Piccole Perle di Facebook: la Corea del Nord
A parte quelle persone – spero vivamente siano poche – convinte che siamo pagati da Renzi, Butac non è un blog schierato politicamente. Ognuno di noi ha la sua opinione e, che ci crediate o no, non ci sono mai discussioni di stampo politico tra di noi e nessun articolo che scriviamo viene filtrato con una “prospettiva politica”.
Come molti hanno certamente notato, ci capita però di sbufalare, o prendere proprio in giro, molti articoli, post e immagini che provengono maggiormente da siti, blog o pagine Facebook che si possono inquadrare schierate politicamente a destra. Ovviamente ribadiamo l’invito a segnalarci tutti quello che credete possa essere una bufala, indipendentemente dal vostro “credo” politico. Personalmente sbufalo argomenti col quale vengo a contatto direttamente e rarissimamente mi capita di incrociare materiale simile che possa essere definito esplicitamente di sinistra. Finché, mio malgrado, ho scoperto una pagina bellissima – sarcasm – che si chiama il brigante. E questa è la perla che ha colpito la mia attenzione.
Ecco il testo completo
ALCUNI DATI SULLA COREA DEL NORD.
I media occidentali, servi e schiavi del sistema capitalistico , dipingono la Corea del Nord come uno stato pericolosissimo , con un leader pazzo , e con un economia al collasso , dove il tasso di povertà e tra i più alti al mondo. Proviamo a smentire queste voci , che vengono messe in giro perchè la Corea del Nord , da sempre si è opposta all’ imperialismo americano. Ecco alcuni dati , diffusi dal fondo monetario internazionale , dall’ organizzazione mondiale della sanità e da altre organizzazioni internazionali.
ISTRUZIONE SCOLASTICA.
La Corea del Nord è il paese con il piu alto tasso di alfabetizzazione al mondo: Oltre il 99% della popolazione sa leggere e scrivere.
Le scuole sono gratuite fino all’ Università, per tutti.
SANITA’.
L’ accesso alle cure è gratuito per tutti i cittadini Coreani , il 100% della popolazione ha inoltre accesso all’ acqua gratuita. Il Governo inoltre ha investito tantissimo sulle opere pubbliche , tanto da garantire a tutti i cittadini una casa, riscaldamenti gratuiti .
ECONOMIA.
A differenza di quanto pensano i capitalisti occidentali , il paese non è al collasso, la crescita economica si attesta intorno al 6% all’ anno. In Corea non esistono baraccopoli, non esiste gente che fa elemosina ecc…
La Corea del Nord è attualmente uno dei primi dieci produttori al mondo di frutta fresca[66] e il 15º maggiore produttore di mele. Possiede risorse naturali considerevoli, con la 22ª riserva mondiale di carbone. È il 15º produttore mondiale di fluorite e il 12º produttore di rame in Asia. Altre risorse naturali sono: sale, piombo, tungsteno, grafite, magnesite, oro, pirite e risorse idroelettriche. Insomma è un paese alla fama guidato da un branco di pazzi.
Avendo tra i contatti Facebook una persona “esperta” sulla questione Corea del Nord gli ho chiesto una analisi di questa perla. Abbiamo già ospitato una volta un suo articolo, dove si era sacrificato per la patria recensendo il “documentario professionale” dei Marcianos. Gli cedo la tastiera per il momento.
Ci sono momenti nella vita, in cui riesco chiaramente ad osservare il senso del ridicolo di fianco a me che improvvisamente appare allarmato e, come dovesse cercare un idraulico a ferragosto, o un impiegato competente in un ufficio postale, sconsolato scappa di corsa disperato. Quando si parla della Corea del Nord è facile che questa scena accada: nella foga dell’antiamericanismo spicciolo da utente socialmente svantaggiato capita che nel momento in cui si vuole cominciare a ragionare in bianco e nero, pur di attribuire il bianco a qualcuno si finisce per darlo ai personaggi più improbabili. Succede con Putin, succede con Assad e ogni tanto succede anche col Tondo Leader Kim Jong-un, figlio di Kim Jong-il e nipote di Kim Il-sung, casualmente le persone che hanno governato la Corea del Nord dal 1945 ad oggi. Guarda certe volte le combinazioni della vita.
Capita, per parlare di combinazioni, che girando su internet in cerca di cazzate per far passare le ore di lav—per passare il tempo libero, si possa incappare in un post che parla di Corea del Nord con toni da propaganda ufficiale che neanche l’Istituto Luce, in cui si paragonano Corea del Nord e del Sud.
Il post presenta un’immagine in cui si comparano due foto delle due Coree e poi una breve presentazione di 3 punti riguardo la Corea del Nord: istruzione, sanità e economia.
