FUEL++ permette di risparmiare carburante?
FUEL++
Funziona oppure no?
La promessa è di quelle che conosciamo già: “Il mio dispositivo ti permette di risparmiare carburante”.
Ce lo dice oggi Fuel++ Risparmia Carburante.
Quante ne abbiamo visti? E la domanda che ci poniamo è sempre la stessa: ma perchè le case automobilistiche non li utilizzano?
Giorni fa la signora Patty di Ecocreando (sì, sì, sempre lei, la conoscete vero?) diede qui la sua bizzarra risposta: “I proprietari delle case automobilistiche sono anche i maggiori azionisti delle compagnie petrolifere“.
Lo immaginavamo: è tutto un complotto. Il solito complotto. Vogliamo verificare? Ce lo impone San Tommaso!
Peccato che tra i maggiori azionisti e investitori della ExxonMobil non compaia nessuna casa automobilistica.
Idem per BP; Total; Chevron; mentre di Eni, lo sanno tutti tranne la nostra sfortunata amicona, è di fatto il Ministero dell’Economia e Finanze ad avere il controllo. Per Royal Dutch Shell non abbiamo trovato dati sufficienti ma certamente ce lo dirà la nostra amica che sa tutto, informatissima nel fare disinformazione.
Nell’attesa (che prevediamo lunghissima) la domanda rimane invariata: perché questi dispositivi miracolosi, come anche la famigerata Bobina Bac di cui abbiamo già tanto parlato, non interessano a nessuna casa automobilistica, e soprattutto non li compera praticamente nessuno? Nessuna prestigiosa catena di auto accessori che li venda, nessuna catena di fai-da-te… nulla… Solo la rete. E quando dico nessuno non mi riferisco a 200 possibili compratori, giacché questo numero su scala nazionale equivale a “nessuno”.
Voi che dite?
Noi diciamo che senza leggerne il funzionamento siamo increduli, tuttavia, per fortuna, qualcuno ci viene in aiuto tentando di darci spiegazioni: vediamo dunque assieme il principio di funzionamento di questo dispositivo.
E’ un dispositivo dotato di magneti permanenti che, montato sul tubo di mandata carburante di qualsiasi veicolo, permette di risparmiare sul costo del carburante, sui costi di manutenzione e di ridurre le emissioni inquinanti.
Quindi andrebbe con benzina, gasolio, gpl e metano? E come funziona?
Il Fuel++ utilizza una tecnica nota, veniva utilizzata dagli Inglesi durante la prima guerra mondiale sugli aerei per ridurre i fumi evitando così di essere intercettati durante il volo.
Su questa tecnica usata nella Prima guerra mondiale non abbiamo trovato assolutamente niente: noi siamo più propensi a pensare che sia una bufala, tuttavia se qualcuno sapesse qualcosa di più ce lo può segnalare.
Proseguiamo…
Le molecole del combustibile passando attraverso il campo magnetico del dispositivo ad elevata potenza (~12.000 gauss) sono sottoposte ad una variazione della loro tensione superficiale, quindi al momento della reazione subiscono un forte aumento della loro velocità generando una maggiore nebulizzazione con conseguente miglioramento della combustione.
12.000 Gauss o 1.2 Tesla sono tanti, per trovarli dobbiamo andare in una macchina per imaging a risonanza magnetica.
Il campo magnetico terrestre è indicativamente tra 20 e 50 μT cioè 0.000030 – 0.000050 Tesla, mentre la vostra calamita da frigo per appendere foglietti e promemoria vari, ma anche quella che usate in ufficio per le stesse necessità o per raccogliere i fermagli, sta tra i 300 e i 1000 μT, cioè +/- 1500 volte meno dei magneti citati. Ovviamente stiamo parlando di indicazioni generiche, giusto per avere un’idea orientativa.
Ancora: vorremmo sapere esattamente di quali molecole si parla, perché benzina e gasolio sono composti da una miscela di vari idrocarburi. Serve sapere quindi a quali composti organici ci si è riferiti. Per esempio l’eptene o l’ottene (due idrocarburi appartenenti alla classe degli alcheni od olefine) hanno una molecola ben diversa dal benzene (un idrocarburo appartenente alla classe dei composti aromatici o areni).
Inoltre la tensione superficiale di una molecola cambia a seconda dello stato fisico in cui si trova. In condizioni normali (cioè a 0°C e 1 atmosfera) una molecola di metano possiamo trovarla solo sotto forma di gas, e avrà una forza di coesione ben diversa da quella del benzene (che in condizioni normali si trova nella fase solida). Da quello che sappiamo, questa forza di coesione non viene modificata da campi magnetici e, se lo fosse, lo sarebbe per il solo tempo di esposizione al campo.
Ci dovrebbero spiegare, riscrivendo tutti i manuali di chimica e di fisica, come a un aumento della forza di coesione possa corrispondere un aumento del flusso del carburante con relativa diminuzione dei consumi….
