L’isola di Pasqua e “la storia da riscrivere”
Nuove teorie pseudoarcheologiche senza alcuna prova a sostegno riscuotono tantissimo successo su Facebook!
Tra i tanti contenuti che vengono condivisi sulle piattaforme social, uno dei tipi peggiori è quello della falsa divulgazione. Negli ultimi anni, in particolare, sono nate pagine su pagine che condividono contenuti fintamente divulgativi per accalappiare qualche like e spingere le vendite di testi complottisti che diffondono fuffa di vario genere. Oggi trattiamo un post che abbiamo visto condividere con testi diversi, ma simili, da svariate pagine simili fra loro, quasi sempre legate a realtà a metà strada tra esoterismo e teorie cospirazioniste.
Il post che ci avete segnalato è questo:
LA STORIA DA RISCRIVERE?…Da tempo gli archeologi sospettavano che alcune delle “teste” dell’Isola di Pasqua avessero un corpo interrato. Allo stesso tempo, si pensava che le “teste giganti”, alte diversi metri, fossero una eccezione. Infatti, se queste teste avessero avuto un corpo sottostante, per rispettare le proporzioni si sarebbe dovuto trattare di veri giganti di pietra, alti almeno 20 metri.…Recenti scavi hanno dimostrato che le “teste giganti” dell’Isola di Pasqua sono in realtà dei veri “giganti di pietra” sotterrati, la cui testa affiorava dalla terra.. Come sono finite delle statue pesanti svariate tonnellate a quasi 20 metri di profondità? Se lo hanno fatto di proposito, come ci sono riusciti senza spezzarle? L’isola di Pasqua è poco più di un isolotto. Dove hanno preso la forza lavoro per sotterrare decine e decine di “giganti di pietra” nel bel mezzo dell’Oceano? Domande senza risposta.…Gli egiziani erano in grado di fare cose simili, ma avevano a disposizione la forza lavoro di un impero. Che forza lavoro avevano di disposizione gli isolani della piccolissima isola di Pasqua? La stessa cosa è accaduta a Nan Madol. Un popolo misterioso ha costruito una metropoli su di una piccola isola in mezzo all’Oceano. Certo, è possibile farlo. Ma a patto di avere la forza lavoro di un impero. Ma che forza lavoro era disponibile su di una isola totalmente isolata nel cuore dell’Oceano Pacifico?…La stessa cosa è avvenuta al confine tra la Turchia e la Siria. Un intero complesso megalitico è stato completamente sotterrato, non si sa da chi, non si sa perché. Questo sito è stato chiamato “Göbekli Tepe”, vale a dire “la collina panciuta”. Ma sotto quella collina c’è uno dei misteri più profondi del genere umano. Recenti studi con i georadar hanno rivelato che esistono decine di siti simili a Göbekli Tepe “sotterrati” a molti metri di profondità. Era una civiltà a noi sconosciuta che è poi scomparsa a causa di un cataclisma naturale? O cosa?…Diversi articoli scientifici comparsi sulla celebre rivista scientifica Nature ci dicono che oltre 10.000 anni fa una serie di comete attraversarono l’atmosfera terrestre, frantumandosi in migliaia di pezzi. La Terra venne investita da un vero bombardamento di frammenti che colpirono almeno 4 continenti. Nulla fu più come prima. Ci fu una vera “Apocalisse” nella preistoria, che ha spazzati via un numero imprecisato di “homo sapiens”. Le rovine dell’isola di Pasqua corrispondono a quelle di Göbekli Tepe?…L’articolo continua sul libro:HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA
Oltre 34mila interazioni in meno di una settimana, 34mila soggetti che l’hanno visto e invece che segnalarlo come notizia falsa hanno lasciato un pollicione o una faccina sorpresa, 34mila persone che sono convinte di aver letto divulgazione di tipo archeologico. 34mila persone che ora hanno assorbito una storiella falsa, creata apposta per far circolare la pubblicità a un libro pieno di informazioni simili.
