Le auto elettriche inquinano di più degli eurodiesel?
Ho un amico e collega debunker (Paolo Attivissimo, nda) che ama le auto elettriche, e un po’ alla volta sta portando anche me su quella strada. Non fosse che poi mi segnalate articoli che sostengono quanto le stesse auto elettriche sarebbero in realtà più inquinanti di un diesel. Questo perlomeno è quanto si comprende leggendo articoli come quello apparso pochi giorni fa su automobilismo.it dal titolo:
Auto elettriche, nel ciclo vita inquinano più dei moderni diesel euro6
L’articolo, come spesso accade, è un mero copia e incolla di un pezzo che risale a qualche mese fa, su un’altra testata online, sicurauto.it, il 30 maggio 2018. L’articolo di Sicurauto aveva probabilmente come fonte (non linkata o citata) un altro pezzo, apparso sul Fatto Quotidiano il giorno prima.
Purtroppo siamo di fronte a un classico esempio di pseudogiornalismo che, mai corretto, continua a fare danni anche a mesi di distanza.
Vediamo di capirci: l’idea che l’auto elettrica inquini di più di un’auto diesel euro6 viene dal resoconto di un convegno dell’Unione dei rappresentanti dei veicoli esteri. Convegno a cui erano stati invitati due ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Due ricercatori, che come sempre in questi casi hanno presentato dei dati. Solo che i dati non dicono quanto riportato nei titoli. Nessuno sostiene che le auto elettriche inquinino più dei diesel, ma vengono spiegate nuove norme, nuove regole per i controlli, e nuove tecnologie e come le cose sia previsto che migliorino per le emissioni di NOx per i Diesel, nell’arco di 5/10 anni.
Il sunto di quanto riportato da Carlo Beatrice, ricercatore del CNR, è semplice e può essere riassunto in queste sue parole:
Un cambiamento nel sistema energetico dei trasporti è assolutamente urgente… ma una massiccia elettrificazione della mobilità, a fronte del disinquinamento urbano, sposterebbe però la localizzazione delle sorgenti emissive di CO2 dai veicoli alle centrali.
Che non significa che le auto elettriche inquinino più dei diesel euro6, ma che pur essendo urgente una modifica del sistema energetico dei trasporti, per come siamo messi oggi, se tutti passassimo a una macchina elettrica sposteremmo l’inquinamento che c’è nelle città nelle zone in cui vi sono le centrali che generano l’energia necessaria a spostare le stesse vetture.
Carlo Beatrice ha presentato della slide di non semplicissima comprensione per non addetti ai lavori (me incluso). Una però credo possa risultare facile a tutti:
Come si può osservare due colonne (una benzina e l’altra BEV 2012 – veicolo elettrico con batterie al litio) hanno la stessa altezza. Il diesel euro6 risulta invece più basso come emissioni CO2 rispetto alla BEV 2012, ma più alto rispetto a quasi tutte le altre prese in considerazione. Nel documento di Carlo Beatrice si parla anche di NOx.
Da wiki: La sigla (NOx) identifica in modo generico gli ossidi di azoto che si producono come sottoprodotti durante una combustione che avvenga utilizzando aria (dal camino a legna, al motore delle automobili, alle centrali termoelettriche.
Viene spiegato che:
Grazie alla penetrazione di auto Diesel Euro 6 omologate RDE con fattore di conformità 1, il contributo di questo propulsore diventerà marginale nel giro di 5-10 anni. Potrà diventare trascurabile rispetto alle altre sorgenti con un ulteriore sviluppo delle motorizzazioni in grado di raggiungere un livello emissioni NOx di circa 10 mg/km. Ciò a conferma che il livello di emissione di CO2 diventerà il primo parametro di confronto tra veicoli.
Quindi i NOx non vengono presi in considerazione, in quanto sembra che con nuovi motori euro6 il loro livello emissioni diventerà trascurabile.
Le conclusioni di Carlo Beatrice sono queste:
- L’introduzione piena delle nuove normative sulle emissioni inquinanti (RDE) annullerà gli effetti riscontrati nell’applicazione della precedente normativa NEDC;
- Le tecnologie motoristiche in sviluppo saranno in grado di proiettare i motori convenzionali a un livello di inquinamento praticamente trascurabile nel prossimo decennio;
- In ottica di sostenibilità ambientale del trasporto su strada, le motorizzazioni per autotrazione dovranno essere principalmente comparate in termini di emissioni di CO2 sul ciclo di vita dell’intero veicolo e della filiera del vettore energetico;
- Con tale metodica, sebbene siano prevedibili notevoli sviluppi tecnologici e un miglioramento di efficienza della filiera dei veicoli elettrici, il vantaggio di questi ultimi in termini di sostenibilità ambientale rispetto alle motorizzazioni tradizionali non è scontato, soprattutto per categorie di veicoli di media/grande taglia che eseguono percorsi extra/urbani e autostradali;
- Il motore a combustione interna resta uno strumento strategico per gli obiettivi di riduzione delle emissioni globali di CO2 per i Paesi europei. La coesistenza delle differenti tecnologie propulsive si protrarrà anche nel medio-lungo termine, mentre sarà fondamentale lo sfruttamento delle sinergie tra i vari sistemi al fine di definire (e impiegare) il connubio ottimale tra propulsore e vettore energetico in funzione del tipo di veicolo e del suo uso.
Avete notato?
- Le tecnologie motoristiche in sviluppo saranno in grado di proiettare i motori convenzionali a un livello di inquinamento praticamente trascurabile nel prossimo decennio.
Quindi si tratta di previsioni, fatte sulla base di dati, che però non dicono affatto che è meglio un diesel euro6 di un’auto elettrica, dipende da svariati fattori. Primo fra tutti l’uso che della stessa vettura viene fatto.
Vedere testate che trattano l’argomento auto condividere articoli come quello di Sicurauto senza aver minimamente letto i documenti in merito dispiace, perché dimostra come l’intenzione non sia materialmente di informare il lettore, ma solo di far passare quello che le case automobilistiche vogliono. Oggi come oggi un’auto ibrida o elettrica è il meglio possibile per inquinare poco, specie per l’uso normale di una famiglia. Non spiegarlo è davvero sciocco.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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