Per detti manuali, su cui TUTTI gli studenti del mondo studiano, i modi di aumentare il flusso di un fluido sono 3:
- Si aumenta la sezione del flusso (mantenendo costante velocità e densità)
- Si aumenta la pressione (mantenendo costante la sezione e la densità)
- Si aumenta la densità (mantenendo costante la sezione e la pressione)
Se qualcuno ne conoscesse un quarto sarebbe una scoperta rivoluzionaria che potrebbe portargli il Nobel.
La combustione aumenta se si ottimizzano carburante e comburente. Aumentando solo il carburante, una volta si usava dire che il motore si ingolfava, mentre oggi si danneggerebbe il catalizzatore a causa di carburante incombusto in eccesso.
Infine, con il controllo elettronico dell’iniezione di cui oggi tutti i veicoli dispongono, difficilmente la centralina elettronica (se non rimappata) permetterebbe un maggiore afflusso di carburante.
Chiudiamo con una domanda: cosa succederebbe nel tempo, quando il magnete perderebbe progressivamente la sua energia? Secondo i progettisti, quale sarebbe la soglia di campo sotto la quale il dispositivo non funzionerebbe più? 1 Tesla? 0.1 ? 0.01?
Purtroppo mancano troppi dati, e quando mancano le informazioni tecniche il “fuff-o-meter” s’impenna.
Su queste basi pensiamo che il dispositivo non possa funzionare: per noi è fuffa 100%, ma se qualcuno ci potesse dare spiegazioni più dettagliate forse potremmo fare ulteriore chiarezza.
Lola Fox e Thunderstruck @ butac. it
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NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL 02 GIUGNO 2016
In data 9 maggio ci contatta Fabio Bonetti scrivendoci:
Buonasera, ci hanno contattato alcuni vostri lettori informandoci dell’articolo sul vostro blog: http://www.butac.it/fuel/. Voglio farvi una premessa, non sarete i primi e non sarete gli ultimi ad essere scettici e dubbiosi in merito alla veridicità di quanto da noi dichiarato in merito al nostro prodotto. Lo sono stati molti meccanici, autoriparatori, privati ecc… che provandolo si sono dovuti ricredere.
Di recente, più precisamente il 31/01/16, è stato presentato al programma “Le Iene” un dispositivo simile al nostro che sfrutta lo stesso principio di funzionamento. Di seguito il link al video:
http://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/01/31/pelazza-le-polveri-sottili-che-uccidono_9905.shtmlTEST SPERIMENTALI
Qui di seguito vengono riportati i risultati dei test sperimentali eseguiti sul dispositivo Fuel++. Nelle varie immagini si può notare la differenza dei valori di emissione dei fumi e dei gas prima e dopo l’installazione del dispositivo. La combustione del carburante viene ottimizzata dal Fuel++ e si avranno perciò un minor consumo di carburante e una minor emissione dei gas inquinanti. http://www.risparmia-carburante.it/test.html/
Test scientifici pubblicati su riviste internazionali autorevoli confermano il principio di funzionamento. Link: http://www.risparmia-carburante.it/pubblicazioniscientifiche.html/
In molti, per curiosità, l’hanno già provato riscontrando ottimi risultati. Forti delle testimonianze positive ottenute, offriamo il prodotto con la formula: soddisfatti o rimborsati 30 giorni. Per quanto riguarda la questione sollevata sui Gauss, vi rimandiamo ai datasheet dei magneti che utilizziamo, in particolare sono i REN 35, che come potete vedere dal file linkato hanno 11,8-12,5 kG o 1,18-1,25 T http://www.cibas.it/documents/NdFeB_Datasheet_201309.pdf
Dato che pubblicamente su un blog/sito visibile a milioni di italiani state effettuando a titolo gratuito pubblicità negativa al nostro prodotto e quindi state screditando la professionalità della nostra azienda, se non provvederete immediatamente alla rimozione dei contenuti, ci vedremo costretti ad andare per vie legali. Certi che il vostro post sia stato un semplice errore.
Vi auguriamo una buona giornata,
Lo staff di Fuel++
Replicano in data 12 maggio 2016
Buongiorno, lunedì 9/05 vi abbiamo mandato il messaggio riportato sotto e siamo stati ignorati. Se entro questa sera non riceveremo risposta e l’articolo diffamatorio non verrà rimosso passeremo tutta la documentazione al nostro studio legale, denunciando il sig. Michelangelo Coltelli Proprietario del dominio butac.it
Cordiali Saluti
Fabio Bonetti
La nostra linea è quella di ribadire i concetti espressi nell’articolo: non c’è nessuna valenza scientifica che possa dimostrare l’efficacia promessa dal dispositivo. Non essendo quindi possibile dimostrare l’inesistente, proseguiamo tranquilli e fiduciosi nella nostra opera contro la mistificazione e chi tenta di spacciarcela per realtà.
La lettera con la minaccia di denuncia risaliva a maggio 2016, siamo a marzo 2017, il mio articolo è ancora online e di denunce non ne ho ancora ricevute. Dovrebbe bastare a farci capire che soggetti abbiamo di fronte, no? E invece nei post sponsorizzati da Fuel ++ vedo ancora tonnellate di soggetti mostrare foto di macchine su cui hanno installato il dispositivo. Ci meritiamo tutto, siamo un popolo di disperati ignoranti!
maicolengel
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