La mascherina e la CO2 vol.2
La leggenda che la mascherina ci porti a respirare la nostra anidride carbonica causando problemi di salute prosegue, anche grazie a soggetti come Mida Riva che sabato 25 luglio ha pubblicato un video per mostrarci come, a suo dire, il test da lui eseguito sulla mascherina dimostri la realtà dei fatti.
Siamo di fronte a una di quelle prese in giro che dimostrano purtroppo il livello di scarso spirito critico presente nel nostro Paese. Nel video vediamo Mida Riva infilarsi il tester per la CO2 sotto la mascherina, respirare e vedere quanto s’innalzano i valori dell’anidride carbonica.
La cosa è abbastanza ovvia, gliel’hai soffiata dentro a distanza ravvicinata, è normalissimo che quei valori salgano. Salirebbero praticamente alla stessa maniera se ci soffiassi dentro senza mascherina. Quel tester, in quel momento, analizza l’aria che stai espellendo.
Mida Riva definisce la mascherina uno strumento di morte o di tortura. Lo vada a dire ai tanti operatori sanitari che la usano anche per dieci ore di seguito. Certo che la mascherina può dare fastidio: si appannano gli occhiali, fa caldo, ci sudiamo dentro. Ma non fa male, checché ne dicano Mida Riva o altri sedicenti studiosi e giornalisti.
Continuare a condividere quel tipo di disinformazione contribuisce solo ad avvelenare il pozzo e spingere sempre più persone a non rispettare i suggerimenti di cautela per questa fase della pandemia.
Abbiamo già visto come la disinformazione possa fare danni anche immensi, basta pensare a quanti americani si sono convinti che COVID-19 fosse solo una “banale influenza” e quanti successivamente si sono ammalati e in alcuni casi sono morti. Davvero vi sentite intelligenti a diffondere queste cose? Non credete che sarebbe meglio magari chiedere a un medico esperto?
Siamo di fronte a una disinformazione sistematica mossa da soggetti legati in qualche modo alle teorie del complotto di QAnon, teorie basate sul nulla, sposate da sedicenti esperti (del nulla).
Io capisco benissimo che quello che stiamo vivendo spaventi e causi disagi a tanti, ma occorre davvero cercare di accendere lo spirito critico ed evitare di diffondere questo genere di disinformazione. Il rischio che qualcuno vi dia ascolto e poi possa succedergli di contagiarsi c’è, siete davvero convinti che quando vi rinfaccerà quanto aveva letto sulla vostra bacheca social basterà dirgli che voi “non avete fatto altro che condividere un post?”.
Oltretutto il test per capire come va la mascherina non si fa misurando l’aria tra bocca e mascherina, ma misurando i valori dell’ossigeno nel sangue. Serve un pulsossimetro, lo strumento che misura la saturazione dell’ossigeno nel sangue. Tutte cose che probabilmente Mida Riva sa benissimo, ma al contempo sa che nessuno dei suoi numerosi follower chiederà approfondimenti. Perché si fidano, ciecamente.
Detto ciò, ripetiamo il concetto, le mascherine non vanno usate 24 ore su 24. Vanno usate solo e unicamente quando siete impossibilitati a rispettare il distanziamento sociale o vi trovate in ambienti pubblici chiusi. So bene che ci sono state ordinanze che ne hanno reso obbligatorio l’uso anche all’aperto, ma si tratta di ordinanze che vanno contro quanto, da sempre, sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Spero ancora che chi ha disinformato un giorno ne paghi le conseguenze. Ma è evidente che certi soggetti si sentano assolutamente impunibili.
Non credo di poter aggiungere altro, se siete vittime della disinformazione di QAnon purtroppo so che non vi fiderete di noi e neppure dei tanti siti ufficiali di medicina che spiegano le cose per bene. Mi spiace, perché se continuate a rifiutare il rispetto delle regole i rischi per la vostra salute sono decisamente più alti che per la mia.
maicolengel at butac punto it
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