Più Lega, meno ecologia
L'Italia è circondata da spiagge e i tappi di plastica contribuiscono enormemente al loro inquinamento, il problema è davvero chi cerca di impedirlo? (E sì, il tappo si può girare...)
Spiace per il titolo vagamente politico, ma vista la recente campagna mediatica fatta dalla Lega ci stava un po’ di ironia.
Partiamo dall’immagine che la Lega sta diffondendo sul web, questa:
L’immagine, condivisa dal profilo Instagram di Matteo Salvini, mostra un tizio cercare di bere da una bottiglia col tappo attaccato come da recente direttiva UE, e al confronto uno che beve da una bottiglia senza tappo.
Sopra la frase: Meno Europa – Più Italia.
Iniziamo a dire che, come mostrato da tanti, bere come si vede nell’immagine è una sciocchezza, ad esempio Martina Benedetti in una storia pubblicata su Facebook/Instagram mostra come basti tenere il tappo sotto (come la gravità suggerirebbe), o di lato, per bere senza difficoltà.
Poi, come spiegato da Pagella Politica, va detto che l’approvazione della direttiva che ha introdotto l’obbligo dei tappi è stata data durante un governo sostenuto dalla Lega, e che anche alcuni membri dello stesso partito hanno probabilmente votato a favore. La direttiva poi è stata recepita (non era un obbligo) dal governo Draghi, anch’esso all’epoca sostenuto dalla Lega. Quindi, come riportato da Pagella Politica, la Lega ha delle responsabilità in questa direttiva, fare finta che non sia così è disinformare.
Ma le cose non finiscono qui, vogliamo aggiungere un ulteriore tassello alla questione. Sì, perché vedete, non è che un giorno qualcuno si è svegliato e ha pensato che sarebbe stata una buona idea far sì che i tappi non si possano staccare dalle bottiglie.
Il motivo della scelta viene da tanti studi che hanno mostrato come, pur riciclando le bottiglie, ancora tanti lascino in giro come rifiuto il tappo.
Lo studio dedicato all’inquinamento delle spiagge europee nel 2018 mostrava come i tappi di bottiglie di plastica e i mozziconi di sigaretta fossero tra i rifiuti più comuni rinvenuti sulle spiagge europee. E nell’elenco dei dieci oggetti più frequentemente ritrovati rientrano anche gli anelli dei tappi di bottiglia di plastica, oltre a pacchetti di patatine, involucri di caramelle, cordoncini, frammenti di altri oggetti di plastica e bastoncini di cotone.
Secondo Legambiente nel 2024 la situazione è ancora questa:
Ai primi cinque posti della classifica delle tipologie di rifiuti raccolti figurano in testa i mozziconi di sigaretta, 3.338 quelli raccolti (14,4% rispetto al totale), per una media di 101 cicche su 100 metri di spiaggia. A seguire 2.195 (9,4%) oggetti e frammenti di plastica di grandezza tra i 2,5 e i 50 cm, 1.566 (6,7%) di tappi e coperchi. Al quarto posto i materiali da costruzione con il 5,5% e al quinto le stoviglie usa e getta in plastica (4,2%).
L’Italia, quella che Salvini dice di voler difendere, è circondata dal mare, siamo pieni di spiagge, che sono letteralmente inquinate per lo più da tappi di plastica e cicche di sigarette, ha senso andare contro a una direttiva che vuole cercare di ridurre questo inquinamento?
maicolengel at butac punto it
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