Jamie Oliver e McDonald’s
...si ricomincia
Su un sito che non conoscevo – ma che entra di diritto nella nostra Black List – ci avete segnalato un articolo che risale a qualche mese fa ma che avevo già visto circolare anche in passato, diffuso da altre fonti. Il sito si chiama ADFNews, ADF sta per Angeli della Finanza, l’articolo – piuttosto breve – a firma Francesco Paolo Tondo si intitola:
Mc Donald’s perde la causa
Ve ne riporto le primissime righe:
McDonald’s perde la battaglia legale con lo chef Jamie Oliver, il quale ha dimostrato che il cibo che vendono non è adatto per essere ingerito, perché è altamente tossico. Lo chef Jamie Oliver ha vinto una battaglia contro la più grande catena di cibo spazzatura esistente al mondo. Una volta che Oliver ha dimostrato come si fanno gli hamburger, McDonald’s, il franchising ha annunciato che cambierà la ricetta. Secondo Oliver, le parti grasse della carne vengono ′′ lavate ′′ con idrossido di ammoniaca e poi usate nella confezione della ′′ torta ′′ di carne per riempire l’hamburger.
L’articolo risulta pubblicato il 22 febbraio 2021. I motivi per cui ne parliamo su BUTAC sono i seguenti:
- Non c’è stata alcuna causa legale
- La vicenda risale al 2011
- Jamie Oliver ce l’aveva con il Pink Slime, non direttamente con McDonald’s, ma con tutti i fast food che lo usavano
- La carne usata dai fast food è diversa in ogni paese, con fornitori locali.
Francesco Paolo Tondo ha ripreso la notizia dalla rete senza verificare alcunché, ne sono certo perché la vicenda è stata già sbufalata da altri a febbraio. Il post che aveva circolato disinformando l’ho trovato in francese, pubblicato il 19 febbraio, ma ne girava anche una versione in inglese, ora scomparsa.
Basta guardare la foto per rendersi conto che il buon Jamie era decisamente più giovane di oggi:
Il post in francese era bufala come l’articolo italiano. L’unico motivo per pubblicarli è attaccare McDonald’s e cavalcare la viralità che accompagna ogni attacco alle multinazionali cattive. Ma non per fare informazione corretta. L’autore dell’articolo è amico di una nostra vecchia conoscenza, Francesco Amodeo, da cui evidentemente copia il modo di fare informazione. Anche qui siamo di fronte a un giornalista che fa politica, che ritiene l’Unione Europea il male da contrastare ecc ecc.
Sul suo blog gli articoli che pubblica hanno tutti rimando a pagine del suo marketplace su Facebook, dove vende gli oggetti che si vedono nelle foto che accompagnano gli articoli, immagino sue creazioni, quadri e abbigliamento.
Ma veniamo ai fatti raccontati, perché proprio su BUTAC li avevamo già trattati nel 2013, lì sì con un post in inglese che li diffondeva.
Il nostro articolo del 2013 riportava:
L’idrossido d’ammonio (e non l’ammoniaca) era presente in tanti prodotti di McDonald fino al 2012, ed è tutt’ora presente in moltissimi prodotti alimentari sul mercato, non è considerato pericoloso per l’organismo dalla FDA Americana, specie nei quantitativi usati, anzi viene usato comunemente!
Detto ciò il resto dell’articolo è pura fantasia dell’autore, partendo dalle feci, passando per le carcasse degli animali (ricordiamo che il famoso pink slime è a sua volta una bufala), anzi degli autori originali, volendo se cercate su Snopes o Hoax-slayer di bufale su McDonald ne trovate a bizzeffe (lo stesso SuperSizeMe si è rivelato una bufalona).
Purtroppo sono passati otto anni, ma la gente che se ne infischia di fare fact-checking per raggiungere la viralità non ha cambiato abitudini. L’unico modo per farli estinguere è che la gente cominci a sviluppare vero spirito critico. Chissà, magari anche Francesco Paolo Tondo in quanto direttore di ADFNews avrà voglia di querelarci come ha comunicato di avere fatto anche il suo amico Amodeo. Attendiamo fiduciosi.
Non credo serva aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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