Le nuove dichiarazioni di Fauci
La distorsione cognitiva del pensiero dicotomico al suo meglio per servire i negazionisti del COVID, alla disperata di ricerca di maniere per continuare a far credere al proprio pubblico di aver sempre avuto ragione nonostante la realtà abbia ormai ampiamente dimostrato il contrario
Torniamo a parlare di un argomento che viene ripreso dalle testate vicine ai movimenti populisti che hanno trovato di che vivere durante la pandemia. Come era già successo a gennaio – in occasione di altra testimonianza, sempre di Fauci – i populisti cavalcano le notizie senza verificarle con attenzione, e generano post-verità da affrontare punto per punto.
Stavolta però c’è una differenza: abbiamo la trascrizione di quanto riportato da Fauci il 3 gennaio, la potete leggere qui. Non tratteremo tutta la sua testimonianza, ma solo i due punti chiave su cui negazionisti e populisti stanno disinformando.
Le misure di contenimento come distanziamento sociale e mascherine non erano supportate da criteri scientifici
Falso. Le misure di distanziamento sociale e l’uso delle mascherine sono state supportate da numerosi studi scientifici e raccomandazioni di enti come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e lo statunitense Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Queste misure hanno dimostrato di ridurre la trasmissione del virus in vari studi osservazionali e clinici. Durante la sua testimonianza del 3 giugno 2024, Fauci ha spiegato che la distanza di sei piedi per il distanziamento sociale è stata una raccomandazione basata su una combinazione di dati precedenti e considerazioni pratiche. Non ha detto che le misure erano completamente prive di base scientifica, ma ha riconosciuto che l’origine precisa della raccomandazione dei sei piedi potrebbe non essere stata chiara in ogni dettaglio. Dare a intendere che nella sua testimonianza abbia detto che quelle misure fossero completamente prive di basi scientifiche è disinformare in malafede, una distorsione cognitiva da manuale. Cosa che purtroppo vediamo fare a tanti giornalisti.
Quello che non è chiaro è che non è Fauci a sostenere che il distanziamento non abbia basi scientifiche bensì Brad Wenstrup, uno dei membri della Commissione davanti alla quale Fauci ha deposto. Wenstrup riporta, basandosi sulla percedente deposizione di Fauci, di cui non abbiamo trascrizione:
…policy decisions should have been based on scientific data some frankly were not the burdensome 6-foot social distancing rule did not have sufficient scientific report in your words it just sort of appeared distancing made sense but the six feet was arbitrary even Dr Collins said he still hasn’t seen any empirical evidence to support the six-foot rule…
Wenstrup è un politico repubblicano, fortemente critico delle scelte fatte da Fauci. Ma Fauci nella sua deposizione spiega chiaramente da dove è arrivato il distanziamento:
…it actually came from the CDC, the CDC was responsible for those kinds of guidelines for schools, not me, so when I said that it just appeared, it appeared, was there any science behind it, what I meant by no science behind it is that there wasn’t a control trial that said compare 6 feet with 3 feet with 10 so there wasn’t that scientific evaluation of it. What I believe the CDC used for their reason to say six feet is that studies years ago showed that when you’re dealing with droplets, which at the time that the CDC made that recommendation it was felt that the transmission was primarily through droplet not aerosol, which is incorrect because we know now aerosol does play a role, that’s the the reason why they did it.
Che non significa affatto che non ci fosse scienza dietro la decisione della CDC, significa solo che non era stato fatto uno studio controllato su quale fosse il sufficiente distanziamento, “per comparare tre o sei o dieci piedi”, e che ancora non si sapeva se fosse più rilevante per la diffusione, e di quanto, il problema goccioline o quello legato alla diffusione del virus via aerosol. Oggi sappiamo che l’aerosol ha avuto molta rilevanza nella diffusione del virus e sappiamo che il distanziamento poteva essere studiato meglio, ma in quel momento negli Stati Uniti morivano 5mila persone al giorno a causa del COVID, c’era un’emergenza, e come dicono gli inglesi better safe than sorry. Ma questo non significa che non ci fossero studi scientifici dietro a quella decisione del CDC. Questo ha spiegato Fauci, distorcerlo significa fare disinformazione. Sul Washington Post il 6 giugno è uscito un bell’articolo che spiega la scienza dietro la regola del distanziamento di 6 piedi, assolvendo Fauci dalle accuse populiste.
