I laboratori di ricerca in Ucraina
...e la narrazione degli Agenti del Cremlino
Il web russo è in subbuglio e voi ci avete segnalato un video in russo dove si vede la deposizione della portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America Victoria Nuland, deposizione avvenuta l’8 marzo 2022 e subito cavalcata dagli Agenti del Cremlino:
E non solo, la stessa Tass, l’agenzia di stampa russa, l’ha ripresa con questo titolo:
Bioweapon labs in Ukraine prove US criminal activity, diplomat says
Anche la nostra immarcescibile Francesca Totolo ne ha parlato su Twitter con queste parole:
Victoria Nuland, sottosegretario di Stato #Usa: “Gli Stati Uniti stanno lavorando con l’#Ucraina per evitare che le strutture di ricerca biologica cadano nelle mani dei russi”
Quindi non era propaganda della #Russia?
#UkraineRussiaConflict
Qualcun altro ha usato toni ancora più estremi, ma capiremo dopo il perché:
They called it a conspiracy theory but United States just acknowledged existence of bio labs in Ukraine
La prima cosa da dire è che è vero, Victoria Nuland ha parlato di laboratori da proteggere, l’ha fatto con questa singola frase nel corso di oltre due ore di audizione:
Ukraine has biological research facilities, which, in fact, we are now quite concerned Russian troops, Russian forces may be seeking to gain control of, so we are working with the Ukrainians on how they can prevent any of those research materials from falling into the hands of Russian forces should they approach.
Che tradotto:
L’Ucraina ha strutture di ricerca biologica, di cui, in effetti, ora siamo piuttosto preoccupati, le truppe russe, le forze russe potrebbero cercare di ottenerne il controllo, quindi stiamo lavorando con gli ucraini su come si possa impedire che uno qualsiasi di quei materiali di ricerca cada nel mani delle forze russe se dovessero avvicinarsi.
Quindi la frase è stata veramente pronunciata dalla portavoce del Dipartimento di Stato, ma significa quello che ci era stato raccontato la settimana scorsa? Ovvero che gli Stati Uniti abbiano laboratori di ricerca in Ucraina? Svariati laboratori di ricerca in Ucraina e nelle altre nazioni confinanti con la Russia.
Ovviamente dalla narrazione filo putiniana non poteva mancare anche una nostra vecchia conoscenza, l’insegnante di liceo e senatrice della Repubblica italiana Bianca Laura Granato, che anche stavolta ha fatto uno dei suoi post ad hoc con grafica firmata Bianca.
Lo spezzone dove viene detta la frase incriminata circola anche con doppiaggio in russo:
Noi di BUTAC da poco abbiamo la fortuna di avere la collaborazione di un amico, Nicola Nobili, esperto interprete e traduttore dal russo (e non solo) che ci ha fatto una veloce traduzione di quanto viene detto nel doppiaggio:
“In Ucraina ci sono laboratori di ricerca scientifica, al momento siamo preoccupati che i militari russi possano tentare di prenderne il controllo. Collaboriamo con la parte ucraina affinché il materiale di ricerche biologiche non cada nelle mani delle forze russe”.
Lo so, sembrano sottigliezze, ma la differenza tra “l’Ucraina ha” e “In Ucraina ci sono” può essere tantissima visto che lascia lo spiraglio appena sufficiente perché passi il concetto che i laboratori in Ucraina siano degli Stati Uniti, o direttamente sotto il loro controllo. Nuland non sta ammettendo nulla del genere, i filo putiniani invece vogliono che voi lo crediate. Anche fosse solo un doppiaggio in buonafede il concetto è quello, la propaganda russa con tutti i suoi bravi amplificatori da social sostiene che quei laboratori siano americani, portando come prova le parole di Nuland, ma Nuland non ha detto affatto questo. Ha spiegato solo che ci sono, e potrebbe dire lo stesso parlando di tanti altri Paesi, Italia inclusa, anche da noi esistono laboratori dove si fa ricerca biologica, ma questo non significa che siano di armi biologiche. Si tratta comunque di ricerche costose e magari importanti, per cui non si gradisce la possibilità che finiscano distrutte o nelle mani di chi non ha speso fondi per portarle a termine.
Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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