Il furgone che rapisce i cani

Sui social circola in maniera virale un post pericoloso, che viene condiviso da troppi senza pensare alle possibili conseguenze. Il post recita così:

QUESTO E’ IL FURGONE CHE RUBA I CANI.
AVVISTATO NEL VERONESE .
A T T E N Z I O N E I N. T U T T A. I T A L I A

Il post circola almeno dall’11 ottobre, su svariate pagine social, alcune aperte a tutti altre chiuse ai soli partecipanti, ed è accompagnato dalla foto che vedete in testa all’articolo, in cui si vede un furgone Opel con targa in chiaro.

Noi abbiamo fatto alcune ricerche sulla zona e non ci risultano a oggi segnalazioni di furti di cani fatti in maniera seriale che siano stati segnalati alle autorità. Quindi c’è qualcosa di sbagliato nel far circolare una foto come questa, che identifica uno specifico furgone, che avrà dei proprietari. Proprietari che avranno tutti i motivi di denunciare per diffamazione ogni profilo social che ha condiviso la foto del loro veicolo con la targa in chiaro.

La domanda che mi pongo è: ma cosa vi dice il cervello?

A meno che non sappiate con certezza, perché l’avete visto succedere, che chi guida quel furgone è un ladro di animali domestici, per quale motivo condividete una foto che potrebbe mostrare il furgone di uno che sta antipatico al primo che ha pubblicato il post? Oltretutto è probabile che dopo aver lanciato il sasso da un profilo social anonimo o fasullo, e aver lasciato che l’immagine diventasse virale, il primo diffusore abbia rimosso il suo post e ogni traccia che conduca al suo profilo, lasciando voi, condivisori seriali, come unici colpevoli di quella che è potenzialmente diffamazione, se non peggio.

Sì perché vedete, là fuori ci sono persone così appassionate di tutela degli animali che – senza alcun bisogno di prove – se vedono il furgone sono capaci di vandalizzarlo sulla base di un post visto su Facebook, o ancora peggio di fare del male a chi lo guida.

Ogni gesto in questa direzione aumenta il rischio che anche voi che vi siete limitati a condividere una foto sui social possiate passare seri guai legali. Se un furgone con targa verificata rapisce cani o altri animali la denuncia non deve essere fatta sui social, ma alle questure, che ne rintracceranno il proprietario e verificheranno i fatti. Chiunque condivida una foto che identifica un mezzo o una persona senza avere la certezza dei fatti narrati rischia conseguenze legali anche serie. Perché rischiare? Se proprio volete fare qualcosa, inviate la stessa immagine alla questura di dove abitate: saranno le autorità competenti a occuparsene, non la giustizia social, tanto pericolosa quanto poco affidabile.

Tra i tanti post che si trovano cercando il testo che vi abbiamo riportato qui sopra, uno mi ha dato delle speranze, scritto da tale Marina:

Vedo circolare la foto di un furgone bianco, con targa in tutta evidenza, con la didascalia
QUESTO E’ IL FURGONE CHE RUBA I CANI.
AVVISTATO NEL VERONESE .
A T T E N Z I O N E I N. T U T T A. I T A L I A
Sinceramente: io non lo diffonderei proprio.
Non c’è nessuna conferma.
È una tizia che ha pubblicato questa foto, l’ha fatta partire e ora gira all’impazzata.
Magari il furgone è quello di un vicino che le sta antipatico, o di qualcuno che le ha fatto uno sgarbo.
In ogni caso chi condivide quella foto, senza aver fatto un minimo di accertamento, rischia di essere denunciato. Oppure di mettere di mezzo qualcuno che non ha fatto nulla.
Più volte sono circolate notizie di furgoni con tanto di descrizione delle aggressioni, è scattata la psicosi, ma mai c’è stato un riscontro. Si sa che le leggende metropolitane esistono.Quindi in assenza di elementi seri chi contribuisce a diffondere quell’immagine (che può provocare danni) commette una leggerezza incredibile.

Brava Marina!

Giusto per fare un salto nel passato, la prima volta che per BUTAC ho trattato una di queste notizie col furgone che rapiva i cani il blog ancora non esisteva e noi scrivevamo piccoli post su Facebook, era ottobre 2013.

redazione at butac punto it

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