L’origine del virus
Qui siamo veramente nella post-verità, perché dare a intendere che Fauci o altri – noi inclusi – abbiano bollato come complottista l’idea che il virus SARS-CoV-2 possa aver avuto la propria origine in un laboratorio di Wuhan è la pura malafede di chi cerca di riscrivere i fatti perché ormai non ha niente a cui attaccarsi nella realtà. Come spiegato da chiunque si basi sulle evidenze, ad oggi non esiste prova che il virus sia nato in laboratorio. Ma questo non significa che non possa essere successo. Fauci ha riconosciuto che la teoria della fuga dal laboratorio non dovrebbe essere considerata una teoria del complotto e ha affermato che non ha mai cercato di sopprimere discussioni o ricerche su questa possibilità. Fauci ha semplicemente sostenuto la teoria della trasmissione naturale del virus, basandosi sulle prove finora disponibili. Esattamente come ha fatto chiunque – noi inclusi – non avesse motivo di ritenere più valide teorie di cui non si è mai vista alcuna evidenza solo perché non è possibile escluderle al 100% (e se ritenete che in questa affermazione ci sia qualcosa di sospetto, meglio fare un ripasso di come funziona il metodo scientifico).
Come riportavamo in precedenza (era il 2023):
Fin dall’inizio della pandemia vi abbiamo suggerito di andare sempre a cercare l’origine delle citazioni, perché avevamo fin da subito notato come nel passaggio dall’inglese all’italiano spesso venissero saltate parti che facevano capire realmente i fatti. Vale anche per questo caso: Fauci più volte ha spiegato che non nega nessuna possibilità sull’origine del virus. Ma che, come tutti gli scienziati che si rispettino, basa le sue affermazioni sulle prove che vengono presentate. A oggi le prove raccolte fanno propendere per l’origine naturale, ma nuove prove, se arrivassero, potrebbero ribaltare la situazione.
Giusto per essere precisi, alla domanda di un altro membro della Commissione sulla possibilità che il virus sia il risultato di un incidente di laboratorio – la teoria del virus fuggito per sbaglio – Fauci ha risposto così:
Oh absolutely, and I keep, like I mentioned multiple times, I keep an open mind. I feel, based on the data that I have seen, that the more likely, not definitive, but the more likely explanation is a natural spillover from an animal reservoir, but since there has not been definitive proof one way or the other we have to keep an open mind that it could be either.
Che tradotto:
Oh assolutamente, e continuo, come ho già detto più volte, a mantenere una mente aperta. Ritengo che, in base ai dati che ho visto, la spiegazione più probabile, non quella certa, ma la più probabile sia una fuoriuscita naturale da un serbatoio animale (il cosiddetto spillover, ndr) ma poiché non c’è stata una prova definitiva in un senso o nell’altro dobbiamo mantenere una mente aperta sul fatto che potrebbero essere entrambe.
Che è la stessa cosa che Fauci e chiunque si occupi della materia ripete da anni. Ma ai negazionisti fa comodo che i propri follower credano che le cose siano state dette in maniera diversa da così. Basterebbe usare il web e cercare le fonti, sempre indicate su siti come il nostro, o leggere le dichiarazioni di Fauci stesso fatte nel corso degli anni – non le informazioni riportate dalla stampa, ma le vere trascrizioni di quanto affermato. Ma ai negazionisti fa comodo che i propri follower non abbiano l’abitudine di verificare le informazioni e anzi è una pratica che scoraggiano. Perché è qui che si vede la manipolazione volontaria dei fatti.
Manipolazione che genera mostri.
maicolengel at butac punto it
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