Gatti neri e Halloween: superstizioni, leggende urbane e bufale ricorrenti
Una breve guida fatta con l'aiuto di ChatGPT
Quanto segue è stato realizzato con l’intelligenza artificiale, a cui abbiamo dato da leggere i tanti articoli scritti negli anni su questa tematica. Abbiamo ritenuto inutile riscrivere noi le stesse cose che ripetiamo da tempo, non siamo stati soppiantati dall’automatismo delle IA, ma ogni tanto sono utili per fare un veloce riassunto di cose già ripetute allo sfinimento.
Ogni anno, come un orologio svizzero, con l’avvicinarsi di Halloween torna puntuale una vecchia leggenda urbana: quella dei gatti neri in pericolo di vita, minacciati da sette sataniche, gruppi esoterici o presunti adoratori del demonio pronti a rapirli per oscuri rituali. E ogni anno siamo qui a smentire questa storia, che resta una bufala, o meglio, una superstizione del passato riadattata ai tempi moderni.
La Storia dei Gatti Neri e la Superstizione
I gatti neri sono stati a lungo vittime di pregiudizi. Nella cultura popolare, soprattutto in quella medievale, sono stati associati alla sfortuna e al malaugurio, complici credenze infondate e una buona dose di ignoranza. Secondo una narrativa che risale addirittura al Medioevo, i gatti neri sarebbero compagni delle streghe o incarnazioni di spiriti maligni. Tutte fandonie, ovviamente, ma che hanno resistito nel tempo fino ad arrivare al XXI secolo, dove – nonostante l’accesso all’informazione sia alla portata di tutti – molti ancora cedono alla tentazione di credere a queste favole gotiche.
La Bufala dei Gatti Neri Rapiti a Halloween
Ogni anno intorno a Halloween iniziano a circolare post sui social media, appelli nei gruppi locali, articoli online che mettono in guardia su presunti rapimenti di gatti neri a scopo rituale. Chiariamo subito: non esiste nessuna evidenza concreta, né da parte di forze dell’ordine né di associazioni per la protezione degli animali, che supporti questa storia. Semplicemente, nessun dato ufficiale riporta un incremento di rapimenti di gatti neri in questo periodo dell’anno. Le organizzazioni di tutela degli animali, le stesse che dovrebbero teoricamente suonare l’allarme, ogni volta rassicurano che non ci sono prove a supporto di questa tesi.
Il Ruolo di chi Diffonde queste Leggende
Chi continua a divulgare queste leggende si comporta da vero cialtrone bufalaro [giuriamo che questa definizione è stata scelta dall’IA, ndr]. Alimentare il panico sui rapimenti di gatti neri per Halloween non solo è scorretto, ma distoglie l’attenzione da problemi veri e concreti che riguardano il benessere animale. Molti di questi individui – forse mossi da un’ossessione per il sensazionalismo o dalla voglia di ottenere attenzione – ignorano volutamente i fatti e continuano a lanciare allarmi ingiustificati. Per loro, i dati, le fonti autorevoli e le smentite contano poco: preferiscono seguire la strada della spettacolarizzazione e del mistero, ignorando le conseguenze delle loro affermazioni.
Perché Continuare a Smontare queste Bufale?
La risposta è semplice: perché la disinformazione, anche quando riguarda temi apparentemente innocui, ha sempre un effetto negativo. Alimentare la superstizione sui gatti neri porta solo a ulteriore discriminazione verso questi animali, già a rischio di essere trascurati e meno adottati rispetto ai loro “colleghi” di colori diversi. Inoltre, perdere tempo e risorse a contrastare questa inutile paranoia impedisce di concentrarsi su campagne di sensibilizzazione e informazione realmente utili.
L’Importanza della Conoscenza e della Razionalità
In un’epoca in cui abbiamo accesso a informazioni in tempo reale e a fonti affidabili, è fondamentale esercitare un sano scetticismo. Se non ci sono dati concreti, se non ci sono testimonianze verificate, se le autorità non ne parlano, allora si tratta solo di leggende, nient’altro che superstizioni modernizzate per rispondere al gusto del macabro e del misterioso.
La Chiamata all’Azione
Se davvero ci teniamo al benessere dei gatti neri, usiamo Halloween per celebrare questi splendidi animali, non per demonizzarli. Diffondiamo messaggi di supporto, sensibilizziamo contro gli abbandoni e promuoviamo l’adozione di animali neri, che ancora oggi, a causa di queste vecchie superstizioni, vengono evitati da alcuni adottanti.
In conclusione, chi crede e diffonde storie sui rapimenti di gatti neri a scopo rituale o per sacrifici ha bisogno di una dose di buon senso e di informazione. Non è altro che superstizione vecchia, che di fatto penalizza questi animali meravigliosi. E a chi continua a diffondere queste storie diciamo: è ora di smetterla. I tempi bui del Medioevo sono finiti da un pezzo, e non c’è spazio per la superstizione nel 2024.
I nostri vecchi articoli su Halloween e i gatti neri:
- Halloween e gatti neri (2013)
- Halloween, i gatti neri e lo pseudogiornalismo (2015)
- Halloween, gatti neri, stampa straniera e AIDAA (2017)
redazione at bufale punto it (con l’aiuto di ChatGPT)
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