La confessione di Buzz Aldrin (che non c’è)
Come successo altre volte, non c’è modo di tirare una linea netta tra il non capire l’inglese e la pura e cristallina malafede di chi vuole veicolare un messaggio. Anche questa volta si tratta del supertrito “Non siamo mai andati sulla Luna” e se lo riusciamo a far dire a Buzz Aldrin, secondo uomo a metterci piede, è davvero una vittoria schiacciante. Ma andiamo con ordine. Mi imbatto in un video che apre con un estratto di un’intervista ad Aldrin, dove una bambina fa una domanda all’astronauta (il video con l’estratto dall’intervista non si trova più online, quindi qui vedete il video completo):
Ho guardato solo la parte dove parla Aldrin, mi sono fermato lì e mi sono sentito subito in dovere di cercare informazioni, ma immagino che il resto sia peggio – in realtà si tratta di pochi secondi inutili. Partiamo dal transcript dei sottotitoli del video, esattamente come sono mostrati:
Bambina: Perché nessuno è più andato sulla Luna dopo tutto questo tempo?
Aldrin: Questa non è una domanda da chi ha 8 anni. Questa è la mia domanda, che voglio sapere. Ma penso di saperla. Perché non l’abbiamo fatto, non siamo andati là. Ed è così che è successo. E se non è successo… è simpatico sapere perché non è successo e così in futuro se continuiamo a fare qualcosa dobbiamo sapere perché … qualcosa si è fermato nel passato che abbiamo voluto continuare a far andare avanti. (vistoso salto) Ma penso di saperlo. Perché non l’abbiamo fatto. (ripetuto 3 volte per effetto scenico)
I dubbi sulla capacità di capire l’inglese sono rafforzati dalla traduzione di “It’s nice to know why” in “È simpatico sapere perché” usando la traduzione letterale del termine “nice” che però non è corretta in italiano, avrebbero dovuto usare “bello”. Come facilmente intuibile l’intervista era molto più lunga e soprattutto è disponibile sempre su Youtube, inalterata:
Andiamo a recuperare quanto tagliato dalla risposta di Aldrin e ritraduzione del pezzo nel primo video. La domanda inizia al minuto 7:
Bambina: Perché nessuno è più andato sulla Luna dopo tutto questo tempo?
Aldrin: Questa non è una domanda da chi ha 8 anni. Questa è la mia domanda! Io voglio sapere (perché). Ma penso di sapere il perché. Perché (in effetti) non siamo andati lì (di nuovo) ed è andata così. Ma non è successo (di tornare) e sarebbe bello sapere perché non sia successo (di tornare), così nel futuro se vogliamo CONTINUARE a fare qualcosa dobbiamo sapere come mai qualcosa si sia FERMATO nel passato che volevamo continuare a fare. (smorfia) I SOLDI… sono una cosa positiva: se vuoi comperare cose nuove, razzi nuovi, invece di fare sempre le stesse cose di nuovo e ancora, ti servono ancora più soldi e anche per fare altro servono più soldi e avendo ottenuto quello che il presidente (Kennedy) voleva che ottenessimo, ma (non solo lui) anche milioni di persone in America e intorno al mondo (voleva). Sai, quando facemmo il tour attorno al mondo quando siamo tornati, la cosa più interessante da notare erano i cartelli che dicevano “Ce l’abbiamo fatta”. Non solo noi, l’America, ma NOI, il mondo, tante nazioni si sono sentite parte di quello che siamo riusciti a fare e questo ci faceva sentire molto bene.
Tra parentesi ho messo le omissioni implicite di quanto Aldrin sta raccontando, e in maiuscolo le parole chiave. Ricordiamoci che Aldrin ha 88 anni e sta cercando di spiegare a una bambina di 8 anni un concetto molto complesso, così come in tutta l’intervista. Aldrin nella risposta sta suggerendo anche un parallelo tra le missioni lunari e le missioni su Marte – potete notare la sua maglietta – dato che l’ex astronauta è un forte sostenitore della esplorazione del pianeta rosso e sostiene che se vogliamo andare su Marte dobbiamo capire come mai ci siamo fermati nelle missioni lunari. I motivi che individua sono due: avevano raggiunto l’obiettivo “imposto” da Kennedy – un americano sul nostro satellite entro la fine degli anni ’60 – e deve produrre ricchezza, dato che costa molti soldi.
Aldrin parla di “continuare” a fare quello che facevano, cioè andare sulla Luna, e racconta di come questo si sia “fermato”: se non ci fossero mai andati non ci sarebbe stato nulla da fermare o da continuare a fare. Come avrete visto il video è decisamente più lungo e in diverse parti parla della sua esperienza di astronauta e di uomo sulla Luna, come ad esempio quando spiega il percorso fatto nelle esplorazioni spaziali dal semplice orbitare attorno alla Terra al raggiungere la Luna, testare l’allunaggio e:
E dopo di ciò, una persona molto fortunata (indica se stesso), con tante cose che sono andate nel verso giusto nella mia vita, hanno dato modo a Neil Armstrong, Micheal Collins e Buzz Aldrin di tentare il primo allunaggio. Tutti volevamo riuscire nella missione E CI SIAMO RIUSCITI e questo è il motivo per il quale sono qui, uno dei motivi (l’altro è perché ha scritto dei libri e sono ad una fiera del libro)
Come vedete la costruzione della frasi non è il massimo e, ripeto, parliamo di un quasi novantenne che improvvisa delle risposte che debbano essere fruibili a una bambina di 8 anni; come possiamo vedere dai risultati non è stato poi così bravo se degli adulti non sono in grado di capire le sue risposte. Il taglia e cuci nel video poi rivela la malafede dell’autore. Non è necessario guardare il resto dell’intervista per capire che Aldrin non ha ammesso nulla, non è proprio il tipo da farlo e non è nemmeno il tipo da far arrabbiare:
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!