L’INPS non è uno schema Ponzi

Sono decenni che il nostro sistema pensionistico viene regolarmente accusato di essere uno schema Ponzi, e principalmente l’accusa viene mossa da chi ha interessi nello spingervi a investire i vostri denari in settori rischiosi.

Nei giorni scorsi ci è stato linkato un post apparso su Quora, post che riporta questo testo:

L’inps è lo schema ponzi più grande della storia e non solo, anche legalizzato aggiungerei! L’inps segue una metologia destinata a fallire, infatti è solo questione di tempo prima che tutto crollì. Basta guardare un solo dato e capire molte cose.

La storia insegna!

Vi ricordate quando si andava in pensione a 55 anni? Era il lontano 1980 e sono passati poco più di 40 anni da quel momento, all’epoca c’era un rischio da parte dell’inps praticamente inesistente.

Vi ricordate la Quota100 ? I tuoi 60 anni più i 40 anni di lavoro.

Vi ricordate la legge emanata poco dopo, 62–65 anni compiuti.

Ad oggi, andiamo in pensione a 67 anni, sono passati solo 40 anni, ma andiamo in pensione 12 anni più tardi.

Sai perchè? In passato ogni 5 contribuenti dovevano pagare 1 pensione, ad oggi il rapporto è un pelo cambiato, infatti oggi ci sono 1,4 contribuenti ogni 1 pensionato, e il governo cosa fa? Posticipa la pensione, adesso vi voglio far aprire gli occhi, secondo voi un ragazzo che oggi ha 20 anni, fra 40 anni, dove arriverà la pensione? 78? 81?

L’inps è in ginocchio e molto presto fallirà.

Ma aspettate. C’è la ciliegina sulla torta, conoscete la media dell’età degli italiani? Eccola qui.

Esatto, 50–54 anni, ci sono milioni di persone che nei prossimi anni andrannò in pensione e ogni anno, circa 100.000 giovani italiani che emigrano all’estero per trovare una posizione economica migliore, circa il 30% laureato. Negli ultimi 10 anni sono emigrati circa 1,4M di giovani italiani compresi tra i 20 e i 34 anni.

Post che si conclude con l’invito ad andare su un sito che campa grazie alle visualizzazioni. Non ci interessa il link, ma in generale il messaggio: davvero l’INPS è uno schema Ponzi? Si tratta di una narrazione scorretta e fuorviante, ma che appunto circola da decenni, da così tanto tempo che è quasi entrata nell’immaginario popolare, e forse è il caso fare un po’ di chiarezza.

L’INPS è un sistema di previdenza sociale che si basa sul sistema a ripartizione, ovvero i contributi dei lavoratori in attività servono a pagare le pensioni dei pensionati di quel momento. Si tratta di uno schema legale e usato in tanti altri Paesi al mondo. Lo schema Ponzi invece è una truffa finanziaria in cui i fondi versati dai nuovi partecipanti vengono usati per pagare i rendimenti dei partecipanti più anziani.

La confusione è comprensibile: i due sistemi sembrano avere molti punti in comune, perlomeno finché non ci fermiamo a riflettere. L’INPS infatti, in quanto sistema pubblico e regolamentato, è progettato per essere sostenibile nel lungo periodo anche grazie a riforme e adeguamenti che hanno proprio l’obiettivo di superare le problematiche che si possono presentare nel corso del tempo, come appunto il progressivo invecchiamento della popolazione. Lo schema Ponzi, in quanto truffa, è privo di qualsiasi trasparenza e non prevede adeguamenti visto che l’unico fine perseguito è quello di far arricchire, nel minor tempo possibile, chi lo gestisce. L’INPS si basa su un principio di solidarietà sociale, che vede le generazioni più giovani sostenere quelle più anziane. Potremmo definirlo patto sociale tra generazioni. Lo schema Ponzi si basa unicamente sull’avidità di chi sceglie di parteciparvi, interessato a guadagni rapidi e facili.

redazione at butac punto it

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