Gli aerei sull’Europa e le grigliate
Un post populista che contribuisce a rendere i cittadini meno informati e meno capaci di fare scelte consapevoli
C’è un post che ci avete segnalato che potremmo definire populismo, il post che è possibile trovare su moltissime bacheche social è questo:
Il post è figlio delle polemiche sulle multe per chi fa barbecue, ma è evidente che chi l’ha realizzato non ha molto ben chiare le cose – o forse ce le ha chiare, ma il suo scopo non è informare. La prima cosa da evidenziare è che quelli che vedete rappresentati qui sopra non sono “gli aerei in volo in un secondo sopra l’Europa”: se proprio volete avere un’idea del traffico aereo sopra il nostro continente guardate questo video che ci mostra il traffico aereo di 24 ore.
I sindaci che hanno scelto di fare multe, in specifiche giornate, a chi sceglie di usare il barbecue all’aperto per grigliare l’hanno fatto alla luce dei dati sulle polveri sottili presenti in specifiche zone, come ad esempio nell’area di Bologna. Secondo una ricerca del 2019 dell’università di Manchester una grigliata per quattro persone potrebbe emettere smog (e quindi polveri sottili) al pari di un’auto in viaggio per 130 chilometri. Non è questione della tua Fiat Punto, ma del fatto che in Europa di automobili ne circolano circa 255 milioni – che non sono proprio pochine – e che le auto europee hanno in media 11,8 anni. Italia, Svizzera e Germania sono tra i Paesi col parco macchine più giovane, ma in generale sono tante le vetture inquinanti che circolano negli stati dell’Unione Europea.
In linea generale è vero che gli aerei inquinano di più delle auto, ma il dato che si evita spesso di raccontare è quello specifico. A oggi, infatti, secondo l’European Enviroment Agency:
Il trasporto su strada costituisce la percentuale più elevata delle emissioni complessive dei trasporti: nel 2020 ha emesso il 77% di tutti i gas serra dei trasporti dell’UE.
Quindi trasporto aereo e marittimo contribuiscono alle emissioni solo per un 23%. Durante la stagione in cui ci viene più facile grigliare, in momenti in cui non tira un alito di vento, se tutti tirassimo fuori il nostro barbecue aumenteremmo quelle emissioni non di poco; limitarle con sanzioni e ordinanze che vietino di grigliare fa strano, ma da qualche parte bisogna pur partire. Il post populista fa parte di quella narrazione che serve a generare confusione nella gente. Purtroppo, come spieghiamo da tempo, l’information disorder ha tra gli scopi proprio questo: creare confusione in maniera che il grande pubblico non sia più in grado di fare scelte informate. E sia magari più facile da spingere verso decisioni che fanno l’interesse di pochi.
Chi condivide post come quello qui sopra è parte attiva del problema. Segnalare sotto al post che si tratta di disinformazione non è utile a ridurre l’impatto dello stesso, anzi serve a segnalare all’algoritmo che quel contenuto genera interazioni e a farlo circolare ulteriormente. Scrivete in privato all’autore del post e segnalate alla piattaforma su cui lo trovate pubblicato che si tratta di un’informazione errata.
maicolengel at butac punto it
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