La post-verità sull’EMA e i vaccini
"L'Ema sapeva dal primo momento che il vaccino non evita il contagio!" Sì, lo sapevamo tutti, voi dov'eravate?
Recentemente, su “La Verità”, Maddalena Loy ha pubblicato un articolo che ha generato discussioni, soprattutto tra i sostenitori della libertà di scelta vaccinale. L’articolo titola:
L’Ema sapeva dal primo momento che il vaccino non evita il contagio
Abbiamo ritenuto che necessiti di alcuni chiarimenti.
Nel suo pezzo, infatti, Maddalena Loy afferma che l’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, avrebbe confermato con “nuove informazioni” che i vaccini anti-COVID non erano stati autorizzati per prevenire la trasmissione del virus. In realtà, come vedremo tra poco, sia sul sito ufficiale dell’EMA che su altre fonti autorevoli come l’Istituto Clinico Humanitas, è chiaramente spiegato che i vaccini contro COVID-19 sono stati sviluppati con l’obiettivo di ridurre la gravità e la mortalità della malattia, non necessariamente per impedire la trasmissione del virus. L’articolo quindi tra le righe porta il lettore a schierarsi con coloro che si sentono presi in giro da EMA, AIFA e altre agenzie nazionali e internazionali. Perché è fin dal 2021 che, in specifiche bolle e con le più varie argomentazioni, si cerca di sostenere che il vaccino sia stato autorizzato per prevenire i contagi e che ciò si sia rivelato falso, quando invece era noto fin dall’inizio che il suo scopo non era quello, che potesse non impedire la trasmissione e che se lo avesse fatto sarebbe stato “solo” un risultato in più.
Come dicevamo, fin da subito è stato spiegato che il vaccino non era stato testato per la prevenzione del contagio. Vi riporto la traduzione di due righe pubblicate il 1 dicembre 2020 sul sito di EMA in merito al vaccino Comirnaty:
Come dovrebbe funzionare BNT162b2?
Si prevede che BNT162b2 agisca preparando il corpo a difendersi dall’infezione da coronavirus SARS-CoV-2.
Quindi l’Ema descriveva il vaccino Comirnaty (BNT162b2) come un preparato per preparare il corpo a difendersi dall’infezione da SARS-CoV-2, senza nominare la prevenzione del contagio. A riprova di questo, sul sito dell’Istituto Clinico Humanitas a firma Michele Lagioia il 22 gennaio 2021 troviamo scritto:
…non sappiamo in maniera definitiva se il vaccino impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia dei vaccini mRNA sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19, ma occorre ancora del tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possano infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone.
E come riportavamo qui su BUTAC sempre nel 2021:
Al momento non sappiamo se i vaccini in uso riescano anche a stimolare una quantità sufficiente di anticorpi da arrivare a ottenere un’immunità sterilizzante.
Ma anche Andrew Badley, medico della Mayo Clinic, il 23 gennaio 2021 spiegava che:
E se sei infetto, ma non ti ammali a causa del vaccino, puoi comunque replicare il virus e trasmetterlo.
O l’articolo della CNN dell’8 gennaio 2021, dal titolo:
Yes, you can still get infected with Covid-19 after being vaccinated.
Quindi abbiamo saputo fin da subito che l’EMA non aveva prove circa un’immunità sterilizzante (ovvero capace di prevenire il contagio) dei vaccini, chi può averlo sostenuto sono giornalisti malinformati o singoli individui che non avevano chiara la situazione e/o avevano interesse a raccontare i fatti in maniera fuorviante. Ma i dati erano chiari fin da subito, almeno per chi aveva avuto la voglia di leggersi i documenti relativi ai test clinici. L’articolo di Loy, purtroppo, alimenta invece una narrazione basata sulla post-verità, quella che vorrebbe che le istituzioni avessero inizialmente sostenuto che il vaccino prevenisse il contagio per poi ritrattare alla luce di nuove informazioni, ammettere una qualche mancanza o addirittura essere colte in fallo da chi le aveva sempre guardate con sospetto. Per contrastare questo tipo di post-verità è importante tenere in considerazione i fatti così come sono emersi dalla ricerca scientifica, senza lasciarsi guidare da emozioni o percezioni soggettive o farsi imporre un’interpretazione, come abbiamo tentato di fare qui sopra. Noi di BUTAC, come sempre, per ottenere informazioni precise e aggiornate incoraggiamo i lettori a consultare direttamente le fonti ufficiali come il sito dell’EMA e altre istituzioni scientifiche. Non lasciatevi guidare dalle emozioni, siate razionali e approfondite sempre. Limitarsi a sentire una sola campana può portare a fidarsi di narrazioni non sempre corrette.
redazione at butac punto it
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