Il trucco per risparmiare sulle spese dentistiche

C’è un post sponsorizzato che sta circolando su Facebook e altre piattaforme social, TikTok incluso. Il testo con cui sta circolando è questo:

Tutti in Italia parlano di questo trucco per risparmiare migliaia di euro sulle spese dentistiche quest’inverno…
Pulisce e sbianca i denti in pochi minuti utilizzando una tecnologia avanzata di livello militare.
Sta rapidamente diventando un fenomeno virale, ma le avide aziende dentali continuano a cercare di eliminarlo.

Il video che viene fatto circolare è questo:

 

Realizzato usando spezzoni di vari video, ci racconta la storia assolutamente fasulla di un militare che avrebbe progettato uno spazzolino innovativo che manderà in rovina tanti dentisti grazie alla sua efficacia. Il video nasce per vendere uno specifico prodotto, clone di molti altri, si tratta di uno spazzolino ultrasonico come quello che vedete qui sotto:

Non siamo qui a dirvi se sia o meno efficace, non è questo il punto, anche se si tratta comunque non del prodotto originale ma di un clone, e difatti – a meno che non clicchiate sul video dalla piattaforma social in cui il post sponsorizzato circola – anche cercando il brand non si trova praticamente nessuna informazione. Non si trova nulla perché chi sta diffondendo questi post sponsorizzati non vende un prodotto tarocco, ma si è limitato ad aprire un sito dove fanno finta di vendere qualcosa per carpire i vostri dati e fregarvi il più possibile dalla carta di credito.

Chi usa un antivirus aggiornato se ne accorge subito:

AVG difatti ha già identificato il problema e segnala che l’URL probabilmente rimanda a un falso negozio online che scimmiotta un negozio reale, per cercare di rubare i vostri dati personali e di pagamento.

Tutte cose che un utente avanzato della rete capisce subito, ma quanti non rientrano tra gli esperti navigatori della rete? Quanti hanno l’ansia di andare dal dentista con la paura di un conto esorbitante e rischiano di farsi fregare?

Tanti, e non solo in Italia: guarda caso il profilo che mette in circolazione questo post sponsorizzato su Facebook ne ha diffusi a decine di contenuti identici a questo, con video fatti ad hoc, in tantissime lingue. Ed è da dicembre che opera senza grossi problemi: i post sponsorizzati sono tutti attivi, segno che anche se sono stati segnalati la piattaforma non ha riscontrato violassero le sue regole. E ti credo, la truffa la fanno fuori dalla piattaforma e nel frattempo pagano soldini al caro Meta, rendendo a nostro avviso la piattaforma complice della truffa.

Zuckerberg elimina i fact-checker da Meta negli Stati Uniti, in Europa per ora non lo fa, ma cosa cambia? Che ci siano o meno i fact-checker Meta è una prostituta che vende i propri servizi a chiunque sia disposto a pagare, poco conta cosa condivide online. Se anche un giorno l’Unione Europea vieterà Facebook – a meno che Meta non imponga dei seri paletti alle pubblicità truffaldine – sarà sempre troppo tardi.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!

Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.

BUTAC vi aspetta anche su Telegram con il canale con tutti gli aggiornamenti e il gruppo di discussione, segnalazione e quattro chiacchiere con la nostra community.