Il falso attentato a Berrino
C’è un video che è stato diffuso in rete, un video realizzato dai soliti truffatori seriali che propongono integratori inutili a cifre folli, ma stavolta quanto hanno fatto merita un po’ più di attenzione poiché non si sono limitati al solito contenuto falso per spingerne la vendita: no, stavolta hanno usato l’IA per realizzare un video che riesce a colpire molto più nel segno dei precedenti, oltre ad averci fatto ridere di gusto per più del dovuto.
Il video, realizzato appunto con l’IA, racconta una storia assurda, il tutto solo ed unicamente per provare a vendere l’ennesimo integratore. L’ho potuto salvare – al momento non si trova più sulla piattaforma – grazie a uno dei profili anonimi che si trovano su Facebook allo scopo principale di contrastare la disinformazione, Mariarosa Solmi, ma ci tengo a precisare che lei non ha nulla a che fare con il video stesso, si è limitata a intercettarlo e rigirarlo sulle sue pagine. Il video è il seguente:
Nel video vediamo prima un (falso) TG di La7 che dà la notizia (falsa) dell’attentato che avrebbe subito il dottor Berrino, attentato fatto in quanto personaggio scomodo a Big Pharma, poi vediamo Berrino stesso raccontare delle sue lotte contro le case farmaceutiche e del prodotto di cui non vogliono che voi conosciate l’esistenza. Nel video non viene mai fatto il nome di tale prodotto e il motivo è presto detto: in questo modo il contenuto si potrà usare anche quando, come succede spesso, verrà cambiata l’etichetta, senza dover realizzare un nuovo video pubblicitario.
Per fortuna stavolta Facebook è stato veloce nel far sparire il video e i post sponsorizzati che lo sfruttavano, per cui non possiamo dirvi di più e denunciare il marchio del magico rimedio. Quello che possiamo fare però è segnalare come i truffatori abbiano capito che i loro più probabili clienti sono proprio quelli che cascano nel falso TG che racconta di fatti tragici, avvenuti a un medico di cui in tanti tra novax e disinformati vari hanno grande stima, utilizzando quei linguaggi e parole chiave (come “Big Pharma”) che fanno particolare presa su di loro.
Noi non ci pronunciamo sul dottor Berrino, ma ci teniamo, per l’ennesima volta, a segnalare la truffa.
redazione at butac punto it
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