La bimba malata e le condivisioni che generano donazioni
Perché è sbagliato condividere pensando di non fare male a nessuno? Cerchiamo di approfondire
Sta circolando un clickbait di quelli che conosciamo bene, l’amica che ce lo segnala (grazie Sofia) ci ha inviato il testo con cui l’ha visto circolare:
Ogni rinvio di questi video la bambina riceve 0,10 ct per l’operazione alla testa perché ha un cancro. Non ti costa niente reinviarlo ai tuoi contatti
Il post è accompagnato da un video che mostra una bambina che balla, l’amica che ci ha inviato la segnalazione ci ha fornito anche la fonte del video, ovvero un articolo del 2017 apparso su uno dei tanti tabloid britannici, dal titolo:
Seventeen-month-old toddler fighting rare disease melts hearts around the world with dance to doctor’s ukulele on cancer ward
Il nome della bimba è Sophia Romao Bueno, e la storia non è come raccontata nei post che vengono condivisi oggi. A occuparsi di smentire quanto narrato ci aveva pensato la mamma della bimba già nel 2017, con questo post che pubblichiamo tradotto in italiano:
Buonanotte amici di Facebook non sono venuta qui a dare notizie di Sophia…… Sono venuto a chiedere a tutti i miei amici di condividere questo messaggio a più persone che potete…
Stanno condividendo un messaggio su Whatsapp e Facebook su Sophia Dice che Sophia è cieca e che devi condividere, perché guadagnerà 0,10 centesimi a condivisione per farsi operare…..
Ragazzi, questa è una BUGIA…
PRIMO nessuno mi ha comunicato se poteva usare o meno l’immagine di mia figlia per un post simile.
SECONDO oltre a non chiedere soldi così (perché non ne ho bisogno, perché ho sempre chi mi aiuta in caso di necessità), Sophia non deve fare nessun tipo di intervento chirurgico, grazie a Dio.
TERZA mia figlia non è e non è mai stata CIECA. Ha una malattia chiamata ISTIOCITOSI CELLULARE DI LANGHERANS, usa la CHEMIOTERAPIA come cura.
QUARTO questo video è stato girato in uno dei tanti ricoveri che ha fatto per le cure.
QUINTO l’ospedale in cui si cura non raccoglie soldi così. Pubblicando sui social network senza il consenso dei genitori. È molto serio e rispettoso non farebbe mai una cosa del genere….
Tutti sanno che pubblico sempre notizie di Sophia su Facebook….. Qualsiasi dubbio cercatemi… e non fate girare nulla che non sia stato io o la mia famiglia a condividere……
Ringrazio tutti quelli che mi hanno avvertito….. segue alcune stampe dei post e due video che si diverte lo scorso mese per mostrare a alcune persone che credono fermamente che il messaggio sia vero…..
Il fatto che la mamma di Sophia se ne sia dovuta occupare in prima persona ci fa capire che già nel 2017 qualche sciacallo a caccia di click e condivisioni aveva sfruttato quel video, trovato probabilmente su dei tabloid come appunto il Daily Mirror, e l’aveva fatto circolare in portoghese. Ora circola anche in italiano, su pagine di utenti social come “l’Abate Maria” (che dovrebbe essere la pagina di una suora che condivide tanti contenuti simili), per non parlare dei tanti, troppi ferventi religiosi che condividono convinti che davvero un social network doni denaro a un ospedale per ogni condivisione.
Nel 2022 il video con la richiesta di condividerlo era ritornato in circolazione, e se ne era occupato Boatos, sito di fact-checking (e notizie) brasiliano. Invece nei giorni scorsi se ne è occupato anche Bufale.net, senza però arrivare a identificare la fonte del video e la storia completa.
Ma quanto spiegano nel loro articolo è comunque corretto:
…lo scopo del messaggio non è aiutare un minore in difficoltà, ma spingere la virallità di un gruppo social o di un canale Telegram con continue richieste di condivisione e ripetizione.
Una volta che il gruppo o il canale saranno diventati virali, gli admin avranno conquistato un “tesoretto” prezioso di like e followers, utile per rivendere la pagina o trasformarla in un vero e proprio centro di disinformazione guidata.
Non condividete quel video se lo vedete passare, e non commentate segnalando che si tratta di una bufala: segnalate il post come falso, o scrivete in privato al vostro contatto che l’ha condiviso. E magari passategli gli articoli come il nostro che spiegano perché.
Giusto per completezza Sophia sta meglio, oggi è una bimba con i capelli lunghi e un bellissimo sorriso, ma non condivideremo le sue foto qui, perché non abbiamo il permesso della mamma e comunque non riteniamo sia necessario.
maicolengel at butac punto it
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