Le statue dell’Isola di Pasqua
Capiamoci, le statue dell’Isola di Pasqua, chiamate moai, non sono solo “teste”, è noto da tempo. Difatti gli archeologi sanno fin dal 1722 che molte di esse includono corpi completi, da quando i primi esploratori europei giunsero sull’isola e notarono alcune statue con corpi parzialmente visibili, anche se solo a metà del ventesimo secolo si è cominciato a scavare per portare alla luce quelle i cui corpi erano stati coperti da erosione e sedimentazione. Non c’è nessuna “storia da riscrivere”, quindi, bensì siamo di fronte a un dato noto e ben documentato dagli studi archeologici, come quelli condotti dal Rapa Nui Statue Project. Inoltre, le statue dell’Isola di Pasqua non sono “giganti di pietra” alti venti metri, se non per una eccezione, quella che teoricamente raggiunge i venti metri, ma si tratta di un moai incompiuto, ancora incastrato nella cava. Niente di misterioso, insomma. Costruzione e trasporto avvenivano con metodi del tutto compatibili con le capacità del tempo. Non servivano né “imperi” né eserciti sterminati. Gli studi archeologici sono concordi: la popolazione dell’Isola di Pasqua, nonostante fosse limitata, era più che in grado di gestire queste opere monumentali.
E che dire di Göbekli Tepe?
Nessuno nega che si tratti senza dubbio di un sito archeologico particolarmente affascinante. Ma le fantasiose teorie che parlano di “sotterramento misterioso” da parte di civiltà scomparse non trovano conferma negli studi fatti negli ultimi trecento anni. La comunità scientifica ha documentato il sito in modo approfondito e non c’è bisogno di tirare in ballo civiltà perdute o cataclismi per spiegare ciò che è stato trovato. Gli archeologi hanno ipotizzato che i costruttori stessi abbiano ricoperto il sito, forse per scopi rituali o per preservarlo. Tutto qui. Göbekli Tepe è una testimonianza straordinaria, ma umanissima, dell’ingegno dei nostri antenati.
Amazon e le recensioni
La cosa triste è vedere come su Amazon il libro pubblicizzato abbia perlopiù recensioni positive. Sono pochi quelli che hanno avuto la pazienza di leggerlo e verificarne le informazioni lasciando giudizi come Manuel:
Il libro è arrivato puntuale ed è di buona fattura.
Un po’ meno soddisfatto del contenuto: mi sarei aspettato un saggio che propone informazioni più o meno nuove su un argomento molto interessante, e invece è un libro senza note bibliografiche o riferimenti ad alcuno studio. Citazioni di teorie di cui gli autori sono spesso omessi. Il tutto condito da un modo di scrivere che mi ha dato l’impressione più di chiacchiere fra amici che di divulgazione.
Nel complesso abbastanza deluso
Edit: dopo aver approfondito varie parti del libro, mi rendo conto dello scarso valore dello stesso. Molte teorie non esistono o sono inventate al momeno. L’autore trae conclusioni e sviluppa teoria senza nessun filo logico e spesso contraddicendosi nello stesso capitolo. Un libro di scarsissimo se non nullo valore intellettuale.
O Pieralberto:
Purtroppo credevo fosse un libro di antropologia.
Da evitare.
O ancora JarvaMK12:
Ho avuto occasione di leggere il libro che mi è stato regalato. La persona che mi ha donato il libro pensava che in quanto geologo lo avrei apprezzato… non c’è una singola prova scientifica verificabile che dia solidità oggettiva alle teorie proposte. È il solito libro di cherry picking che sceglie ciò che fa comodo dai report scientifici decontestualizzando concetti e frasi per costruire un ragionamento favorevole a pseudo teorie geologiche ed archeologiche che proverebbero (?) una storia dell’umanità ben diversa da quella conosciuta. A chi gioverebbe nascondere la verità non si sa e non si sa perché qualcuno dovrebbe passare la vita a nascondere tracce o a sviare ricerche, ma il mondo è popolato di sempliciotti che amano fare poca fatica preferendo credere a fesserie che rappresentano pietose scorciatoie ridicole e imbarazzanti al più articolato ed impegnativo studio scientifico. Libro fatto per gente con grado di istruzione basso che deve riempire le giornate da pendolare in treno sognando cose impossibili ma degne di essere trasformate in un film di fantascienza. Perché di questo si tratta: fantascienza. Nulla di vero e di verificato con l’arroganza pure di negare il principio scientifico per cui chi propone una teoria deve portarne le prove per un contraddittorio scientifico e confrontabile, sostenendo invece che l’onere di dimostrare che tutte ste cose non siano vere sia onere di chi le definisce idiozie. Non funziona così. Se avete soldi da sbattere via questo è il libro giusto, ma scordatevi l’idea che possa essere considerato come strumento di studio e di istruzione. PS: forse va benissimo al posto della diavolina.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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