorsi. Ma di questo chi continua a condividere la “notizia” se ne infischia, come appunto Ortigia-PR che preferisce taggare sotto al suo post gli amici che spera la rilancino, probabilmente anche loro senza fare la benché minima analisi dei fatti:

Non crediamo serva aggiungere altro, sarebbe bello vedere X intervenire di fronte alle fake news diffuse dal suddetto profilo, ma non credo che questo avverrà in tempi brevi.

maicolengel at butac punto it

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