Innanzitutto partirei parlando delle foto scelte: nella Corea del Nord abbiamo una visuale di Pyongyang, la capitale del paese, nella Corea del Sud una foto di Guryong, una slum city a due passi da Seoul, che incidentalmente si può vedere sullo sfondo. Diciamo che non è il confronto più intellettualmente onesto possibile: Pyongyang è una città di 3 milioni di abitanti, di cui è stata scelta la visuale migliore, Guryong è un villaggio che ospita tra le 2’000 e le 4’000 persone, nessuno lo sa con certezza, nato nel 1988, creato da persone che avevano perso la propria abitazione nella capitale e che è considerato l’ultimo posto del genere rimasto a Seul e dintorni, in Italia di posti del genere ne abbiamo a decine e vengono chiamati “campi nomadi”. In Corea del Nord di posti del genere ne hanno a centinaia e si chiamano, a seconda della grandezza “città”, “villaggi” o “paesi”. Anzi, a volerla dire tutta, gli abitanti di Guryong se la passano meglio della stragrande maggioranza dei nordcoreani: hanno elettricità, acqua, radio, TV, riscaldamento, assistenza sanitaria e, soprattutto, cibo. Di queste cose solo tre sono a portata di tutti a Pyongyang, e purtroppo il cibo non è tra esse. La CIA classifica la Corea del Sud, con un tasso di povertà del 14,6% (la metà di quello italiano, 29,9%), non proprio un paese povero, un paese che ha tra i suoi problemi principali la competitività e l’alienazione sociale, ma sicuramente non la povertà.
Se proprio volessimo confrontare con delle foto i due paesi si potrebbe mettere una foto di Seoul, 10 milioni di abitanti, una delle città più grandi e floride del pianeta, una foto tipo questa:
E mettere nella parte della Corea del Nord una foto di un posto povero di quel paese.
Il che significherebbe una foto di un posto a caso nel paese. In effetti possiamo lasciare quella di Pyongyang, visto che offre l’occasione di uno sguardo a quell’aborto di vetro e cemento che è il Ryugyong Hotel. È la struttura piramidale sulla sinistra della foto, la cui costruzione è cominciata nel 1987, programmata per finire nel 1989, si è fermata invece nel 1992 lasciando l’edificio incompleto a causa della fine dei fondi ed è ripresa solo nel 2008! Un edificio che sarebbe dovuto essere da record, in un paese in cui non c’è neanche l’energia elettrica, e che invece ha finito per… essere rimosso dalle foto diffuse dal governo. Costato circa il 2% dell’intero PIL del paese è stato definito, dall’Esquire e dall’Indipendent, come “the world’s worst building”, l’edificio peggiore del mondo.
Praticamente è stata scelta come foto per sostenere la Corea del Nord un’immagine che neanche il governo del paese avrebbe approvato. Non male.
Ora, è anche difficile poter fare un confronto fotografico con il Nord perché c’è una strettissima sorveglianza sulle foto che possono uscire dal paese, quindi al massimo si può avere qualche foto scattata dal confine cinese, come quelle della città di Hyesan, oppure rendersi conto tramite le foto da satellite di quali siano le condizioni attuali del paese. Una cosa che per esempio è impossibile non notare è la totale assenza di automobili nelle strade, anche quelle della capitale. Un’altra cosa che si può notare dal satellite è che DI NOTTE IL SUD SEMBRA UN’ISOLA!
Guy Delisle, nel suo reportage a fumetti dall’esplicativo titolo “Pyongyang” descrive le notti della città come avvolte dal buio, in cui solo gli hotel, pressoché deserti, sono illuminati, accompagnati da qualche monumento.
La Corea del Nord è probabilmente il posto peggiore dove nascere e crescere, un paese in cui anche i ricchi del posto, che vivono nella capitale, possono ritrovarsi per giorni al freddo senza riscaldamento né corrente, in cui si compiono esperimenti su esseri umani che neanche i nazisti, in cui la carestia continua imperterrita da 20 anni a mietere vittime, e in cui la ridottissima dieta non permette un completo sviluppo intellettivo degli abitanti del paese, creando, a conti fatti, un popolo di stupidi educato secondo una propaganda strettissima, in cui la matematica viene insegnata con calcoli tipo “Se ci sono 4 bastardi americani, tu ne uccidi 2 e il tuo compagno 1, quanti bastardi americani rimangono?”(Riportato da Yeonmi Park in “La Mia Lotta per la Libertà”, Bompiani 2015).
In Corea del Nord a volte si soffre talmente tanto la fame CHE C’È GENTE CHE S’È DATA AL CANNIBALISMO! In cui non si trovano animali domestici, perché chi li aveva se li è già mangiati. Ma il governo si preoccupa di tenere in piedi una città fantasma, fatta solo per ingannare i sudcoreani al confine. E sì, i dati riportati dal post riguardo le risorse economiche sono tutti veri, il che fa ancora più rabbia pensare a come siano ridotti: il PIL del Nord è inferiore al fatturato di una grande azienda del Sud. Che ci fai con la frutta se non riesci a coltivarla e come fertilizzante sei costretto ad usare feci umane? E chi se la compra se impedisci di rispettare un qualunque tipo di controllo di igiene e tracciabilità? Solo altri paesi poveri, quando vicino invece hai alcune delle economie più solide del pianeta. Il vero mezzo di sostentamento della Corea del Nord sono gli aiuti esteri, principalmente Cina, USA e Corea del Sud.
