Il direttore scientifico dell’Iran e l’urina dei cammelli
C’è un video che ho visto circolare in rete, un video che mostra un soggetto che in lingua persiana, sottotitolato, dice che bere urina di cammello sia utile per difendersi dal coronavirus.
Il video viene diffuso da profili social legati a Israele, profili social che lo diffondono così:
Iran : Le directeur de l’association scientifique de médecine l’imam al-Sadiq, Mahdi Sibili, est apparu dans un clip vidéo appelant les citoyens à boire de l’urine de chameaux pour guérir et prévenir l’infection #Covid_19.
Ma il tizio nel video non dice affatto di essere il direttore dell'”associazione scientifica di medicina iraniana”. Dice di chiamarsi Mehdi Sabili e di essere il direttore di un’associazione medico-scientifica che si chiamerebbe Al-Sadegh.
A video of Mehdi Sabili, who introduces himself as the director of the Teb Al-Sadiq Scientific-Educational Association, has been published in cyberspace. The Islamic medicine promoter claims that drinking camel’s urine is effective in treating asthma and lung problems, as well as the #chronic_virus.
Non trovo traccia della stessa associazione scientifica online (se davvero esiste), ma si trovano tracce del canale che trasmette il video, Manoto.
Manoto è un canale televisivo con sede in UK che trasmette in persiano programmi di vario genere. Negli anni più volte è stato suggerito che si tratti di un canale finanziato da soggetti che hanno interesse a far cadere il governo iraniano e promuovere la monarchia precedente. Pare abbastanza palese abbiano motivi per cercare di ridicolizzare il governo. Un po’ come se prendessimo per veri i servizi TV di Quarto Grado quando parla Meluzzi…
Mi ero già trovato a dover parlare di urina di cammello in precedenza. All’epoca si trattava del Giornale che per dare addosso agli arabi titolava in maniera lievemente razzista. In quell’occasione cercai di spiegare che, seppur la pratica di usare latte e urina di cammello non fosse vietata, era comunque fortemente scoraggiata dai medici iraniani.
Oggi valgono le stesse considerazioni: non è vero che un direttore scientifico iraniano abbia detto di bere urina di cammello per proteggersi dal coronavirus. Il soggetto nel video per quanto ne sappiamo potrebbe essere un dipendente della stessa Manoto istruito per mettere in cattiva luce gli iraniani.
Giusto per non perderci nulla, ci terrei però a ricordare a voi che ci leggete che l’idea di bere urina di animali veniva portata avanti anche dal soggetto che oggi imperversa in certi salotti televisivi. Giulio Tarro difatti fece studi sul famoso “siero di Bonifacio”, come ricorda Luciano Capone in questo tweet:
Tarro era quello che studiava il “siero di Bonifacio”, il siero anticancro a base di pipì e cacca di capra “inventato” negli anni ’50 da un veterinario di Agropoli (un caso Vannoni/Stamina ante litteram). Solo per quello Tarro meritava il Nobel, ma Big Pharma non ha voluto.
Come mi è capitato di ripetere più e più volte: mai condividere materiale di cui non siamo sicuri al 100%. Quanto proviene da zone come Iran e Israele spesso ha come fonte fazioni opposte che tentano in ogni modo di mettere in cattiva luce l’antagonista.
maicolengel at butac punto it
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