Donne incinte, vaccino anti-COVID e disinformatori seriali

Un virgolettato inesistente tratto da uno studio che dice esattamente il contrario

AGGIORNAMENTO:

La redazione de Il Giornale d’Italia ci ha scritto:

Il dato da noi riportato nel testo e di cui Voi scrivete che “non c’è alcun riscontro nello studio”, ossia “l’aumento di 3,9 volte maggiore del tasso di anomalie congenite e ritardi nello sviluppo dei neonati dopo l’iniezione alle donne incinte”, è riportato nella tabella 19 dello studio stesso ed è il rapporto tra il 5,1 (bambini sui quali sono stati evidenziati eventi avversi dopo la vaccinazione delle donne incinte) e l’1,3 (bambini con reazioni avverse nati da donne incinte che hanno ricevuto il placebo).

Vi chiediamo per cortesia una spiegazione sul Vostro articolo. Noi non “abbiamo preso per i fondelli i lettori”, come avete scritto, ma abbiamo riportato i numeri presenti nelle tabelle dello studio.

La spiegazione è abbastanza semplice, qui numeri sono davvero presenti nella tabella 19 dello studio, ma basta averlo letto tutto per rendersi conto che quei numeri non rappresentano una significatività statistica della differenza osservata (a causa della sovrapposizione degli intervalli di confidenza). Inoltre lo studio è fatto su un campione ridotto, che limita la forza dei risultati. Difatti lo studio stesso non dimostra una relazione causale tra vaccinazione e anomalie congenite o ritardi nello sviluppo. Riportare dei numeri senza contesto può essere fuorviante per i lettori: per una corretta interpretazione, è fondamentale valutare anche la rilevanza statistica e il contesto clinico.

Detto ciò, nell’articolo qui sotto riportavamo che l’immagine finale dell’articolo del Giornale d’Italia mostrava uno screenshot da un altro studio dove si leggeva benissimo:

We found no safety concerns for currently administered COVID-19 vaccines during pregnancy. Additional experimental and real-world evidence could enhance vaccination coverage. Robust safety data for non-mRNA-based COVID-19 vaccines are still needed.

Dopo aver letto il nostro articolo hanno rimosso quello screenshot, ovviamente senza segnalare il perché.


Il Giornale d’Italia il 2 dicembre 2024 ha titolato:

Vaccino Covid a donne incinte, studio Pfizer ammette: “Aumento di 3,8 volte del tasso di anomalie congenite e ritardi nello sviluppo dei neonati”

La testata giornalistica registrata, nascondendo l’autore dell’articolo che andremo a trattare dietro l’anonima dicitura Redazione, ci ha regalato l’ennesimo perfetto esempio di presa per i fondelli del lettore.

L’articolo racconta:

Il vaccino aumenta di 3,8 volte la possibilità di eventi avversi di particolare interesse (AESI) nei feti, lo studio Pfizer su 348 donne in gravidanza.

E ancora:

Vaccino Covid iniettato a 348 donne incinte, lo studio della Pfizer ammette:”Certezza al 90% che vi sia un aumento di 3,8 volte maggiore del tasso di anomalie congenite e ritardinellosviluppo dei neonati, dopo l’iniezione“.

Vaccino Covid iniettato alle donne incinte, lo studio dell Pfizer ammette l’aumento di AISE

Lo studio era stato pubblicato per la prima volta il 14 luglio 2023, più di un anno fa. Era stato più volte aggiornato, l’ultima delle quali lo scorso 29 ottobre. In questa data erano stati aggiornati i risultati dello studio clinico randomizzato sui vaccini Covid iniettati a delle donne in gravidanza, intitolato “To Evaluate the Safety, Tolerability, and Immunogeneticy of BNT162b2 Against COVID-19 in Healthy Pregnant Women 18 Years of Age and Older”.

Peccato che lo studio a cui fanno riferimento non dica affatto quanto sostengono. La cosa più triste è che lo linkano anche, ma evidentemente nessuno dei loro lettori prova a verificare i fatti, si fidano a occhi chiusi. E difatti le autorità sanitarie, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), continuano a raccomandare la vaccinazione per le donne in gravidanza, sottolineando l’assenza di evidenze che indichino un aumento significativo di eventi avversi gravi.

La cosa ancora più ridicola è che la seconda immagine che riporta Il Giornale d’Italia fa riferimento a uno studio dal titolo:

Safety of COVID-19 vaccines during pregnancy: A systematic review and meta-analysis

Che riporta questa frase nelle conclusioni:

We found no safety concerns for currently administered COVID-19 vaccines during pregnancy. Additional experimental and real-world evidence could enhance vaccination coverage. Robust safety data for non-mRNA-based COVID-19 vaccines are still needed.

Che tradotta:

Non abbiamo riscontrato problemi di sicurezza per i vaccini COVID-19 attualmente somministrati durante la gravidanza. Ulteriori prove sperimentali e del mondo reale potrebbero migliorare la copertura vaccinale. Sono ancora necessari dati di sicurezza solidi per i vaccini COVID-19 non basati su mRNA.

La cosa che troviamo davvero vergognosa è che viene riportato uno specifico virgolettato, questo:

Certezza al 90% che vi sia un aumento di 3,8 volte maggiore del tasso di anomalie congenite e ritardinellosviluppo dei neonati, dopo l’iniezione

Che non trova davvero nessun riscontro nel testo che viene invece linkato. I virgolettati dovrebbero riportare testuali parole usate nell’originale, capiamo che l’originale è in inglese, ma qui anche in inglese non si trova nulla di simile.

Nel disclaimer a fondo pagina viene detto che il direttore responsabile della testata si chiama Luca Greco, la domanda che ci poniamo è: ma responsabile di cosa, se questo è il modo con cui fa giornalismo?

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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