L’olio di canapa
Sta circolando questa bufala un po’ fattona, una di quelle che quasi quasi vorremmo come vere e non bufalare: vuoi mettere un mondo dove ci si cura con la marijuana? Sai come si starebbe bene, niente più guerre, produttività rilassata, pochi litigi un po’ di paranoie (ma quelle ci sono anche senza la ganja, vero complottisti del microchip?) . Ma tristemente non è così, la marijuana non è una cura per tutti i mali.
Comunque la notizia che circola parla di un tale Rick Simpson, che da anni lotta contro le lobby americane del farmaco (a quanto dicono i redattori dell’articolo) per difendere l’olio di canapa e alcuni derivati come medicine buone davvero per tutto.
Sul suo sito si parla di cure per:
Skin Conditions
Diabetes
Infections
Glaucoma
Arthritis
Burns, Ulcers, Warts and Moles
Migraine Headaches
Weight Regulation
“Rejuvenates Vital Organs”
Che la cannabis abbia effetti salutari in certi casi e occasioni è un dato di fatto, gli studi a riguardo esistono da tempo, ma i ricercatori per ora hanno rilevato con certezza solo effetti sul “pain relief”, il sollievo dal dolore, con particolare enfasi sul trattamento degli effetti collaterali delle cure chemioterapiche. Non esistono studi conclusivi che diano qualche attendibilità ai racconti di Simpson, solo le sue leggende, non supportate da cartelle mediche verificate o da nessun altro tipo di ricerca peer-reviewed. Che in futuro si possa usare sempre di più un principio naturale come quello che si ricava dalla cannabis è una speranza, ma ad oggi non vi sono prove a supporto.
Anzi in certi casi si sono evidenziati rischi: Simpson ci racconta nei suoi “studi” di come abbia rilevato che può curare il diabete con l’olio, mentre la scienza ci spiega che potrebbero esserci grossi rischi legati a CB1 e CB2 (cannabinoid receptor).
Oltretutto l’attacco alle BigPharma che vorrebbero tenere nascosta la cosa perché non gli converrebbe è stupido. Nulla vieta ai grandi gruppi farmaceutici di brevettare farmaci e trattamenti che vengono dai principi attivi dei cannabinoidi, e venderli, solo che prima di farlo ci vogliono ulteriori ricerche che avvalorino i risultati e portino in quella direzione, mentre quelle ricerche finora hanno dato esiti promettenti ma non definiti, quindi il suggerimento è – come sempre – di rivolgersi a un medico di fiducia, e volendo di sentire un secondo e terzo parere, ma MAI di fidarsi di rimedi scovati online. I cannabinoidi (per ora) se proprio volete usarli fatelo a scopo ricreativo, ma sempre in ambiente controllato senza che dopo dobbiate guidare, e ricordate che (finora) la marijuana in Italia è illegale!
Vi lascio questo video se ne avete voglia, è la storia di un ragazzo che nel 2011 ha deciso di provare (dopo altri tentativi) la terapia suggerita da Rick Simpson, questo è il primo video della serie: