“Sappiamo che questi eventi catastrofici… cambiano il panorama di come appare la vita”, ha detto Judd. “Quando l’ambiente si riscalda così velocemente, animali e piante non riescono a tenere il passo”.
Fa più freddo che mai…
...ma gli studi andrebbero letti e capiti!
Nei giorni scorsi su tante testate sono apparsi articoli che raccontano di uno studio pubblicato il 20 settembre 2024 su Science, in certi casi ci si è limitati a riportare quanto scoperto dallo studio, in altri si è fatta un po’ di confusione, come nell’articolo di Alessandro Rico e Fabio Dragoni su La Verità, dal titolo:
Oggi fa più freddo che mai: lo dice la scienza
Con un titolo che induce confusione nei lettori… e probabilmente l’intenzione è proprio quella.
Abbiamo pensato di fare cosa utile nel cercare di riassumere lo studio nei suoi punti chiave. Quanto pubblicato da Science è considerato la ricostruzione più dettagliata e rigorosa del clima terrestre mai realizzata; combinando oltre 150.000 pezzi di evidenze fossili con modelli climatici avanzati, i ricercatori hanno potuto scoprire come il clima terrestre abbia subito variazioni estreme nel corso di 485 milioni di anni.
Secondo quanto trovato la Terra in passato ha raggiunto temperature medie di 36°C, molto superiori ai 14,98°C registrati come media globale nel 2023, ed è da questa temperatura che viene il titolone de La Verità.
Questi cambiamenti climatici, com’è stato dimostrato, erano spesso accompagnati da eventi catastrofici, come l’estinzione di massa che ha spazzato via il 90% delle specie circa 250 milioni di anni fa. Il Washington Post ha intervistato Emily Judd, ricercatrice dell’Università dell’Arizona e firmataria dello studio:
Le rivelazioni sul passato torrido della Terra sono un ulteriore motivo di preoccupazione per il cambiamento climatico moderno, ha affermato Emily Judd, ricercatrice presso l’Università dell’Arizona e lo Smithsonian specializzata in climi antichi e autrice principale dello studio.
In nessun momento dei quasi mezzo miliardo di anni analizzati da Judd e dai suoi colleghi la Terra è cambiata così velocemente come sta cambiando ora, ha aggiunto:
Le temperature attuali e previste entro la fine del secolo rappresentano un’eccezione rispetto alla maggior parte della storia geologica della Terra, durante la quale le temperature erano spesso più elevate ma stabili su lunghi periodi. Lo studio suggerisce che, se le emissioni di gas serra non verranno ridotte, le temperature globali potrebbero raggiungere livelli che non si vedono da milioni di anni. Questo potrebbe avere conseguenze devastanti per gli ecosistemi e la nostra società.
La ricerca ha inoltre dimostrato il legame tra la concentrazione di CO2 nell’atmosfera e le temperature globali, sfatando il mito per cui la CO2 non abbia nulla a che fare coi cambiamenti in atto. Di positivo c’è che uno studio come questo può aiutarci a migliorare i modelli climatici, rendendoli più precisi nel prevedere le conseguenze future del riscaldamento globale.
Purtroppo quello che lo studio dovrebbe fare è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di agire tempestivamente per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, utilizzando la storia della Terra come un potente monito. E invece, anche grazie a giornalisti interessati solo alle proprie narrazioni, lo studio verrà usato – come abbiamo visto su La Verità – per creare confusione. I risultati dello studio dovrebbero invece spingere i governi e le istituzioni a prendere misure ancora più drastiche per ridurre le emissioni di gas serra, per prevenire scenari futuri che potrebbero portare a condizioni climatiche disastrose.
maicolengel at butac punto it
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