Disinformazione & pseudogiornalismo made in AIDAA
AGGIORNAMENTO delle ore 15:12 del 17 LUGLIO 2014
Il caro Croce come da copione ha trovato anche quest’articolo, e l’ha commentato nella sua solita maniera forbita ed educata:
sostenendo che io possa essermi inventato la mail del Tribunale di Bergamo,
invito tutti a contattarli nel caso abbiate dubbi, l’indirizzo mail è : tribunale.bergamo
Poi sempre perché è un signore ci ha dedicato un secondo pezzo, di cui riporto un copia e incolla qui, ma che se volete vedere in tutto il suo splendore (abbiamo anche l’onore della foto) lo trovate qui.
questi pagliacci di BUFALE UN TANTO AL CHILO SE LA PRENDONO CON ANZIANI E CANI MORTI
Hanno davvero passato il limite. E mi domando quali siano i motivi per i quali stanno costruendo una vera e propria mistificazione parolaia (con tanto di minaccia di denuncia, che non faranno mai perchè verrebbe a galla chi sono veramente questi signori) sulla vicenda della sentenza del cane di Seriate. Si attaccano ad un cavillo ad una parola per nascondere la verità. Dicono che la signora non è stata multata ma deve pagare solo le spese processuali per 25.000 euro, e che il giudice non ha condannato la signora alla multa ma ha fatto spostare il cane.
Questa vergognosa mistificazione finirà in tribunale, perchè questi farabutti di BUFALE UN TANTO AL CHILO devono essere smascherati per quel che sono: FARABUTTI E PROVOCATORI PATENTATI.
La realtà è molto, ma molto più semplice della loro mistificazione. La signora dovrà pagare, anzi sta pagando 25.000 euro per 140 secondi di abbaio questo è il vero e sfido chiunque a smentirmi.
La signora sta pagando per un cane morto tre mesi prima della sentenza.
E QUESTI LURIDI VIGLIACCHI PROVOCATORI COSA FANNO? Piantano un can can mediatico per nascondere la verità.
Sono dei vili prezzolati che meritano tutto il mio ed il nostro disprezzo. Se la prendono con una coppia di anziani che è costretta a sborsare 25.000 euro di spese processuali e legali.
Se la prendono con gli animali, se la prendono con chi a differenza loro maledetti prezzolati dai vivisettori gli animali li ama e li vuole difendere.
E tutto per cosa? Per un paio di link da portare al loro padrone al quale baceranno i piedi ed il culo in cambio di altri soldi per mantenere loro e i loro siti.
Prendersela con vecchi e bambini è disgustoso, farlo in questo modo è ignobile, ma di ignobile qui c’è tutta questa banda di cialtroni che meritano un disprezzo reale, diretto, senza preclusione di sorta. Vogliono la giustizia: L’avranno. Se questo bastardo ignobile uomo titolare del sito www.butac.it, non mi querela, mi denuncerò da solo. Voglio vederlo in faccia questo vile meschino essere che per un momento di gloria se la prende con anziani e cani morti. Gli auguro il peggio possibile. Non merita altro.
Alcuni di voi avranno letto il mio piccolo articoletto sulla sentenza che condannava i padroni di un cane a pagare 25.000 di sanzioni per disturbo della quiete. Se non l’avete fatto lo trovate qui. Dopo la pubblicazione del pezzo, dove cercavo di spiegare meglio la sentenza (di cui avevo ricevuto copia per vie traverse) e evidenziavo come non vi fosse ALCUNA multa da pagare ma solo le NORMALI spese processuali la nostra pagina Facebook è stata attaccata dal presidente di AIDAA, che con il suoi solito stile molto elegante ha insistito sul suo avere ragione e sul nostro non capire una benemerita fava.
Come vi avevo detto già in quel pezzo avevo scritto al Tribunale di Bergamo per sapere se la mia interpretazione della sentenza fosse corretta o meno…e oggi finalmente ho ricevuto risposta.
Come volevasi dimostrare noi avevamo ragione e Croce no…
Buongiorno.
In risposta alla Sua richiesta di informazioni, si comunica quanto segue.
