Larve di vermi nella farina
Il testo pieno di imprecisioni che circola all'impazzata su social e blog
Lunedì scorso, oltre ad aver iniziato una dieta, ero proprio decisa a “farmi del male” per cui sono andata a leggere alcuni commenti al post di una famosa catena di alimenti biologici in merito alle farine di insetti. Post che mi è capitato sott’occhio solo perché qualche mio contatto ha commentato, altrimenti non avrei mai potuto leggere questa bellissima perla di divulgazione:
LE FARINE D’INSETTI … Tra poco sarà quasi impossibile trovare prodotti da forno (pane pizza, biscotti, creakers…)senza la “larva della farina minore” Vi riporto una spiegazione abbastanza allarmante che sintetizza bene cosa sta realmente succedendo. A spiegarlo e’ Andrea Zunino. “Mi sono deciso a scrivere perché ho la sensazione che pochi stiano davvero comprendendo la manovra. Hanno “buttato un osso” e tutti, come cani arrabbiati, si sono gettati a discutere di questo ma, secondo me, senza capire cosa si cela in realtà; provo a illustrare. L’Alphitobius diaperinus (larva della farina minore) è concretamente il quarto tipo di insetto a cui la Commissione europea ha concesso di entrare nelle tavole dei cittadini, dopo le larve gialle, la locusta migratoria e il grillo domestico. Una decisione che ha creato un forte dibattito tra chi continua a sostenere la tesi secondo cui mangiare insetti aiuterebbe a combattere l’inquinamento ambientale e a sfamare più persone in modo “sostenibile” e chi ritiene che si tratti di un vero e proprio orrore alimentare in grado di infliggere un duro colpo alla cucina nostrana. Davvero pensate che le grandi multinazionali alimentari “alleveranno insetti” e li venderanno, congelati, in pasta o essiccati? Non avete idea dei costi di un simile processo; Io ho lavorato nel settore e vi dico che tutta questa manfrina serve a ben altro. Come detto l’Alphitobius diaperinus, e’ la larva di verme della farina minore. Per lavoro ho avuto a che fare con diversi produttori di pasta, i quali mi hanno spiegato come funzionano i meccanismi di approvvigionamento. Se una partita di grano proveniente dal Canada mostra muffe e funghi (tossici, alcuni letali) quel grano DOVREBBE essere DISTRUTTO e non piu’ utilizzato per impieghi alimentari. Un doppio costo: perdita della materia prima e smaltimento del rifiuto. Allora cosa fanno? Mischiano il grano ammuffito con altro grano sano, fino a raggiungere una “soglia” di “accettabilità”; chiaramente, diversi enti oscuri si impegnano a “ritoccare” i limiti di legge, così da facilitare l’operazione. CHIARO? Ora, qui siamo di fronte allo stesso meccanismo: le grandi partite di farina per uso alimentare SVILUPPANO I VERMI ; a chi non è successo di vederlo in casa propria? Invece di scartare la farina come “prodotto non idoneo all’uso alimentare umano”, s’inventano l’arricchimento proteico! In buona sostanza, vogliono rifilarvi un prodotto marcio, compromesso e inutilizzabile, che le leggi attuali IMPONGONO di non impiegare per l’uso umano e smaltire come rifiuto. Come lo faranno? Decidendo, PER LEGGE, che quella merda è “arricchimento proteico”!!! E voi … giù a discutere di grilli e cavallette! Poi, quando fra qualche mese si vedrà che nessun prodotto con cavallette e grilli sarà negli scaffali, qualche tonto esulterà pure, dicendo “abbiamo vinto noi”. In verità, vi starete già mangiando quella merda, ma nelle merendine, nel pane, nella pasta e in ogni altro prodotto che includa FARINE. Questa è la storia dei grilli e delle cavallette, nonché un ottimo esempio di come i “soliti noti” manipolano con grandissima facilità le masse che, bisogna dirlo, non mostrano particolare capacità intellettiva.” Guarda caso: tonnellate di farina dell’Ucraina, causa guerra e ostacoli è ferma da mesi e mesi, altro che vermi e muffa A buon intenditor…
Intanto chi è questo tale Andrea Zunino che si è deciso a parlare? Una prima ricerca rimanda a diversi siti (DcNews, Sfero il social italiano, Gloria tv… tutti siti non molto raccomandabili) che riportano pari pari il commento di cui sopra, ma nessuno che metta uno straccio di link a chi sia codesto Andrea Zunino, cosa faccia nella vita, che studi abbia fatto, che titoli abbia. Nulla. Solo una ricerca più approfondita porta a trovare chi sia Zunino, sì perché Zunino era uno dei principali portavoce del Movimento dei Forconi, ve li ricordate? Lo intervistò La Repubblica nel 2013, introducendolo così:
Andrea Zunino, classe 1953, professione agricoltore, residenza al confine tra le province di Biella e Vercelli, è il leader (“meglio: portavoce”) del Movimento 9 dicembre, quello che da lunedì ha acceso i riflettori su una Torino rivoltosa, delusa, impoverita. Il suo manifesto? “Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Con Grillo mi incontrerei, i 5 Stelle sono persone perbene. Con Berlusconi mai, anche se le porcate peggiori da noi le ha fatte la sinistra”. E sullo sfondo un mito: il premier ungherese Viktor Orbàn: “Lui sì che sta liberando davvero il suo Paese”.
