Keto Diet, Calabrese, Incontrada e la pubblicità falsa
La formula della finta intervista a un testimonial ignaro, utilizzata in questo caso per vendere un integratore che dovrebbe aiutarci a perdere peso
Su Google News, e su altri canali web, negli scorsi giorni ha cominciato a circolare un falso articolo de La Repubblica, un falso articolo che può portare la gente a credere cose che non sono.
L’articolo titola:
Si è sgonfiato davanti ai miei occhi! “Vanessa Incontrada ha rivelato come ha perso 18 kg in soli 2 mesi e ha mostrato il suo addome00000!
Nell’articolo, falso, si riporta un’intervista (falsa anch’essa) a Vanessa Incontrada, e poi una seconda intervista al dottor Giorgio Calabrese che pubblicizza il prodotto Keto Diet. Le frasi che si leggono nell’articolo farebbero venire i capelli bianchi a qualsiasi nutrizionista:
Subito dopo si passa la parola (per finta eh) appunto al dottor Calabrese, che conferma che le capsule di Keto Diet sono miracolose, e che fanno perdere chili bruciando il grasso viscerale e non solo quello sottocutaneo. Voi lo sapete, non sempre ci siamo trovati d’accordo con Calabrese, in passato ha fatto dichiarazioni che abbiamo dovuto trattare qui su BUTAC, ma nel caso specifico è evidente che sia tutto falso.
Come potete vedere chiaramente, mentre sembra di essere su Repubblica (claudicante italiano a parte) in realtà ci si trova su un altro sito: sparringroup.it, sito che in realtà a quanto si può vedere già a partire dalla sua home page non ha nulla a che fare con Repubblica, ma che è stato evidentemente hackerato e sfruttato per rilanciare questa campagna pubblicitaria truffaldina. Ci siamo premurati di avvisarli, anche perché proprio loro potrebbero aiutare Repubblica, Incontrada e Calabrese a scoprire da dove arrivi quel contenuto per procedere con una eventuale causa legale.
Le capsule Keto Diet non sono altro che l’ennesimo integratore che non vi fa perdere peso o bruciare magicamente grasso viscerale, l’azienda che lo vende sta facendo danni almeno dall’anno scorso, come dimostra questa lettera apparsa il 30 agosto 2023 su Consumatori.it:
Buongiorno , il tutto è nato perche ho letto un articolo ( a questo punto non credo fosse reale ) che Vanessa Incontrada è stata chiamata in causa dall associazione dietologi perché aveva detto che non serve rivolgersi a loro per dimagrire ma basta assumere le pillole Keto diet senza fare nessuna dieta né sport. Ho compilato un format ( su presunto sito ufficiale) perche volevo acquistare il prodotto e sono stata richiamata da una ragazza( con accento straniero) che dice che la ditta ha sede in Romania. Mi hanno proposto di comprare 3 scatole al costo di 39 euro l una in modo da non avere spese di spedizione e così ho fatto ( totale 117 pagati) per avere copertura delle pillole per un mese visto che la mia volontà era perdere solo 5 kg . Le scatole sono arrivate nei tempi previsti. Loro al telefono mi avevano detto che assumendo le pillole mezz ora prima del pasto mi avrebbe fatto mangiare meno perché lo scopo è ridurre la fame , per questo non sarebbe servito mettersi a dieta o fare sport ..in realtà questo non è assolutamente vero . La fame non cala!! Dopo 2 giorni dall arrivo delle confezioni mi richiama una ragazza ( sempre con l accento straniero ) che mi dice che la sua collega si era dimenticata di dirmi che assieme alle pillole dovevo acquistare anche gli integratori perche le capsule da sole non avrebbero funzionato e visto che era un loro errore me li avrebbero mandati ad un prezzo in promozione di 60 euro senza spese di spedizione e cosi per due mesi sarei stata coperta !!! Mi sono sentita tradita , truffata , presa in giro. La ragazza della seconda telefonata era la stessa della prima ed hanno escogitato questo sistema per incassare altri soldi. Ho detto che avrei fatto un reclamo e che avrei chiesto indietro i miei soldi! Ha sbuffato e ha detto di fare come volevo. Ora ho anche il dubbio che le capsule che sto prendendo possano farmi male oltre che a non servire a niente. Vorrei che segnalaste alla Incontrada che compare la sua immagine ed il suo nome su tale prodotto per vedere se ne è a conoscenza ed è la verità. Hanno tantissime pagine che portano a loro ma se voglio fare una recensione non è possibile. Come hanno fatto a farla gli altri?
Quanti cascano in questo genere di truffe? Quanti, grazie a falsi articoli come questo, spendono centinaia di euro per prodotti che non servono a nulla? Che giro d’affari si cela dietro queste realtà? Sono tutte domande a cui andrebbe data risposta, ma che evidentemente non risultano essere di particolare interesse per testate nazionali (pur trovandosi spesso protagoniste di questi falsi articoli) o per le autorità (che potrebbero avere un portale ad hoc per segnalare con costanza questi prodotti truffa).
Noi speriamo che parlandone si possa contribuire a indicizzare il nome del prodotto come truffa. Sperando sempre che possa servire a salvare almeno un potenziale acquirente.
redazione at butac punto it
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