Con la sentenza n. 286/14, emessa a definizione della causa di appello di cui al n. 11445/2009 R.G., il Giudice del Tribunale ha condannato i proprietari del cane a mantenere l’animale nella porzione del giardino più lontana rispetto all’abitazione dei denuncianti.
Contrariamente a quanto diffuso on line, il Giudice non ha disposto alcuna condanna al pagamento di multe né sanzioni ed ha rigettato la domanda di risarcimento del danno.
I proprietari del cane, in quanto rimasti soccombenti in entrambi i gradi di giudizio, sono stati condannati alla rifusione delle spese di lite, pari ad euro 6.109,59 quanto al giudizio di primo grado e ad euro 7.724,60 quanto al giudizio di appello, oltre che alle spese del c.t.u.
Ufficio Segreteria
Esattamente come avevo spiegato nel mio piccolo pezzo.
Questo però è quello che Croce (genio della comunicazione) è riuscito a fare pubblicare sui giornali che gli hanno dato ascolto (smettete di pubblicare roba che viene firmata Croce o AIDAA al 90% sono notizie con poca verifica):
Come potete vedere si parla di multa, ma lo stesso tribunale ha spiegato CHIARAMENTE (come abbiamo fatto noi) che di multa non si tratta…
Ma allora? Croce difende gli animali da sempre, usando però spesso un po’ troppo la fantasia; guarda caso lui sostiene che il povero cagnolino sia morto prima della sentenza – e così riportavano i giornali- peccato che i cani fossero inizialmente due e che solo uno sia deceduto, l’altro rimasto in vita era presente durante i test sul rumore effettuati dai tecnici ed è lui che ha fatto superare la soglia di disturbo. Tutto ciò è spiegato chiaramente nella sentenza e nel mio pezzo…ma Croce ieri ha deciso che io avevo torto e lui ragione…e quindi ha spammato la nostra pagina FB di commenti affettuosi (la maggioranza ora cancellati, ma non per censura, ma solo perché ripetevano sempre la stessa cosa)
Mi ha mandato care email:
Anche usando profili fasulli ed indirizzi mail inesistenti:
Ah dimenticavo mi ha dedicato anche un articolo dove sfoga il suo odio nei miei confronti…
Stavolta la figuraccia quelli di Bufale un tanto al chilo l’hanno fatta al completo ma proprio in pieno. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato su questo blog la notizia ripresa dal corriere della sera, dal giornale di bergamo oggi e dall’eco di bergamo oltre che dal giorno della sentenza emessa dal giudice di Bergamo con la quale una coppia di Bergamo veniva condannata a pagare complessive 25.000 euro tra multa e spese legali perchè il loro cane aveva abbaiato per pochi minuti. La sentenza dello scorso febbraio è del tribunale civile di Bergamo e porta in calce la firma del giudice Elena Gelato ed è iscritta al ruolo con il numero R.G 11145/09 e si tratta di una sentenza di appello.
Questi di Bufale un tanto al chilo appena letta la notizia non hanno nemmeno fatto un controllo, come loro costume si sono fiondati contro la notizia scrivendo di tutto e di più come se il sottoscritto ed un avvocato (ma loro non leggono perchè non sono capaci) e tre giornalisti con i rispettivi capi redattori non si fossero informati, non avessero avuto copia della sentenza in mano prima di rendere pubblica la notizia.
Ma tant’è per loro era una bufala punto e basta.
SMENTITI ALLA GRANDE dai loro stessi lettori oltre che dai link del corriere della sera che pubblica perfino le foto della signora che mostra il cane oggetto della denuncia si sono arrampicati sugli specchi dicendo di aver chiesto al tribunale di bergamo la conferma di una sentenza della quale avrebbero potuto prendere visione con una semplice telefonata.
MA LORO NO. LORO CON LA LORO SMANIA DI TROVARE BUFALE, LE BUFALE QUESTA VOLTA LE HANNO SCRITTE LORO E NON E’ CERTAMENTE NEMMENO LA PRIMA VOLTA CHE SENZA ALCUN CONTROLLO E APPROFONDIMENTO SCRIVONO CAZZATE A MAN BASSA. E POI QUESTI SAREBBERO I CENSORI ALTRUI? MA PER FAVORE.
