Frajese e Contri esperti di clima
Il professor Frajese non perde occasione per divulgare la propria opinione su vari argomenti, e a inizio agosto aveva raccontato come la pensa sul riscaldamento globale ai vari siti che ospitano i suoi interventi con regolarità.
Su Radio Radio titolavano:
Da dieci anni è l’anno più caldo di sempre
Chiunque dotato di un minimo di razionalità si renderebbe conto, dopo aver scritto il titolo, che è esattamente così che funziona: se ogni anno è più caldo dell’anno prima, quello in corso è l’anno più caldo di sempre. Ma questa razionalità manca in tante redazioni italiane, redazioni che di fronte alla battuta “Ricorda, questa è l’estate più fresca della tua vita” faticano a capirla e a comprenderne l’amara tragicità.
Il problema è che un video come quello diffuso da Radio Radio con protagonista Frajese – che, ricordiamo, attualmente ricopre la posizione di professore associato di Scienze tecniche mediche applicate presso l’Università di Roma “Foro Italico” – raggiunge decine di migliaia di persone. Questo anche grazie alla presenza di Alberto Contri…
l’uomo che si è inventato la comunicazione sociale in Italia e che ha creato «un caso di eccellenza unico al mondo», come disse di lui l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Infatti nel breve estratto pubblicato da Radio Radio troviamo Frajese e Contri, insieme al conduttore Fabio Duranti. Vi riportiamo una trascrizione realizzata anche grazie alla punteggiatura inserita da ChatGPT, intervallata dal nostro commento:
Ci vengono a vietare la Panda dentro le città, che magari una povera famiglia può permettersi, e vorrebbero che noi ci comprassimo l’auto Euro 6/7 elettrica, per l’ecologia. E poi, loro, con i loro sistemi che influenzano il mondo intero, consumano quanto 100 paesi nel mondo! Non siamo noi, eh, è il Corriere della Sera che ce lo dice! Eccolo qua, lo stiamo vedendo. Cioè, loro, con questi sistemi, consumano energia che potrebbe essere usata per far star bene la popolazione. Va bene? Quando io ero più piccolo non costava così riscaldarsi e rinfrescarsi, va bene? Oggi l’energia elettrica è aumentata del doppio, del triplo. Io ricordo bollette che, per pagarle, abbiamo dovuto fare collette negli anni scorsi. Adesso è vero che è diminuita, ma costa sempre il triplo di quello che costava prima, ed è in mano ai privati che hanno fatto affari d’oro.
Le politiche che limitano l’uso di veicoli più vecchi in città sono mirate a ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria, specialmente nelle aree urbane. Queste norme non hanno lo scopo di penalizzare le famiglie meno abbienti, ma piuttosto di proteggere la salute pubblica. Esistono anche incentivi e agevolazioni per aiutare le famiglie a sostituire i veicoli inquinanti con modelli più efficienti o meno inquinanti. Nessuno nega che le grandi infrastrutture tecnologiche, come i data center, consumino molta energia. Ma molte di queste aziende stanno facendo investimenti significativi in energie rinnovabili per ridurre la loro impronta ecologica. L’affermazione che queste aziende “consumano quanto 100 paesi” è un’esagerazione non supportata da dati concreti. L’aumento dei prezzi dell’energia è un fenomeno complesso che è influenzato da molti fattori, tra cui le fluttuazioni dei mercati globali, le politiche energetiche nazionali e internazionali, e le transizioni verso fonti energetiche più pulite. Non è unicamente colpa della privatizzazione del settore. Dare a intendere diversamente è disinformazione. A chi giova farla?
Leggevo ieri, e sarà anche questo argomento della prossima settimana, che Intesa San Paolo ha fatto 8 miliardi di utile e ne divide 7,9 ai suoi investitori. Ma stiamo fuori di testa! E noi non abbiamo gli ospedali, non abbiamo i servizi. Noi abbiamo l’energia a queste cifre, che uno deve capire se può accendere una luce o il ventilatore, o mettere la benzina a queste somme così folli. Scusate, io voglio dire che questo è pazzesco! E poi questa gente consuma le risorse del pianeta in questo modo e vuole che noi non le consumiamo, perché le devono consumare loro! Per fare cosa? Per gestire sistemi che sono addestrati per fregarci, per ingannarci.
