I morti esplosivi per colpa della chemio…
Ci è stato segnalato un post allarmistico che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere:
Secondo il post, sarebbero sempre più frequenti le esplosioni di bare nei cimiteri (?) a causa dei gas prodotti dalla decomposizione dei cadaveri. Gas resi più devastanti dalla chemioterapia e/o dalla radioterapia a cui i defunti sarebbero stati sottoposti dai malvagi medici pagati da BigPharma.
Il gas…
L’autore del post linka un articolo apparso su “Focus” nel lontano 2011, nel quale si narra che due medici della Yale University, notando i tremendi effetti dell’iprite (gas asfissiante noto anche come gas mostarda, utilizzato durante la Prima guerra mondiale) ebbero l’intuizione di utilizzarne il principio attivo per la cura dei tumori, creando così la prima chemioterapia. Alcuni dei farmaci derivati dal gas mostarda sono in uso ancora oggi, dal clorambucile al cisplatino e al carboplatino.
Le fonti…
Fin qui, niente di strano. Tante volte è capitato che la ricerca scientifica partisse da veleni, o da sostanze comunque dannose, per elaborare medicamenti capaci di salvare vite. Ma no! Visitando il profilo Facebook dell’autore del post, troviamo abbondanza di link a blog e siti che pubblicizzano “rimedi” contro il cancro. Il limone + bicarbonato, l’artemisia annua, frutti tropicali ignoti ai più, rimedi che ovviamente sono tenuti sotto silenzio dai medici prezzolati per far morire i malati tra atroci tormenti. Solo pochi medici “non allineati” (in una parola, ciarlatani) li utilizzano di nascosto a rischio della vita (dei malati, aggiungiamo noi).
Effetti collaterali? Non esplosivi
Siamo tutti d’accordo: chemio e radio non sono una passeggiata per nessuno, hanno effetti collaterali gravi. Purtroppo non sempre riescono a guarire definitivamente il malato. Ma post come questo, dove un fenomeno fisico naturale come la produzione di gas derivanti dalla decomposizione dei corpi viene presentato come effetto di tali cure, sono inqualificabili.
Oltretutto, la foto che correda il post non ha proprio nessun rapporto con le famose esplosioni cimiteriali: una breve ricerca ce l’ha fatta trovare su di una testata online casertana, a illustrare un articolo sulla bravata notturna di un gruppo di ragazzotti (marzo 2017):
E approfondendo la ricerca abbiamo trovato un video de “Il Secolo XIX” edizione di Savona, in cui si presenta la notizia di una tomba profanata in un cimitero di campagna (aprile 2013), alla quale presumibilmente si riferiva in origine la foto, poi utilizzata per altre notizie simili:
Insomma: cari complottisti, già che ci siete, adoperate la fantasia – che non vi manca di certo – per creare immagini nuove e originali, anziché andarle a spulciare qua e là in rete… o meglio, dedicatevi a qualcosa d’altro, sarebbe ora!
Lady Cocca
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