Curiosa la chiusura dell’intervista, il giornalista chiede a Zunino:
Una domanda personale: lei in che cosa crede?
La risposta è abbastanza inaspettata:
“Mi sono convertito all’Islam per poter praticare il sufismo. E così sono diventato un maestro del respiro consapevole”.
Comunque, parlando di cose serie, le uniche notizie vere sono:
1. Le larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere sono autorizzate a essere immesse sul mercato dell’Unione;
2. le grandi multinazionali non alleveranno insetti perché, come scritto nel regolamento UE 2023/58, solo una società sarà autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento.
Lui, Andrea Zunino, ha lavorato nel settore quindi sa. Sa così bene che ignora completamente alcuni dei punti salienti del regolamento 178/2002 (per i non addetti ai lavori uno dei regolamenti più importanti, da cui deriva tutta una serie di norme per la sicurezza alimentare):
- articolo 7: principio di precauzione
- articolo 8: tutela degli interessi dei consumatori
- articolo 11: alimenti e mangimi importati nella comunità
- articolo 14: Requisiti di sicurezza degli alimenti
- capo III: istituzione dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare)
- capo IV: sistema di allarme rapido, gestione delle crisi e situazioni di emergenza
In questo bellissimo regolamento, che nonostante abbia subito qualche aggiornamento dopo vent’anni è ancora lì, sono racchiusi i principi cardine della sicurezza alimentare.
Ripetiamo insieme: se una partita di grano canadese mostra muffe e funghi tossici, alcuni letali, non entrerà in UE perché sarà respinta alla frontiera. E se anche passasse sarebbe respinta dal controllo qualità del cliente, e per il divieto di diluizione non potrebbe essere usata nemmeno per i mangimi. Uso il condizionale perché i mascalzoni criminali esistono in tutti gli Stati e in tutti i campi, ma usare una materia prima contaminata è un reato, e anche grave. L’ente oscuro che si impegna a ritoccare i limiti è l’Unione Europea, sotto consiglio dell’EFSA. E vi assicuro che con le micotossine (prodotti del metabolismo secondario di alcune muffe) sono di manica molto stretta: per i cereali non lavorati, quindi il nostro bel carico di frumento canadese, il limite massimo di aflatossina B1 consentito dalla legge è di 2 ppm, cioè 2 parti per milione, e non si vedono. Figuriamoci un po’ se ci fossero muffe visibili a occhio nudo. Una partita contaminata, quindi, o viene respinta alla frontiera o viene distrutta.
Vogliamo poi soffermarci sulle larve del povero Alphitobius diaperinus? Ora, una cosa fondamentale è non confonderlo con la larva della Plodia interpunctella, anche conosciuta come tignola fasciata del grano o tarma del cibo. Sempre insetti sono, ma l’Alphitobius appartiene all’ordine dei coleotteri, la Plodia a quello dei lepidotteri. Entrambi sono infestanti delle derrate alimentari, ma le industrie alimentari e ancora prima i produttori di cereali di solito mettono in atto azioni preventive per evitare che si sviluppino. E comunque di solito è la Plodia ad infestare le nostre cucine, non l’Alphitobius.
Altra inesattezza: importiamo grano in granaglia e non già trasformato in farina dall’Ucraina (ma anche dal Canada o da qualsiasi altro Stato).
Per essere precisi, come ci fa notare Stefano Turolo nei commenti
Importiamo grano duro da:
- canada 46%
- grecia 8%
- USA 7%
- Francia 7%
- Kazakistan 3%
Importiamo grano tenero da:
- Ungheria 23%
- Francia 16%
- Austria 12%
- Croazia 6%
- Germania 5%
- Ucraina 3%
(fonti: pagella politica e ISMEA)
I cereali si importano in granaglia e vengono macinati in Italia direttamente dalle imprese che li utilizzano, siano esse mulini o produttori di alimenti/mangimi. Serve che vi spieghi il perché?
Infine, giusto come ciliegina sulla torta, sempre nel regolamento di autorizzazione sono riportate due tabelle, una che specifica “il nome commerciale” della farina di larve:
La denominazione del nuovo alimento figurante sull’etichetta dei prodotti alimentari che lo contengono è «Larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate/in pasta» o «Larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) essiccate/in polvere», a seconda della forma utilizzata…
Riporta anche in quali alimenti e in che quantità massima si possono utilizzare le larve di Alphitobius diaperinus, e quali sono i requisiti specifici aggiuntivi in materia di etichettatura; e una seconda tabella che riporta le specifiche del nuovo alimento (caratteristiche nutrizionali, limiti massimi di sostanze indesiderate e criteri microbiologici).
Quindi, come sempre, sarà il consumatore che potrà scegliere o meno di acquistare un alimento che contenga farina di insetti. Non gli servirà una laurea, gli basterà saper leggere.
Thunderstruck @ butac .it
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