Ascoltare frasi così fa un filo sorridere visto che Alberto Contri ha lavorato in uno dei settori col fatturato più alto, quello della pubblicità, per tutta la sua vita professionale: tra le varie compagnie per cui ha lavorato ricordiamo ad esempio la McCann, che nel 2023 ha avuto un fatturato di 2,7 miliardi di dollari, ma anche la D’Arcy-Masius-Benton & Bowles che nel 1999 aveva un fatturato di 6,7 miliardi di dollari. Ma cosa abbia a che fare il fatturato di un’azienda privata con l’argomento di cui si sta discutendo non è molto chiaro. Cosa c’entra se non ci sono ospedali e servizi col fatto che Intesa San Paolo abbia un fatturato alto? Al massimo possiamo pensare a una responsabilità del governo che non applica una tassazione più alta verso questi utili, ma se l’azienda è florida ben per loro, e Contri questo dovrebbe saperlo bene. E nessuno sta dicendo che le tasse in Italia siano basse, solo che il tema adesso non c’entra niente col discorso. Ma è un attimo che dall’utile di Intesa San Paolo si passa ad altro:
Esatto, esatto, hai capito! Scusami, questa è la chiave, questa è la chiave. Quando si parla della digitalizzazione spinta, dove stiamo andando? Adesso ho visto che è già partito il Green Pass europeo, il certificato di vaccinazione europeo, dove si può mettere dentro tutto, eccetera.
Capite che poi va a finire in mano a gente che può usare i tuoi dati come vogliono? Questo già sta accadendo. Adesso stendono le bugie ufficialmente come vogliono, ma io attendo dal Presidente della Repubblica una parola! Non le fake news, le fanno le istituzioni e le fanno questi enti giganteschi che governano il mondo.
Di Green pass europeo abbiamo già parlato a sfinimento (e no, quello attuale non è un green pass europeo, ma globale, quello europeo era appunto quello che abbiamo già usato durante la pandemia). Il Green pass e altre iniziative di digitalizzazione sono strumenti che vengono utilizzati per facilitare la gestione dell’emergenza sanitaria in momenti come quello della pandemia e per migliorare l’accesso ai servizi. Sia chiaro, le preoccupazioni riguardanti il trattamento dei dati sensibili e la privacy sono valide e devono essere affrontate con regolamentazioni adeguate, ma il rischio di un uso improprio non giustifica l’abbandono di tecnologie che possono portare benefici significativi.
Guarda, guarda, è giusto, è tardi. Dobbiamo chiudere, però l’ultima cosa, e magari ce la commenta anche Vanni. Guardate anche visivamente che cosa accade. Io lo sto mostrando, lo sto mostrando in TV, perché questo è online adesso, questo è online mentre vi stiamo parlando. E per il pubblico della radio, racconto: stiamo vedendo un’immagine dell’Europa tutta rossa, viola, eccetera. Che agosto sarà? Cioè, spaventano, questi criminali dell’informazione, spaventano solo con le immagini! Ma che agosto sarà? Ma noi l’abbiamo visto ieri. Io lo sto vedendo le temperature, io mi sto informando anche dai miei amici all’estero. Magari qui a Roma siamo fortunati, viviamo la stessa estate di tanti anni fa. No, io lo vedo, io ho già raccontato. Mannaggia che non abbiamo tempo, sennò lo facciamo vedere, ma la prossima settimana abbiamo tempo, eh, mica scappiamo!
Qui non viene materialmente detto nulla se non che in TV vengono mostrate immagini che dicono che è l’estate più calda di sempre, nulla di nuovo.
E questi mostrano queste immagini, Vanni! Ma non è anche questo, dal punto di vista psicologico, una violenza nei confronti della nostra psiche? Questa robaccia che vediamo è una continua manipolazione, Fabio! È la maniera attraverso la quale, come cerco sempre di spiegare, è la reiterazione del messaggio in maniera più o meno subliminale che poi porta le persone a pensare quel qualcosa. Quindi, siccome l’attenzione è diventata sempre più superficiale oggi, giustamente, magari le persone non vogliono neanche leggersi il titolo, perché non ti dico che se leggono cosa ci sia scritto guardano l’immagine e se la fanno addosso. Guardano l’immagine, gli entra comunque in testa, fondamentalmente. Poi, quando in questa estate, per esempio, l’avranno vista, non lo so, 380.000 volte, dopodiché automaticamente penseranno che questo è stato l’anno più caldo della storia. Tra l’altro, andate a farvi una ricerca, mettendo anno per anno: dal 2010 al 2024 ogni anno è stato l’anno più caldo dell’ultimo periodo. È una cosa meravigliosa, vi consiglio di andarlo a fare!
I cambiamenti climatici sono un fatto scientifico supportato da decenni di dati e ricerche. Il 2023 è stato uno degli anni più caldi registrati, e la tendenza al riscaldamento globale è documentata da migliaia di studi. Non si tratta di una manipolazione, ma di un problema reale che richiede una risposta seria. Dare a intendere diversamente di fronte a un pubblico di decine di migliaia di spettatori è grave, che lo faccia uno sconosciuto online è un conto, che lo facciano influencer della rete come possono essere considerati soggetti come Duranti, Contri e Frajese è grave. In un mondo normale sarebbero chiamati a rispondere della affermazioni che negli anni hanno riportato e che è stato dimostrato fossero sbagliate, nel mondo in cui viviamo ricevono visibilità online e plauso dal loro pubblico.
redazione at butac punto it
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