I portatili per gli anziani
L'ennesimo tentativo di truffa che circola sui social. Ah no scusate, non su tutti i social, solo su Facebook. Che strano!
A dicembre Facebook è stato invaso da post truffa generati dai soliti profili fasulli a caccia di denari e dati, post che anche dopo quasi un mese ancora vengono fatti circolare e fanno danni (perché Facebook non ce la fa proprio a rimuoverli!).
Qualche esempio, questo è del 17 dicembre:
Amazon ha annunciato un’iniziativa di beneficenza volta a sostenere le persone anziane in Italia durante questa stagione natalizia. Come parte di questa campagna, Amazon offre i laptop HP dello scorso anno a tutte le persone di età pari o superiore ai 40 anni per soli 2 euro! Con questo gesto, Amazon esprime gratitudine per il loro contributo, liberando allo stesso tempo spazio per il nuovo inventario. Clicca sul pulsante qui sotto e rispondi a tre semplici domande per ricevere il tuo laptop
E questo è dell’8 gennaio, pagine diverse ma stessa identica truffa:
Con l’inizio del nuovo anno, Amazon offre i computer portatili HP dell’anno scorso a tutti gli anziani in Italia di età superiore ai 40 anni! Questa iniziativa è il modo in cui Amazon dimostra il suo apprezzamento per il loro contributo e al contempo libera spazio per nuove scorte. Cliccate sul pulsante qui sotto e rispondete a 3 semplici domande per vedere se siete qualificati 👇
Il giochino è sempre il solito: si risponde a qualche domanda, si partecipa a una falsa lotteria dove si vince sempre, si danno i dati per pagare la spedizione simbolica e si resta fregati.
Grazie a click e dati inseriti nell’ordine, i truffatori possono:
- Svuotarci il credito della carta
- Assumere la nostra identità online
- Abbonarci a servizi non richiesti, costosi e difficilissimi da annullare
Il solito suggerimento è di considerare che se un’offerta è talmente conveniente da sembrare impossibile, probabilmente qualcuno sta cercando di fregarvi.
Altro che programmi di fact-checking, Meta avrebbero bisogno di squadre di poliziotti che arrestassero i tanti, troppi, truffatori lasciati liberi di ingannare. Ma ovviamente meno post sponsorizzati di questo genere significa meno incassi, ed è facile capire perché nessuno, su piattaforme come Facebook, abbia interesse a fermare la circolazione di questi contenuti.
Una cosa che deve essere chiara a tutti è che, come accennavamo prima, i contenuti legati alla “libertà di parola” sono difficili da far valutare agli algoritmi, mentre certe truffe sono facilmente identificabili in maniera automatica. Il fatto che non siano state bloccate negli ultimi dodici anni significa che non c’è alcun interesse nel farlo. Figurati se Mr “They trust me” vuole perdere queste entrate.
Non è possibile aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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