I post dei nostalgici non cessano mai di sorprenderci nel dimostrare quanto corta sia la memoria di un italiano. Oggi trattiamo, brevemente, questo contenuto, che circola sui social:
Per chi non può leggere gli screenshot riportiamo il testo in forma integrale:
“Questa pubblicità risale a (circa) il 1975. In quell’anno lo stipendio medio era di 200mila lire al mese, quindi quest’auto costava circa 5 mesi di stipendio di un operaio normale. Oggi lo stipendio medio è di circa 1.200/1.300 euro al mese e una Panda costa più di 10mila euro. Ecco brevemente spiegato il motivo per cui l’economia va a rotoli. 40 anni fa le persone avevano più del doppio del potere di acquisto di oggi.”
La pubblicità a cui fa riferimento è quella in testa all’articolo, ed è la pubblicità di una Fiat 127, dal costo di Lire 920.000. Abbiamo cercato Fiat 127 920.000 e i motori di ricerca ci hanno rimandato a un articolo su una testata che non ci saremmo aspettati di usare come fonte per un fact check, Il Giornale, il quale nel 2021 ci raccontava che:
La Fiat 127 nel 1971 costava 920mila lire (circa 8.160 euro); per capirci, un operaio generico guadagnava 123mila lire al mese, un quotidiano costava 70 lire come una tazzina di caffè, un chilo di pane 230 lire, un litro di vino 200 lire, un chilo di carne oltre 2.000 lire.
Andando sul sito dell’ISTAT nella pagina dedicata alle rivalutazioni monetarie scopriamo in pochi secondi che quello stipendio equivale a uno stipendio da € 1303,00 a settembre 2024. Chi insiste nel volere che ci crediate ha la memoria corta o, peggio, ha interesse che voi crediate a questa panzana. E le 920mila lire dell’epoca equivalgono a € 9748 di oggi: vero che non si trovano più macchine nuove così economiche sul mercato, ma il fatto è dato anche da allestimenti che non hanno nulla a a che vedere con una 127 del 1971, oltre al fatto che tra il 2021 e il 2023 l’inflazione ha avuto un picco altissimo, come non succedeva da tempo.
La cosa che dispiace è scoprire che probabilmente la fonte del post nostalgico è un articolo pubblicato su Today nel 2023, articolo che parla appunto di inflazione, che riporta in un passaggio:
…negli anni ’70 una Fiat 127 costava 920mila lire, equivalenti a circa 4 mesi di lavoro: lo stipendio medio di un operaio era infatti circa 220mila lire al mese. Attualizzando il prezzo della 127 ai valori monetari odierni servirebbero poco meno di 5mila euro per acquistarla.
Sia chiaro, subito dopo spiega che:
A queste cifre non troveremmo mai auto simili – utilitarie -, ma non sarebbe corretto dire che tutto costa di più rispetto a una volta.
L’articolo difatti di per sé non sarebbe sbagliato, non fosse per quel passaggio, troppo generico: parlare difatti degli anni Settanta del secolo scorso come se gli stipendi in quel decennio fossero rimasti stabili per tutto quel periodo è un errore. Come riportava correttamente Il Giornale, nel 1971 (anno di quella pubblicità sfruttata anche da Today) lo stipendio da CNL era appunto di circa 123mila lire al mese, nel 1980 quello stipendio era praticamente triplicato: si passò infatti da 120mila a 350mila lire. Il caffè passò da 70 lire a tazzina a 250 lire e così via. Il tutto grazie a un’inflazione impressionante.
Insistere con la nostalgia del passato è un sistema facile per attirare i like e le condivisioni di chi, ormai in là con gli anni, queste cose le ha dimenticate, e di chi, troppo giovane per esserci stato, si fida, visto che lo vede condividere da tanti più anziani di lui.
maicolengel at butac punto it
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