E lo so cosa state pensando: “ci sono posti peggiori”, ma da quei posti si può scappare. La Siria fa schifo, e infatti ci sono milioni di rifugiati in giro per il mondo, in Somalia si muore di fame, e anche da lì milioni di rifugiati. In Corea ci rimani. È un’enorme prigione a cielo aperto, da cui anche se riesci a fuggire finisci in Cina, con la quale la Corea ha degli accordi in base ai quali i fuggitivi vengono considerati “migranti economici” e rispediti indietro, e quelli che scappano pur di non tornare indietro sono disposti a subire qualunque cosa. Solo coloro che riescono a giungere in Mongolia o ad arrivare in una qualche ambasciata occidentale in Cina riescono a salvarsi. E sono pochissimi. La Corea del Sud si è stupita quando in un anno gliene sono arrivati 1000. Mille. In un anno. In Italia i richiedenti asilo nella prima metà del 2015 sono stati 25’000.
“I media occidentali” di cui si lamenta lo scrittore del post originario esistono, quelli della Corea del Nord no, è un posto in cui solo un giornale ed una radio esistono e la radio si è obbligati ad ascoltarla.
(E in cui l’agenzia di stampa del governo minaccia apertamente di morte i rifugiati all’estero)
Il discorso istruzione poi, è un po’ ingannevole. Effettivamente il 99% della popolazione ha un’alfabetizzazione di base, ma questo principalmente perché la scuola è il mezzo di diffusione della propaganda. Prendere i bambini da piccoli e condizionarli psicologicamente è il metodo vincente del governo. In ogni caso si è visto come i rifugiati in Corea del Sud siano completamente svantaggiati dal punto di vista dell’istruzione. L’unica utilità della scuola nordcoreana è plagiare le menti del futuro, cancellando concetti come l’amore, permesso solo nei confronti del leader, solidarietà e libertà.
Il discorso sanità, poi, neanche lo affronterei. Il paese non pratica veri e propri funerali, e molti muoiono soli, così può capitare di vedere mucchi di cadaveri fuori dagli ospedali, perché il governo passa a ritirarli solo raggiunto un certo numero. Non esiste il concetto di strumento sterile e molte malattie per noi semplicissime, come la TBC, fanno vere e proprie stragi. Le medicine non si trovano, l’accesso all’acqua corrente è molto ridotto e d’inverno molti muoiono di freddo.
Sento qualcuno che comincia a chiedersi “vabbè, ma questo paese come fa a continuare ad esistere?”
“Le ordinò di andare a mettersi in piedi di fronte al resto della classe, poi cominciò a picchiarla ripetutamente con la sua lunga bacchetta di legno. Mentre tutti guardavano in silenzio, sul cranio della piccola iniziarono a formarsi dei bozzi, e il naso cominciò a sanguinare. Poco dopo crollò priva di sensi sul pavimento di cemento. Aiutato da alcuni compagni, Shin la sollevò e la portò a casa, in un allevamento di maiali non lontano dalla scuola. Morì la sera stessa.”
Storia vera raccolta nel capitolo “A scuola” del libro “Fuga dal Campo 14” di Blaine Harden.
Con la schiavitù.
Adriano Capasso
Quello che mi fa più impressione è come sia gli estremisti di destra che di sinistra si somiglino. Assad, Kim Jong-un e Putin diventano esempi positivi da imitare, dai quali prendere ispirazione. Si passano giornate intere a lamentarsi della mancanza di libertà, della leggendaria non elezione dell’attuale capo di governo e si guarda a questi regimi – che certamente hanno delle differenze notevoli tra di loro, ma pur sempre non esempi di democrazia – come a qualcosa che ci possa salvare. Delle favole in stile Grimm, crude e violente, ma nelle quali cercare ispirazione.
Mi fa ridere, amaramente, quanto una pagina come il brigante, rimossi i post che fanno riferimento al comunismo e sostituito il logo, sia perfettamente intercambiabile con qualsiasi pagina di stampo fascista. Gli USA sono il male, il nostro nemico; Putin e una sana dittatura sono la nostra unica speranza.
Il comunismo e il fascismo sono delle utopie che solo una mente incapace di ragionare può trovare auspicabili al giorno d’oggi. Dover passare il tempo a giustificare e ad edulcorare il passato per rendere accettabile quanto fatto da questi due sistemi totalitaristici dimostra quanto oggi ci sarebbe bisogno di andare avanti.
Povera Italia.
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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