Il parlamento tedesco ha bloccato le forniture di armi all’Ucraina?
Una differenza che sembra piccola, ma è sostanziale, nella narrazione fatta da alcuni
Ci sono stati segnalati post e articoli su siti online che raccontano di una votazione del Parlamento tedesco contro l’invio di armi in Ucraina. Ad esempio titola Il Faro di Roma:
Germania: il Parlamento blocca aumento forniture di armi all’Ucraina mentre a Kherson inizia controffensiva Cecena
O ancora, il post Facebook di Antonello Tomanelli, che comincia con queste parole:
La Germania non invierà più mezzi moderni pesanti e sofisticati sistemi antiaerei in Ucraina. Il Bundestag ha affossato la mozione bellica presentata dalla CDU, contravvenendo a quanto deciso nel corso dell’ultimo summit Nato, quello condotto da un manipolo di spericolati molto più esaltati del solito.
In realtà andando sul sito proprio del Bundestag troviamo una notizia lievemente diversa. Cerchiamo di fare chiarezza perché è evidente che sia Volcic (autore su Il Faro di Roma) che Tomanelli (avvocato bolognese) non abbiano approfondito più di tanto quanto riportato.
La notizia non è che non saranno più inviate armi moderne, ma che non sono mai state inviate e per ora si è scelto di continuare così. Credo sia evidente come la notizia spiegata così sia diversa.
Sul sito del parlamento tedesco viene chiaramente spiegato che:
Tutte le consegne di armi pesanti avviate e annunciate dal governo federale, come il veicolo antiaereo Gepard, il Panzerhaubitze 2000, il lanciarazzi multiplo Mars II e il sistema antiaereo Iris-T, non sono andate oltre la fase di annuncio e misure preparatorie. In particolare, i sistemi d’arma richiesti dall’Ucraina dall’inizio di marzo, come i principali carri armati Leopard 1 e i veicoli da combattimento della fanteria Marder provenienti da scorte industriali, non sono mai stati consegnati dal governo federale.
Ovvero, la Germania non smette di consegnare armi pesanti: pur avendole promesse nel corso dei mesi, infatti, la maggioranza di questi armamenti non è mai stata consegnata. Ma gli altri armamenti sono tutt’ora forniti all’esercito ucraino, e l’elenco completo – incluso quanto promesso o ipotizzato, ma non consegnato – al 28 settembre lo si trova sempre sul sito del Parlamento tedesco.
Sostenere che non verranno più inviate armi pesanti e moderne o spiegare che non sono mai state inviate fa differenza, una differenza sostanziale.
maicolengel at butac punto it
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