Il problema è che questa gente che diffonde malainformazione è pure “senza palle” in quanto vigliaccamente si nascondono dietro pseudonimi vari perchè a differenza di chi vogliono colpire si guardano bene dal dire pubblicamente il loro nome.
Questo fatto da solo dovrebbe bastare per dimostrare l’inconsistenza di questa gentaglia che tra l’altro so per certo essere presente tra i lettori fissi di questo blog e quindi avranno occasione di leggere e di ingoiare l’amaro calice.
Ma non è finita, nella loro presunzione, si sono ben guardati dal pubblicare le foto della signora pubblicate dal corriere della sera, e hanno chiuso la sezione dei commenti. Farebbero bene a togliere la notizia e a vergognarsi nel segreto delle loro stanze del loro stupido dilettantismo.
Chiaramente non posso nascondere di godere nel vedere i censori cadere come fichi maturi dal loro stesso albero.
La capiranno? Ho i miei dubbi, ma tant’è con questa figura di merda la loro credibilità è pari a zero ovviamente questa notizia girerà in tutte le redazioni giornalistiche per dimostrare l’incostistenza di questi cialtroni che vogliono colpire gli altri e si ritrovano con le mutande sporche di merda in mano. Le loro mutande.
Ma non è tutto, mette pure in dubbio l’autenticità della sentenza, omette di dire che la stessa ha il parere riportato dai giornali di un legale che si chiama Grazia Scarola e non contento non firma da bravo vigliacco.
PENSO CI SIA MATERIALE PER UN CONSULTO PSICHIATRICO.
Lorenzo Croce
PER APPROFONDIRE.
IL LINK DI BUFALE UN TANTO AL CHILO DOVE SOSTENGONO CHE LA NOTIZIA DELLA SENTENZA E’ UN FALSO…. POVERE ANIME PERSE…
MA LEGGETELO FINO IN FONDO PER RIDERE DI LORO.
la notizia riportata dal nostro blogla notizia riportata dall’eco di bergamo
QUELLA DEL CORRIERE CHE E’ ANDATO A CASA DELLA SIGNORA
Che dire, perché ne parlo? A cosa serve? Ma perché più link rimandano a quanto sia poco credibile un’associazione come l’AIDAA mi fanno sperare che i caporedattori delle testate che pubblicano le sue sciocchezze imparino a smettere, l’uomo come già spiegato è un personaggio da prendere con le molle…. Croce oltretutto cita un avvocato per nome e cognome sostenendo che la sua analisi della sentenza è stata appunto fatta dal legale…beh che dire, se davvero un legale ha letto quella sentenza e ha autorizzato Croce a scrivere quel comunicato stampa forse è il caso di ristudiarsi un poco la materia (ma conoscendo Croce è facile che la consulenza non ci sia stata e l’avvocato sia stato messo in mezzo per avvalorare le proprie convinzioni senza che ci sia stata vera consulenza).
Caro Corriere della sera edizione di Bergamo, l’AIDAA e Croce non sono fonti valide su cui basare i vostri articoli, lo stesso vale per l’Eco di Bergamo e tutti gli altri che si continuano a prestare attenzione a un associazione inutile che mira solo ai propri meri interessi. Esistono tantissime associazioni animaliste serie in Italia, rivolgetevi a quelle se proprio dovete, e se decidete di pubblicare un pezzo che vi ha inviato Croce, prima fate la minima verifica dei fatti…ne va della vostra credibilità!
Se siete curiosi di saperne di più su Croce e questa associazione…beh non c’è che l’imbarazzo della scelta:
Peppa Pig e l’AIDAA
La gallina del mulino bianco e l’AIDAA
Il Fatto Quotidiano e l’AIDAA
I gatti neri e l’AIDAA
La pagina Picchiamo gli animali e l’AIDAA
Il mio avvocato mi avrebbe suggerito di denunciare il personaggio, ma non voglio infierire, non lo merita, di problemi ne ha già tanti di suo…
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