Tanti, ma davvero tanti, anni fa, quando BUTAC era ancora  solo bufaleuntantoalchilo.blogspot.it, scrissi un velocissimo articolo non solo da fact checker ma anche da gioielliere, visto che si parlava di ambra per alleviare il dolore della dentizione nei bambini. Sono passati 10 anni da allora, il nostro articolo è ancora online, ma anche l’ambra terapeutica continua ad essere proposta e venduta come se ci fosse qualche base scientifica a sostegno dei suoi poteri.

Oggi ho deciso di affrontare nuovamente l’argomento dopo un incontro in negozio con una cliente interessata all’ambra per motivi terapeutici:

  • “Buonasera, mi dice quanto costano quegli animaletti d’ambra?”
  • “Certo signora, il cagnolino siamo sui 35 euro e l’elefantino sui 55.”
  • “Ah ma pensavo peggio, allora vengo a prenderli quanto prima, mi hanno detto che servono contro le allergie”
  • “Signora, no, guardi, preferisco perdere una possibile vendita, chi le ha detto così le ha detto una bufala”
  • “Ah davvero? Allora quelle non mi servono”

Il dialogo è stato un filo più lungo, ma quanto sopra è il succo di quanto detto. La signora è uscita da negozio e non la rivedrò mai più, purtroppo so che probabilmente chiederà a colleghi, perché quando le ho detto le cifre era sorpresa costasse così poco, e questo mi fa supporre che si sia convinta che l’ambra, quella che cura le allergie, debba costare di più, e state sicuri: qualcuno che gliela venderà al doppio, fregandosene di spacciare una bufala, lo troverà con certezza.

Della vicenda ne ho parlato sui social, dove qualche amico mi ha fatto presente che in questi dieci anni le cose invece che migliorare sono peggiorate, se prima l’ambra la si vendeva per la dentizione dei bambini oggi la si propone come cura per le allergie o antiparassitario per animali domestici.

Non è uno scherzo:

Vi riporto una delle descrizioni di questi prodotti antiparassitari:

L’Ambra è una resina fossile prodotta dagli alberi, quindi totalmente naturale, allo scopo di proteggersi da insetti e funghi, irrorandola nelle lesioni della corteccia. Contribuisce a prevenire l’infestazione da pulci e zecche in cani e gatti, svolgendo un doppio meccanismo di azione:
1  Sprigionando il terpene, una sostanza aromatica contenuta nell’ambra, che se viene riscaldata o strofinata produce un aroma resinoso, il quale viene assorbito dal pelo dell’animale che indossa il collare, grazie alla frizione prodotta dalle pietre a contatto con la pelliccia; esercitando un’azione repellente.
2 Grazie alle proprietà elettrostatiche dell’ambra, il collare carica il pelo di elettricità statica formando uno scudo che impedisce ai parassiti di arrampicarsi sull’animale. Questo effetto elettrostatico dell’ambra era ben noto agli antichi Greci che diedero il nome alla misteriosa pietra raccolta sulle coste del Mar Baltico – Ambra in greco significa elettrone.
I collari sono manufatti in ambra naturale grezza pertanto le pietre non hanno tutte la stessa grandezza e colore, sono dotati di comodo cinturino regolabile brandizzato BaLeo, garanzia di autenticità, e di certificazione di originalità e purezza della resina.
Interamente e totalmente privi di sostanze chimiche e la loro efficacia perdura fino ad usura delle pietre.
Per una conservazione ottimale si consiglia di lavarlo periodicamente con acqua e sapone neutro per rimuovere l’eventuale sporco accumulato. È molto importante che il collare venga indossato tutto il tempo per permettere al terpene e all’effetto elettrostatico di accumularsi sul pelo dell’animale.
ATTENZIONE!
Il massimo effetto repellente si ottiene dopo circa 2 settimane di utilizzo (3 settimane nel caso di animali molto sedentari), La misura indica dal primo buco di regolazione all’ultimo buco di regolazione del cinturino. Puó  essere abbinato ad altri prodotti antiparassitari e collari.

Il massimo effetto si ha dopo 2 settimane di utilizzo: curioso che per la legge in vigore sono proprio due le settimane di tempo per decidere se fare un reso della merce che ho acquistato.

La scienza dietro l’affermazione

Non esiste ad oggi alcuno studio che dimostri alcuna funzionalità dell’ambra come antiparassitario. Quindi ad oggi, pur essendo anni che vengono venduti questi collari speciali, non è mai stato alcuno studio che dimostri la benché minima efficacia di questi rimedi. La pseudoscienza dietro queste affermazioni si inserisce in un più ampio panorama di disinformazione, che include teorie altrettanto infondate come l’omeopatia. La convinzione nella loro efficacia, specie in ambiti delicati come la cura dei bambini e degli animali domestici, si radica profondamente nonostante l’assenza di prove.

Sia chiaro, nel caso del terpene è vero che alcuni terpeni possano agire come repellenti naturali, ma quelli che lo fanno sono altri tipi di terpeni, come il limonene e l’eucaliptolo, il loro effetto (blando) è noto come repellenti naturali contro alcuni parassiti delle piante. Ma anche nel caso di terpeni noti per avere effetti repellenti l’efficacia varia a seconda dalla concentrazione e della modalità di applicazione.

Perché usare un prodotto, costoso, senza prova di efficacia quando nella realtà esistono ottimi prodotti, certificati e realizzati apposta con quello scopo? L’idea è che chi vende questi rimedi naturali giochi molto sull’uso di frasi come:

Interamente e totalmente privi di sostanze chimiche…

Che è una frase assolutamente insulsa, è importante sottolineare che la dicotomia “naturale vs chimico” spesso utilizzata per promuovere questi prodotti è fuorviante. La chimica è ovunque intorno a noi e dentro di noi; è la scienza che studia la materia e le sue trasformazioni, indipendentemente dalla provenienza “naturale” o “sintetica” delle sostanze.

I terpeni, come riporta wiki:

…sono biomolecole costituite da multipli dell’unità isoprenica,[1] ottenuti nei sistemi biologici dalla reazione di più unità di IPP (isopentenil pirofosfato) e di DMAPP (dimetilallil pirofosfato). Possono avere struttura lineare, ciclica o mista lineare e ciclica. Quando i terpeni sono modificati con reazioni tali da portare alla formazione di gruppi funzionali contenenti atomi diversi dal carbonio, come gruppi idrossilicicarbonilici o contenenti azoto, vengono chiamati terpenoidi.

 Se non avete studiato chimica probabilmente non avete nemmeno idea di cosa ci sia scritto nel testo citato da wiki.

La dentizione e l’acido succinico

Nel 2014 invece che sul terpene e gli animali domestici ci eravamo concentrati sull’effetto analgesico dell’ambra spiegando che:

Tra le varie motivazioni addotte per i suoi poteri terapeutici ce n’è solo una che potrebbe avere un certo spessore. Si sostiene che l’ambra contenga molto acido succinico, il quale possiederebbe presunti poteri analgesici e aiuterebbe dunque i bimbi a superare la dentizione con meno dolore. Sia chiaro, è falso anche questo, ma come potrebbe farlo?

È vero che all’interno dell’ambra si trova l’acido in questione, ma il problema è il suo rilascio: l’ambra è un materiale molto resistente, si è formata e conservata per millenni nei terreni da cui si estrae; si è conservata intonsa fino a noi nonostante le eruzioni, i cambiamenti climatici e quant’altro. Quanto può essere plausibile il fatto che solo il contatto con la pelle le faccia rilasciare i composti chimici benefici? Io tenderei a escluderlo.

Anche facendo finta che possa rilasciare quest’acido al solo contatto con la pelle – no, sul serio, supponiamo per assurdo che lo faccia – e che i nostri bimbi lo ricevano dall’ambra, questo può davvero ridurre il dolore della dentizione?

L’acido succinico esiste in moltissime cose, perfino il nostro corpo lo produce; pur essendo comune, non esiste alcuna ricerca che ne abbia evidenziato il potere analgesico.

Esiste un buon articolo in inglese che spiega la fuffa (e i pericoli) dietro alle collanine d’ambra per la dentizione, ed esiste il mitico Salvo Di Grazia che ne ha parlato in maniera davvero approfondita prima di noi.

Non cascateci, e se la farmacia che frequentate abitualmente (o il vostro veterinario) hanno l’angolo dedicato all’ambra baltica cercate di spiegargli perché ritenete che sia sbagliato quello che sta facendo, ovvero guadagnare sulle credenze degli ignoranti, dando autorevolezza a pseudoscienza di vario genere.

La promozione di rimedi non validati non solo rischia di trarre in inganno i consumatori ma anche di detrarre risorse e attenzione da soluzioni efficaci e sicure.

PS Noemi è in ferie, pertanto l’articolo qui sopra non ha passato alcuna revisione o correzione bozza, solo una mia seconda rilettura, pertanto perdonate qualsivoglia refuso, errore o nel caso ricordate che è tutta colpa mia.

maicolengel at butac punto it

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