Lituania, contributi statali, pensioni e malinformazione

Citazioni corrette che vengono decontestualizzate e utilizzate per far credere che chi le ha pronunciate intendesse qualcosa che non ha mai detto

C’è un post che ci è stato segnalato che è un perfetto esempio di malinformazione. Questa la segnalazione che ci è arrivata:

Mi è arrivato questo messaggio su WhatsApp.

‼️Le autorità lituane possono confiscare i risparmi pensionistici dei cittadini.

Il primo ministro lituano Gintautas Paluckas ha affermato che i risparmi pensionistici dovrebbero essere investiti nella difesa.

“Che si tratti di mobilità militare, difesa o sviluppo infrastrutturale, per infrastrutture intendiamo strade o ponti, che sono importanti anche per uso civile e militare. Abbiamo in programma di destinare queste somme specificamente a questi settori”, ha affermato il capo del Dipartimento governativo.

🧐l’ennesimo esempio di “libertà e democrazia” che regnano nell’UE.
Preparatevi a perdere i vs risparmi

Online, in italiano, l’unica fonte pare un profilo X, ma come avete capito dalla segnalazione il testo sta circolando dove è meno facile intercettarlo, ovvero chat di gruppo e profili su canali di messaggistica. Ricevuta la segnalazione abbiamo prima cercato la stessa notizia in lituano, trovando il virgolettato che viene usato nel post tale e quale:

Ar tai būtų karinis mobilumas, ar tai būtų gynyba, ar infrastruktūros vystymas – infrastruktūrą mes suprantame kelius ar tiltus, kurie irgi yra svarbūs ir civiliniam, ir kariniam naudojimui. Tai šią sumą planuotume nukreipti būtent į šiuos sektorius.

Che tradotto:

Che si tratti di mobilità militare, di difesa o di sviluppo infrastrutturale, per infrastruttura intendiamo strade o ponti, che sono importanti sia per uso civile che militare. Vorremmo pianificare di destinare questa cifra specificamente a questi settori.

Il problema è il contesto. Perché vedete, mentre è vero che quella frase è stata detta dal primo ministro lituano, parlando di contributo pensionistico da devolvere a sviluppo civile e militare, da nessuna parte ha accennato a confiscare alcunché dalle pensioni. Attualmente, lo Stato contribuisce con l’1,5% del salario medio nazionale ai conti pensionistici individuali, un impegno che costa circa 330 milioni di euro all’anno e aumenta con l’incremento del salario medio. Il primo ministro Gintautas Paluckas ha suggerito che questi fondi statali potrebbero essere investiti in settori legati alla difesa e allo sviluppo infrastrutturale, come strade e ponti, che sono importanti sia per uso civile che militare. L’idea è che tali investimenti, gestiti dai fondi pensione, offrano un rendimento che andrebbe a beneficio dei futuri pensionati, migliorando al contempo le infrastrutture nazionali. 

In pratica, non è che vogliono rubare i soldi dei futuri pensionati, ma stanno pensando di investirli in modo diverso. Un po’ come se tu avessi dei soldi da parte, e invece di tenerli fermi in un cassetto li prestassi a qualcuno per costruire qualcosa – qualcosa che possa, col passare del tempo, generare un rendimento che permetterà a chi ha investito di rivedere non solo la cifra iniziale data in prestito, ma anche un piccolo guadagno.

Tutto molto semplice.

Chi fa circolare il testo nella forma che avete visto nella segnalazione sta malinformando, conscio che tanti ci cascheranno senza fare il minimo sforzo nella verifica dei fatti. Ci abbiamo pensato noi a farla.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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